Di primi appuntamenti, partite a poker e crisi di mezza età

di Enigmista96
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Il Tenente-colonnello James Rhodes sedeva al tavolo in velluto verde; gli occhi puntati sulle sue due carte.
Di fronte a lui si trovava uno tra gli uomini più ricchi del mondo: il plurimiliardario Anthony Edward Stark, anche lui in osservazione della sua mano.
«Non sorridere quando ti sale una carta vincente, devi ostentare un'espressione impassibile, la cosiddetta faccia da poker» Corresse Tony.
L'amico annuì, mettendo sul tavolo le ultime carte comuni.
«E con questa dovremmo essere al Turn» Commentò.
«Si chiama River» Lo corresse l'altro.
Quello sfogliò un piccolo manuale.
«River o 5th Street: il mazziere brucia una carta, scopre l'ultima community card e i giocatori fanno l'ultimo giro di puntate» Lesse.
Stark annuì.
La puntata venne fatta ed il milionario mostrò le sue carte.
«Coppia di donne, tecnicamente stai vincendo tu, giusto?» Si accertò il militare.
«Proprio così, amico. Hai imparato bene le combinazioni vincenti» Si congratulò.
Quello lanciò le sue carte sul tavolo con un'espressione di estrema felicità stampata sul volto.
«Ah-ha! Coppia di Re! Pare le abbia imparate così bene da aver vinto!»
Esclamò entusiasta, portando le fiches vinte nella sua metà di tavolo.
L'amico divenne improvvisamente silenzioso ed ostentò un'espressione quasi meditabonda.
«Hey, Tony, che ti prende? Mi fai preoccupare se fai il serio»
Quello sollevò lo sguardo sul Tenente-colonnello.
«E' solo che non sono abituato a perdere...»
L'altro annuì con aria comprensiva.
Sul volto del miliardario, però, si accese nuovamente quel sorriso beffardo di sfida.
«Ma non abituarti: voglio la rivincita!»
«Sai, Tony, ho scoperto una cosa che non sai fare»
«Non esiste nulla che non sappia fare, Rhodey, dovresti saperlo oramai...»
«Anthony Edward Stark non sai assolutamente accettare le sconfitte!»
Rise, divertito dalla smorfia dell'amico.

Il pomeriggio – ed anche la notte seguente, in verità – li vide coinvolti in ben più che una rivincita perché, come risulta dai fatti, nemmeno James Rhodes sapeva perdere con dignità.





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