CAPITOLO 1
Mentre si accingeva a chiudere
la finestra, il conte si accorse che il
bagliore che lo tormentava da giorni era improvvisamente scomparso e chiamò
immediatamente il suo servo personale per dirgli di raggiungere il capo delle
guardie e avvertirlo di tenere i propri uomini in allerta contro un eventuale
attacco. Detto questo si infilò la sua armatura dorata, brandì la spada
appartenuta alla sua famiglia da generazioni e raggiunse la guarnigione. I
soldati erano in fermento e ovunque si sentivano ufficiali impartire ordini a
chiunque capitasse vicino.
Nel frattempo Dark Schneider e i
suoi compagni iniziarono a risalire la collina su cui era situato il castello.
- Da dove attaccheremo? I miei
ninja hanno studiato a fondo le mura e non hanno trovato punti deboli. – Gara
sembrava preoccupato per le sorti della battaglia; al contrario Dark Schneider
era sicuro di vincere, come al solito. – Attaccheremo dalla porta principale! –
Gli altri non si scomposero. Lo
conoscevano abbastanza bene per sapere che era un pazzo ma lo conoscevano
altrettanto bene da sapere che non poteva perdere contro un nemico così debole.
Arrivati nei pressi del cancello,
furono avvistati dalle sentinelle che li riconobbero e corsero immediatamente
ad informare il conte: - Signor conte, Dark Schneider e i quattro Re sono stati
avvistati mentre si avvicinavano al castello. Quel bagliore nel bosco doveva
essere il loro accampamento. –
Il conte sembrava sconvolto: - La
situazione è peggiore del previsto. Devo assolutamente proteggere il tesoro – e
rivolto ai suoi generali – Voi, seguitemi! – e uscirono dalla caserma diretti
alla sala del tesoro.
Intanto fuori dalle mura Kall-su
cercava di deviare le frecce che venivano scagliate verso di loro usando la
magia per permettere a Dark Scnheider di preparare un incantesimo in grado di
abbattere il cancello. Quando i soldati sulle mura sentirono quale incantesimo
stava per essere lanciato contro di loro vennero colti dal panico e si
buttarono giù sperando di scappare alla furia distruttiva di quel incantesimo.
- Da Vemu Steen! Elementari della terra e
dell’aria! In rispetto all’antica alleanza, assolvete il vostro dovere!!
Megadeath – Esplosione dell’universo!!
L’intero cancello esplose
lanciando in aria innumerevoli frammenti di mura che ricaddero uccidendo
chiunque si trovasse nei dintorni delle mura. Un istante dopo non rimase altro
che un cumulo di macerie.
Dark Schneider ammirò compiaciuto
la propria opera prima di penetrare all’interno del castello.
Una volta dentro si trovò di
fronte l’intero esercito del conte. I soldati però conoscevano la fama del loro
nemico e sapevano di andare incontro a morte certa, ma gli era stato ordinato
di combattere e sarebbe stato quello che avrebbero fatto fino all’ultimo
battito del loro cuore.
Dark Schneider sembrava felice di
tutto quello schieramento di forze: - Vedo che mi avete riservato un bel
benvenuto, tutti così compatti e nelle vostre scintillanti armature di metallo.
Arshes, divertiti!
La sua bellezza era incredibile e
alcuni soldati rimasero ad ammirarla per alcuni istanti prima di capire che non
sarebbero sopravvissuti al suo attacco. Era uno dei quattro Re di Dark
Schnieder ma non aveva nulla da invidiare al suo compagno: grandissima maga,
specializzata nella magia del fulmine, la cui abilità era seconda solo a quella
di Dark Schnieder ma anche un’abile spadaccina.
Era già stato deciso che sarebbe
toccato a lei il compito di eliminare l’esercito assiepato dietro le mura in
quanto le armature d’acciaio conducevano l’elettricità con grande facilità e
lei, l’Imperatrice dei Fulmini, poteva trarne vantaggio.
- Slayerd Slayerd Balmor, fulmine delle
tenebre profonde! Barvolt – Fulmine colpisci!!
Un unico fulmine cadde
sull’esercito ma fu sufficiente ad uccidere quasi tutti i soldati. Le scariche
trasportate dalle armature raggiunsero tutti i soldati, anche quelli più
lontani dal punto dove era caduto il fulmine. Soltanto alcune decine rimasero
in vita e tentarono subito di scappare. Ma erano ancora storditi dal colpo che
avevano ricevuto e riuscivano a malapena a camminare. Qualche istante dopo
comparvero dal nulla alcune ombre che finirono i soldati scampati al fulmine
per poi ricomparire subito. Un sorriso comparve sul volto di Gara: - I miei
ninja non falliscono mai – poi rivolto ad Arshes Nei – al contrario di qualcun
altro!
- Taci Gara, se non vuoi essere il bersaglio
del mio prossimo attacco! – L’elfa non sopportava critiche sui suoi risultati
da chi non sapeva nulla di magia.
Il litigio fu interrotto
dall’arrivo di un servo del conte: - Ho visto il conte rifugiarsi in quel
edificio laggiù! – indicando un vecchio capanno di legno – Visto che vi ho
aiutato, mi risparmierete la vita.
- Certamente! – Ribatte Dark Schneider
ironico. Un attimo dopo la testa del servo rotolò a terra. Gara era furioso: -
Non sopporto i traditori!
Ora sapevano dov’era il conte,
quindi era solo questione di tempo prima che il tesoro fosse stato nelle loro
mani.
Dark Schneider: - Abigail, rimani
qui con Arshes e radunate tutte le ragazze del castello nella sala del trono.
Di loro mi occuperò dopo! Kall, Gara, voi verrete con me.
Detto questo si avviarono verso
il capanno che gli era stato indicato dal servo. Era un capanno di legno,
piuttosto vecchio e malridotto; soltanto la porta sembrava robusta, ma non
abbastanza da resistere ad un calcio di Gara che la sfondò con un colpo.
L’interno non rispecchiava l’aspetto esterno: era ben illuminato e un tappeto
rosso conduceva ad una scala in discesa affiancata per tutta la sua lunghezza
da una lunga fila di fiaccole. I tre scesero la scala e imboccarono un lungo
corridoio del quale non si vedeva la fine. Dopo qualche decina di minuti di
cammino, videro in lontananza una figura umana. Avvicinandosi si accorsero che
erano più di una e che assomigliavano ai soldati del conte. Erano i generali
che il conte aveva portato con se a difesa del tesoro. Dietro di loro c’era una
grande porta, l’ingresso alla sala del tesoro. Quando ebbero raggiunto i
generali videro che erano in sei: due armati di spada, due arcieri, un lanciere
e un altro con una grossa mazza.
- Fermatevi, o saremo costretti ad uccidervi!
– disse quello con la mazza. Avanzarono ancora di qualche passo. – Vi ho detto
di fermarvi!
Si fermarono, ma Kall-su stava
già lanciando un incantesimo: - Falskova Kilhemal Raid Therai Famfatara Fo
Bidoh! Gelo in terra! Ghiaccio infuria! Bis Kayder – Onda furiosa
dell’ipercongelazione!!
Un freddo improvviso calò sui
generali che ebbero soltanto il tempo di guardarsi intorno smarriti prima di
essere congelati. Sembravano delle normali statue di ghiaccio ma sarebbero
durate molto più a lungo, forse per sempre. Dark Schnerider si infilò tra loro
e si avvicinò alla porta.
- Non fare come prima. Un’esplosione qui sotto
e finiremo tutti sepolti dalle macerie! – Gara sperava nel buon senso del suo
compagno, ma non ci credeva poi più di tanto.
- Non preoccuparti Gara, questa volta farò
diversamente. Buron Dorb Session! Meis – Apriti porta!
La porta si aprì con un forte
scricchiolio e permise loro di vedere quello che si nascondeva dietro di essa:
una sala colma d’oro e il conte al centro di essa seduto su di un trono d’argento. |