Love is truly blind cap 17
- ... E poi ci sono... E anche...! -
Mi passai una mano sulla faccia, guardando con crescente irritazione
Hidan che, oramai da un paio d'ore, non la smetteva più di
parlarmi non stop sul tempio.
- Ma non ti ho detto...! -
Soffocai un suono di protesta e mi limitai ad annuire.
Stando alla marea di informazioni che mi erano state abilmente
rifilate, il tempio era nel territorio di Taki ( Perchè non
poteva essere nel territorio di un altro villaggio, proprio no ),
situato su un'altura che nessuno quasi mai scalava perchè si
diceva fosse piena di banditi...
Ripetetemi ancora una volta perchè ci stavo andando?
- Hidan... -
- Ma la parte fottutamente migliore è che... -
- Hidan! -
- Non devi nemmeno...! -
- HIDAN, CAZZO! -
Il mio urlo sembrò frenargli la lingua - Cosa?! -
- Adesso che so ogni singolo dettaglio della planimetria del tempio, ti
dispiacerebbe dirmi che cosa ci vengo a fare io? Intendo, non sono
nemmeno una Jashinista! Quelli come minimo mi ammazzano a vista... -
- A quello si può rimediare... - si fermò e si
avvicinò a me - Basta che giuri fedeltà a questo - mi
fece sventolare il suo rosario davanti agli occhi.
- Non se ne parla nemmeno - dissi ricominciando a camminare e
tirandomelo dietro a viva forza - Prima arriviamo meglio è -
Il tempio non era come me lo ero immaginato.
Nella mia testa era un edificio tetro, pieno di creature mostruose con
il triangolo inscritto alla circonferenza sulla fronte e invece...
Invece era un tempio normalissimo, molto simile a quello dove ero stata
( O almeno, doveva esserlo stato, visto che ci ero arrivata dopo il
passaggio estremamente distruttivo di Hidan e Kakuzu ) nella terra del
Fuoco.
E mi aspettavo anche che Hidan e chiunque fosse a guardia del cancello,
per salutarsi, si pugnalassero a morte, non che si dessero pacche sulla
spalla!
Quindi la voce della guardia venne come una sorpresa non da poco - Gli
stranieri non sono benvenuti qui - fece in una voce a dir poco
inquietante
Prima che potessi dire qualunque cosa fu Hidan a parlare per me - Stiamo viaggiando insieme -
- Vale lo stesso. Non posso far entrare non credenti -
Hidan ( udite udite ) si fece serio - Fammi parlare con chi comanda qui -
Dopo una mezzora che ancora non era ricomparso decisi che ne avevo
abbastanza di ammazzare il tempo tirando pietruzze contro gli alberi e
rivolsi la parola alla guardia - Allora... Credi che ci vorrà
ancora molto? -
- Difficile a dirsi -
E ripiombammo di nuovo nel silenzio.
Dopo un'altra mezz'ora decisi di riprovare ad avviare una conversazione degna di tale nome - Posso sapere come ti chiami? -
- No -
- Uff... - sbuffai, parecchio infastidita dal tono della sua voce,
prima di saltare su un albero, con grande sforzo della mia povera gamba
ancora convalescente e sdraiarmi su un ramo.
Furono altri quaranta minuti dopo che, finalmente, Hidan fece la sua ricomparsa.
Ma non era da solo questa volta.
Con lui stava un'altro uomo, capelli neri come la notte un paio di occhi azzurri come il ghiaccio.
Sembravano essere buoni amici a giudicare dalla risata che lasciò le labbra del tizio nuovo.
Apparentemente Hidan aveva deto qualcosa di incredibilmente
divertente... Mah, i ragazzi... Quando credi di aver capito qualcosa su
di loro se ne escono con cose ancora più stupide e devi
ricominciare da capo...
- Ecco Rei, ti presento... Dove cazzo è finita?! - Hidan si guardò ingiro - OI COGLIONA, DOVE SEI? -
Lo presi come un invito a farmi vedere e, tenendomi con le gambe, mi
lasciai cadere all'indietro, facendo uscire solamente la testa dal
fogliame.
- Non c'è bisogno di fare tutto questo rumore... - sibilai, guardadolo male.
- Quindi questa è la tua compagna... Se quello che mi hai detto
corrisponde al vero, Hidan, allora può entrare... Chiaramente
dovremo testarla -
Guardai prima l'uno poi l'altro.
Testarla?
Ma dove cazzo mi aveva portato Hidan?!
Rei, mi pare si chiamasse, notando la mia faccia stupita, parlò
- Voglio vedere personalmente questo tuo " dono " come l'ha descritto
Hidan -
Guardai l'ultimo malissimo.
- Sono certa che l'abbia fatto - dissi a denti stretti, mentre Hidan
capiva la gravità di quello che aveva combinato e sorrideva stranamente
- Ah, bene... Anche se sei una ragazza. -
Questo poi...
Non prese nemmeno nota della mia faccia incazzata e continuò -
Insomma, ti metteremo a combattere con qualcuno di piccolo... Meshi
dovrebbe andare bene... -
Lo interruppi senza nemmeno pensarci - Non preoccuparti, Rei, posso cavarmela anche da sola pur essendo una ragazza -
- E io che cercavo di renderti la vita facile... Pazienza... - si
girò con un fare che mi fece venire subito voglia di mettergli
le mani addosso.
Fortuna che Hidan parve capirlo e mi tenne ferma prima che potessi fare cazzate.
Sì, perchè cercare di uccidere un tizio praticamente
immortale mentre sono in casa sua, si può facilmente
classificare come cazzata.
Cazzata epica anche.
Mi girai verso Hidan - Che cosa cazzo hai combinato !? -
- Gli ho detto del tuo Kekkei-Genkai, cogliona! -
- E chi diavolo ti ha dato il permesso!? - lo guardai malissimo,
incrociando le bracia sul petto - Adesso cosa mi faranno? Combattere
fino alla morte? Sacrificare qualcuno? -
- Non gli permetterò di farti nulla... - sorrise bastardo - E poi, gli ho già detto che dormirai con me -
In quel momento il mio sguardo contò più di mille parole - Io. Ti. Uccido. -
- Oh, andiamo, lo so che non aspetti altro! -
fece, tirandomi più vicino a lui, senza badare alla guardia che
si era fatta tutto d'un tratto più interessata.
Lo spinsi via con stizza e seguii Rei all'interno del tempio -
Troverò un modo per vendicarmi, ti avverto - urlai a Hidan come
avvertimento.
E ci sarei riuscita, non importava come.
- Puoi farci vedere le tue abilità combattendo contro di lui -
Rei puntò il dito contro un altro ragazzo che aveva i capelli
viola - Saizo, vieni qui! -
Il tipo si fece avanti, guardando prima me, poi Hidan e infine Rei - Sì? -
- Questa ragazza è una straniera che, secondo il fratello Hidan,
ha una particolare abilità che potrebbe essere considerata come
un regalo di Jashin-sama... - fece una pausa guardandomi - Il tuo
compito è di verificare questa teoria... -
E che cazzo... Ma poi, non era Hidan l'unico immortale?
Lo guardai in cerca di risposte e feci la mia domanda.
Inaspettatamente ( ceeerto ) a rispondermi fu Rei, invece - Siamo solo
noi due in questo tempio - indicò se stesso e Saizo - ad essere
immortali -
Feci una " o " con la bocca e annuii.
- Ma questo domani. E' tardi e sicuramente sarete stanchi. - intervenne Saizo - Vi porto nella vostra stanza... -
Lui mi stava già più simpatico, ecco!
Ci guidò attraverso i corridoi, fino alla camera.
Quando aprì la porta mi venne un brivido.
- Non è che sarebbe possibile aggiungere un fu-fhofn? - guardai malissimo Hidan che mi stava coprendo la bocca.
- Eh? - fece Saizo con una faccia a dir poco perplessa
- Niente, a volte la cogliona dice quello che le passa per la testa... - gli tirai una gomitata in pacia, allontanandolo.
- A volte il cretino fa cazzate! - replicai, piuttosto piccata,
togliendomi i sandali e entrando nella camera - E grazie, Saizo-san! -
esclamai, prima di scomparire alla vista.
Mi sedetti piuttosto pesantemente sul tatami, guardando il singolo futon come se fosse la fonte di tutti i miei problemi.
E lo era, grazie tante!
Ignorando bellamente Hidan, che si era abilmente sistemato di fianco a
me solo con i pantaloni addosso, mi misi in posizione per meditare.
Sì. Pareva strano anche a me, ma Kima mi aveva detto che poteva
aiutarmi a controllare lo Shikaku, quindi tanto valeva provare.
Peccato solo che la mia spanna di concentrazione ( già corta di
suo, premettiamo ) era costantemente messa alla prova dall'albino che
si era mosso ancora più vicino.
- Eddai cazzona! - non risposi - Ah, adesso non mi caghi nemmeno più eh? -
Sembrò andarsene per qualche, stupendo secondo, prima di ritornare e sistemarsi in fronte a me.
Aprii impercettibilmente un occhio - Non sei divertente bastarda... -
E quello, cari ragazzi fu il mio unico avvertimento prima che si lanciasse su di me, catturando le mie labbra in un bacio.
Dapprima rimasi completamente passiva, mentre il mio cervello cercava
di riportarsi in pari con la situazione in cui mi trovavo, poi
cominciai a rispondere, cercando, contemporaneamente, di mantenere il
mio precario equilibrio per quanto la posizione in cui mi trovavo me lo
permettesse.
Alla fine i miei legamenti si arresero e caddi sul tatami, schiacciata
dal dolce peso di Hidan che, adesso, mi stava mordendo il collo,
proprio sopra la cicatrice.
E per quanto mi seccasse ammetterlo, era una sensazione dannatamente piacevole... Strana, ma piacevole.
- Hidan... -
- Hmm? - fece, per nulla intenzionato a smettere - Vuoi portare la cosa
nel futon? - disse poi, guardandomi con la sua espressione da bastardo
strafottente.
Mi feci seria - No, non ancora -
Lui si passò una mano nei capelli e mi guardò come a dire " Seriamente!? Di nuovo?! " - E perchè!? -
Cercai di guardare da tutte le parti meno che dalla sua - Non... Sono
pronta... Argh - mi tirai una manata in faccia - Non sono brava in
queste cose! - lasciai cadere la testa indietro, incontrando il tatami
con un suono sordo.
- Stai dicendo che... Who-ho! Questa proprio non me l'aspettavo da te, cogliona! -
- Ecco, appunto, proprio il genere di reazione che volevo evitare... -
lo guardai male - Prova a fare battute sceme e sei morto, non mi
interessa se sei immortale o no! -
- E perchè cazzo dovrei?! Vuol solamente dire che ti avrò
tutta per me! - mi prese per i fianchi mentre lo guardavo scettica -
Per quanto riguarda il non essere pronta, posso pensarci io,
cogliona... -
Gli tirai uno scappellotto - Ho detto non ancora! Non che non lo farò mai! -
Adesso ditemi perchè dico certe cose.
Perchè?!
Morale della favola, dopo aver convinto Hidan ( a suon di calci e
pugni, parliamoci chiaro ) che non era ancora il momento per fare
certe... Err... Cose, eravamo andati a dormire.
Ammettevo che mi aspettavo di peggio, invece riuscii ad addormentarmi senza nemmeno troppi sforzi.
- CORRI! -
Paura, tanta paura.
Terrore, non respiravo da quanto ero terrorizzata.
Gli occhi di mia mamma non mostravano altro che paura.
Paura di non fare in tempo, paura di incappare in qualche guardia.
Paura di morire.
E io, malgrado i miei sforzi non ero da meno.
La mano che mia madre stringeva tremava come una foglia e non riuscii
ad impedire che quel tremore si impadronisse del resto del corpo.
Ben presto correre si fece sempre più difficile.
Quello combinato con le mie gambe corte, causò un rallentamento non da poco nella nostra corsa.
Un'altro incubo...
- Coraggio Haiiro, possiamo farcela se corri ancora un po'! -
tentò di sorridere, ma l'espressione che ne risultò era
una maschera di paura e tristezza.
La cosa peggiore era che, quando arrivammo al bosco, per un attimo, un secondo, pensai che ce l'avremmo fatta tutte e due.
Quanto mi sbagliavo...
L'uomo spuntò dal nulla, kunai alla mano e in meno di un secondo la mamma era a terra, in una pozza di sangue.
- MAMMA! - la scossi con tutta la forza che avevo - MAMMA! -
- E' morta, mocciosa - disse l'uomo, una figura scura e senza volto, a
parte per gli occhi che erano due braci ardenti - E presto farai la
stessa fine! -
Il kunai, ancora bagnato con il sangue di mia madre passò in un
movimento fluido sulla mia gola, disegnando un macabro sorriso rosso.
- NO! - mi alzai di scatto nel futon, facendo volare le mani alla gola
- Non è successo sul serio... Non ho visto... - deglutii
Non era andata veramente così, non avevo visto la sua morte...
Ero nel bosco e ho sentito l'urlo, sì, era andata così...
Sentii il distinto pizzicore delle lacrime e passai una mano sugli
occhi per asciugarli, sopprimendo a viva forza l'impulso di mettermi a
piangere.
Era stato troppo nitido rispetto agli altri...
Cercai di calmare i battiti frenetici del mio cuore e di riacquistare
un ritmo respiratorio che non sembrasse quello di un poveraccio che
aveva appena corso una maratona.
- Cosa cazzo è successo? - arrivò una voce stanca di
fianco a me, prima che un paio di braccia mi prendessero ( non proprio
delicatamente ) e mi abbassassero su qualcosa di più caldo del
futon.
Hidan, ero con Hidan... Andava tutto bene...
- Solo un incubo - tagliai corto
Si limitò a mugolare qualcosa lungo le linee di " Be', è
finito... Ora torna a dormire... Cazzo.... " e mi tirò
ulteriormente verso di lui.
Dato che avevo bisogno di contatto fisico non obbiettai e mi spinsi
verso di lui il più possibile, poggiando la testa sul suo petto.
- Non è successo un cazzo di niente... Lo sai no, cogliona? -
Sorrisi al suo terribile tentativo di confortarmi e lo baciai velocemente, prima di sprofondare di nuovo nel mondo dei sogni.
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Ciauuuuu!
Come va?
Non ho aggiornato prima perchè ero in vacanza e internet l'avevo solamente sul cellulare...
In ogni caso, spero di essermi fatta perdonare... ^^
Ne approfitto per farvi una domanda... Mi raccomando, rispondete
sinceramente * fa una faccia seria * Ok, no, non riesco a stare seria...
Secondo voi, Haiiro è una Mary Sue? ( Ho paura di scoprire che
lo sia dato che mi è venuto il dubbio... -__-" Potevo anche
farmelo venire prima effettivamente... )
A me personalmente non sembra, ma non posso essere imparziale... Voi sì però!! XD
Grazie in anticipo,
Ciauuuu!
Alice_
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