Soup bones.

di Mick_ioamoikiwi
(/viewuser.php?uid=178147)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.



Allo specchio.

Amo il tuo sguardo.
Ogni volta che alzo gli occhi è lì, che mi osserva. 
 
Mette paura lo sai? Ma sai,è una paura strana, mi piace, mi mette sicurezza.
Ogni volta che mi trovo davanti a te sei nascosto:
nelle vetrine dei negozi, nelle pozzanghere dopo i temporali, sul riflesso del vetro.
Con quei due occhi di ghiaccio secco proprio nel mezzo, che non vedono l'ora che arrivi il sole,
giusto per assaporare la dolce sensazione di chi riesce a provare calore. 
Con quelle inutili labbra sottili e rosa, che quando si muovono cantano storie di mondo,
ma esse urlano, mi sfondano i timpani con grida di terrore e rabbia.

Sembri una bambola da fuori, talmente sei bella e perfetta.
Ma purtroppo è solo un altro essere umano, imperfetto nel modo di essere.

Sotto la pelle, sotto quel mucchio di ossa, organi, muscoli, cellule.
Sotto quella cascata di
sangue rosso e vivido c'è la tua anima.
C'è il tuo modo di essere, che purtroppo esce solo quando lo decido io.
Quell'essere che se ne sta rintanato dietro a quel ciuffo di capelli al vento, sotto la fronte, chiuso in quel piccolo cranio.

L'ispirazione di ogni mia azione. Il padre e la madre di ogni mio sogno e desiderio.

Sei uno specchio; La mia immagine riflessa sulla sua lastra di vetro e argento. 
Bugia, quella nello specchio sono io.
E quello sguardo, è davvero il mio? Sì, metto paura. Me lo dicono in tanti.  
 
Ma che volete farci? Lo so anche io che la mia è una mente malata.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2119009