mia
Mia
Ho sei anni e da
due vivo con la
mia nuova famiglia in una bella casa grande, molto grande. Voglio tanto
bene a mamma Grace, per me lei è un angelo del
paradiso:
è buona, dolce, sa di buono, è sempre
gentile e premurosa, anche
con me che non me lo merito. Però
non voglio affezionarmi troppo a lei ..... prima o poi
capirà
che
sono un bambino molto cattivo e non ne vorrà più
sapere
di me..... sì, sì ne sono sicuro. Lei ora non lo
sa
ma lo verrà a sapere che io sono veramente cattivo,
anche
se adesso non fa che ripetermi che sono
buono, tanto buono.
Papà, invece ..... non lo
so se gli voglio bene...... Anche lui mi sembra buono e gentile e ha
una voce dolce, mi
legge le fiabe,
a volte gioca con me, ma mi fa anche un po' paura, non so
perché. Forse perché è sempre
così serio,
così severo, o forse è perché
è un uomo e
io mi ricordo ancora di......oddio.....No! Non voglio ricordarlo....No!
Ho tanto da mangiare e non
ho
più avuto fame da un sacco di tempo. Grace mi da' da
mangiare la
pasta col formaggio, l'hamburger con le patatine la pizza. Mi da'
sempre il gelato o il dolce. Ho
anche un sacco di giocattoli.....bei giocattoli: l'elicottero, il
trenino, la pista di Indianapolis, il Nintendo.
Ma sono due anni che non parlo, non ci riesco.....ho
perso le parole quando è morta la mamma e non le ho ancora
ritrovate. Le ho tutte nella mia testa, lì riesco a fare
discorsi lunghi e anche complicati....ma non riesco a fare uscire le
parole.
Parlo attraverso la musica, la mia nuova mamma
mi fa prendere lezioni di pianoforte e mi piace tantissimo suonare. La
mia maestra dice che sono molto bravo e sono contento di
questo.....anche se non so se è vero o se lo dice solo per
far
piacere ai miei nuovi genitori. Io sono solo che quando suono, allora
va tutto bene, sono in un mondo tutto mio dove nessuno mi
può
fare male e, forse, sono felice......però la mamma,
papà e Lelliott dicono che suono solo musica triste, allora
forse sono anche triste....non lo so.
Quello che so è che io ho paura.
Ho paura che
questo sia solo un sogno, un bel sogno dal quale un giorno mi
risveglierò e mi ritroverò da solo in quella casa
buia e sporca.....ma che non ci sarà la mia mamma
perché
lei è morta.....sarò solo con lui e
mi farà male, di nuovo e ancora e ancora.......come mi ha
già fatto.....
No!
non devo pensarci! Non ci voglio pensare!
Non è vero!
Questa con Grace e Cary e
Lelliott è la realtà, ed
è invece lui
che mi
sogno la notte, lui che mi picchia e poi sogno la mia mamma
che non si sveglia più. E
allora mi sveglio urlando e sono tutto sudato .......e arriva Grace, mi
tiene per mano, mi dice di stare tranquillo che è solo un
brutto
sogno, mi canta una bella canzone e si sdraia con me per farmi
compagnia, per mandare via i brutti sogni.
Da qualche giorno ho una
nuova
sorellina, oltre al mio fratello maggiore Lelliott e a me,
c'è
una bambina piccola piccola. Si chiama Mia e ha sei
mesi.....è
così bella! E' perfetta, lei sì che è
perfetta e
dolce e buona, non come me che sono brutto e cattivo. Ha la pelle rosea
e delicata, due occhioni azzurri, una piccola bocca a forma di cuore,
le manine e i
piedini paffuti. Sembra una bambola.....quando l'hanno portata a casa e
l'ho vista per la prima volta, quello è stato senza alcun
dubbio
il momento più bello della mia vita. A volte resto ore e ore
a
guardarla nella culla, entro
nella sua stanza e resto ad ammirarla incantato.
Ma oggi, proprio oggi
è successa
una cosa strana.....eravamo tutti insieme nel grande soggiorno: io, la
mamma con Mia in braccio, il papà e Lelliott.
La mamma mi ha
chiesto se volevo tenere la mia sorellina in braccio, le ho fatto segno
di sì con la testa e lei, con tanta attenzione, mi ha fatto
sedere e me l'ha
posata sulle gambe. Poi mi ha fatto vedere come reggerla
perché
non cadesse; per un po' è rimasta vicinissima a noi poi si
è scostata un pochino, così la tenevo in braccio
tutto da
solo......che bello che è stato tenerla stretta,
sentire il suo cuoricino battere e vederla
respirare e fare quegli strani versi che fanno i bambini piccoli. A un
certo punto si è mossa, si
è mossa tanto e io ho avuto paura di non riuscire
più a
tenerla. Avevo paura che cadesse, che cadesse e si facesse male e non
sapevo come fare e mi è venuto di chiamarla.....
"Mia!" si è sentita una voce;
"Mia!!!" ancora una
volta......di colpo tutti si sono girati verso
di me e mi hanno guardato....è stato un attimo, poi la mamma
è venuta verso di me, ha ripreso la mia sorellina in braccio
ma continuava a guardarmi.
Non l'ho fatto apposta, giuro,
non
l'ho fatto apposta...lei si è mossa ......perché
continuate a guardarmi così, che cosa ho fatto? Non
è
stata colpa mia!!!
"Non l'ho fatto
apposta.....mamma, te
lo giuro.....non mi guardare così" .... ora mi sento .....
la voce è la mia!!! chi parla, sono io!
"Christian, tesoro!",
mamma Grace ha le
lacrime agli occhi; mi viene vicina mentre regge Mia col braccio destro
e cerca di mettermi l'altra mano sulla spalla, ma io mi
irrigidisco subito. Le lacrime scendono giù forte dai suoi
occhi
mentre sposta la mano e la posa, piano, sulla mia, stringendola.
Papà sospira, continua a guardarmi, ma non dice niente;
mentre è Lelliott che dice una cosa stupida:
"Ma allora tu parli?" mi
chiede;
"Sì" rispondo e quasi non mi sembra vero di sentire la mia
voce;
"Ma non è che facevi finta di non riuscire a parlare?" altra
cosa stupida e anche cattiva;
"No....proprio .....non avevo la voce";
"E com'è che ti è ritornata?";
"Non lo so!";
"Non lo sai? Ma è roba tua! Ma sei deficiente o cosa?"
"Lelliott!!!" ora sono veramente arrabbiato e vorrei picchiarlo "vuoi
un calcio, per caso?";
"Provati!" mi sfida;
"Guarda che non ci metto niente!" lo
minaccio e andrei veramente a darglielo un bel calcione sugli stinchi o
nel sedere ma la mamma mi stringe ancora più
forte la mano e non mi fa avvicinare.
Lelliott mi fa una
boccaccia, io cerco di liberarmi dalla mamma; ci riesco e sto
per lanciarmi contro di lui ma una mano forte mi ferma.....
"Adesso basta!" dice il
papà, arrabbiato "Elliott, credi veramente tuo
fratello fosse contento di non riuscire a parlare? Come puoi essere
così cattivo da pensare una cosa del genere? Non
è da te, lo sai che non si devono fare pensieri cattivi. E
tu, Christian, quante volte ti ho detto che
non devi picchiare tuo fratello? Lo sai che non tollero la violenza.
Ora ve ne andate tutti e due nelle vostre camerette, ognuno nella
propria, in
castigo e scenderete solo a cena".
Mentre salgo le scale
sento che lui e la mamma parlano a voce
bassa, mi sembra che lei stia piangendo oh, mamma, non volevo farti
piangere.....lo so sono cattivo, lo so. Lelliott
è davanti a me, ha finito di salire le scale, non si volta a
guardarmi e entra nella sua camera.
Me ne vado per i fatti miei e entro anch'io nella mia cameretta.
Mi sembra una cosa strana
di riuscire a parlare, voglio farlo di nuovo.
Guardo in giro e vedo quella foto, la
sua foto sull'angolo della
bacheca. Mi fermo e la guardo. Sento qualcosa qui in gola, una cosa
che mi strozza e
ho paura di avere perso le parole un'altra volta.
ma no, non conta...lei non c'è più, non
conta......non significa niente, devo pensare ad altro
Guardo fuori dalla
finestra il sole tramonta sul mare e il
cielo è tutto rosso....faccio un sospiro e riprovo a parlare:
"Mi chiamo Christian Grey, ho sei anni, vivo in una grande casa sul
mare con
mia mamma Grace, mio papà Cary, il mio stupido fratello
Lelliott e la
mia dolce sorellina Mia e....ho trovato le parole"
Allora: ho cercato di immaginare
la prima volta che Christian ha parlato dopo la morte di Ella, la sua
madre naturale. Devo dire che non è stato facile cercare di
immedesimarsi in un bambino di sei anni, soprattutto per il linguaggio
che ho cercato di fare il più semplice possibile, ma non
troppo infantile dato che abbiamo a che fare con una specie di genio.
comunque accetto osservazioni al riguardo e anche consigli.
Un paio di precisazioni:
ho reso il papà, Cary, piuttosto severo perché
è questa l'impressione che ho avuto leggendo il romanzo e,
naturalmente, per questioni di giustizia dovendo punire Elliott doveva
punire anche Christian anche se, immagino, che lo avrebbe baciato ad
abbracciato volentieri. E comunque entrambi i genitori
hanno un "profilo basso" di fronte al loro figlio, in linea,
questo, con quanto succede la prima volta che lo sentono cantare, come
si legge nel terzo libro della trilogia.
Ho fatto un Christian forse un po' troppo "basso" in autostima
(continua a ripetere che lui è cattivo e crede di avere
sempre la colpa di tutto) perché ritengo che effettivamente
l'autostima di Mr Grey sia veramente molto ma molto bassa .....sia da
adulto sia, soprattutto, da bambino.
Naturalmente non credo veramente che Elliott sia stupido, ma ritengo
che Christina lo consideri davvero un po' stupido, di
sicuro meno intelligente di lui.
Di più non ho da dire, spero che vi piaccia
Fatemi sapere
Buona lettura
Love
Jessie
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