The brightes witch of her age and the missing twin: Fremione

di AnnaLestrange
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Ero seduto con mio fratello George alla tavolata dei Grifondoro e stavamo, come da tradizione, commentando la varietà di vestiti del nostro professore di pozioni. Era finalmente arrivato il momento dello smistamento, tutti quei neo maghetti erano tutto con il naso all'insù a guardare sconvolti il cielo della Sala Grande, tranne una: una maghetta piccolina, con i capelli ricci, lunghi e scuri, gli occhi marroni guardavano gli altri maghi della sua età come per dire: ‘Razza di babbei, è un incantesimo, io l'ho letto.’ Poi il suo sguardo cadde su di me, che salutai con un cenno di testa, lei arrossì e abbassò lo sguardo. Il mio sguardo era fisso su di lei, anche quando toccò a Ronald a sottoporsi al cappello. Ogni tanto lei si girava verso di me. Quando mio fratello arrivò al tavolo lo zittii subito: toccava a lei. L'ansia era tanta: speravo davvero che il cappello scegliesse Grifondoro...ma si capiva che il cappello era indeciso...lo sguardo della ragazzina era fisso sul fondo della sala, ad aspettare il verdetto. “Mm...difficile -disse il cappello- intelligente, molto intelligente, un talento incompreso per la storia della magia. Davvero brava. Ma dove ti colloco. Mm...a qualcuno farebbe monto piacere averti nella sua Casa, e anche a te non dispiacerebbe. Quindi...GRIFONDORO!” Il cappello aveva sentito i miei pensieri o cosa? Fatto sta che ora la ragazzina era dei nostri. Appena arrivò, mi alzai in piedi e le tesi la mano: “Fred Weasley, piacere!”. “Hermione Jean Granger, il piacere è mio. Ma chiamami pure Hermione.” Fu la prima volta che incontrai Herm.




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