La nostra inconsapevolezza

di Ortceps
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MORTE PER MANO DI UN DRAGO

Galbatorix è morto.
Ma non Shruikan, il drago nero non è morto; ma ora è libero.
Libero di fare ciò che gli pare, libero di andarsene, libero e basta.
Galbatorix è morto liberando Shruikan; il drago non vuole più provocare dolore.
Ha odiato per troppo tempo.
Non ha mai provato quell’amore sincero tra drago e cavaliere.
Ha sofferto perché un pazzo voleva sostituire il suo drago morto.
Ha sofferto perché non ha potuto schiudersi davanti al suo cavaliere.
Ma ha deciso di andarsene.
Da solo non può farlo, perché lui è un drago a cui serve un cavaliere.

 
Un urlo risuona sulla Grande Dorsale, una donna scappa alla vista dell’immenso drago, sospira affranto, non troverà mai un altro cavaliere, tutti hanno paura di lui; abbassa lo sguardo e vede una ragazza.
“Non ho mai saputo come sarei morta; ma morire per mano di un drago sarà per me un onore”  dice la ragazza mora, ha gl’occhi azzurri esattamente come quelli del drago.
Ma io non voglio ucciderti” la ragazza sembra stupita.
“Allora cosa vorresti?” Chiede ad alta voce non sapendo comunicare con la mente; il drago abbassa l’enorme testa.
“Io cerco un cavaliere”
“Ma tu non sei un uovo” obbietta lei.
“Devo essere un uovo per essere amato?” Domanda triste, la ragazza sorride e allunga una mano.
“Nessuno è mai troppo grande per essere amato” dice mente il drago imprime su di lei il marchio dei cavalieri.

NOTE DELL’AUTRICE: Era da tanto che volevo scrivere un tributo a Shruikan, è nato contro il suo volere e ha servito contro il suo volere; quindi volevo dargli una degna fine o meglio inizio; spero che recensiate.
Ciao, Chiara!





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