ATTENZIONE! Questa è una fanfiction
interattiva. Utilizzando la tastiera del vostro Computer Digitale Terrestre,
potrete mutare il corso degli eventi
DrHouse93 presenta:
Sensualità a Hogwarts –
Prima serie
Puntata 1
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Hogwarts. 1794. Il bellissimo maghetto Harry Potter, maltrattato
ingiustamente dalla madre Hermione e malprotetto dal premuroso zio Voldy,
è stato promesso in matrimonio alla perfida Ginny. Ma
Harry non ricambia il suo amore per lei, e vorrebbe
in realtà svagarsi con il suo unico vero amore: Ron,
alias Bat-Man, stilista a Londra.
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Harry
si svegliò di soprassalto. Aveva un’espressione da ebete, ribelle, e anche un
po’ rincoglionita di chi si è appena svegliato. Si alzò, si mise il parrucchino
bianco col codino, si vestì e scese per andare a fare colazione. Trovò sua
madre Hermione. Lei era di una ferocia tremenda, non
si poteva dir niente che subito si incazzava peggio
di una bestia. Inoltre, è ancora convinta di avere 16 anni appena, nonostante
ne abbia 52. Harry entrò e salutò la madre: “Oh, madreeeeeee”. Hermione si girò di
scatto. Respirava molto velocemente. Prese fiato e urlò a squarciagola:
“MAAAAAAAAAAAAALEDETTO!!! CHE DICI????”
“Ma madre, ho soltanto
salutato!!” disse Harry in fretta, perché non voleva
che si incazzasse di prima mattina.
“SALUTATO UN CAZZO!!! ALABARDA
SPAZIALE!!!” tuonò Hermione, estraendo dalla tasca
una spada-laser.
“Alabarda Spaziale? Ma madre…”
fece Harry “…che sei Mazinga???”.
Ma il troppo stroppia. Hermione caricò, puntò la
spada e tagliò a metà Harry.
Ok, così non ci siamo. Hermione, fatti una
siringa di camomilla e datti una calmata. Harry, sta
fermo che ti ricompongo
E così facendo Harry si rimise in piedi. Scoppiò in un pianto da ebete e
se ne andò. Vagò per mezzo castello ed entrò nella Stanza delle Necessità,
dalla quale provenivavo strani rumori:
“Ah…ah…ah…”
Harry
si avvicinò cauto e bussò. Chiunque ci fosse dall’altra parte sobbalzò e
rispose in fretta: “Chi cavolo sei?”
“Ginny,
sei tu?” chiese Harry
“Si, Harry
caro” rispose Ginny
“Posso entrare?”
“No!”
“Ah ok”.
E così facendo Harry si apprestò ad andarsene.
All’improvviso davanti al corridoio apparve un vecchio, con folti capelli grigi
e barba altrettanto grigia. Aveva una spada e un bastone di legno. Gli sbarrò
la strada e tuonò: “Tu non puoi passare!”. Detto questo, sbatte il bastone a
terra e allontanò Harry.
Harry
si rialzò e disse: “Scusi signora, vorrei passare, se non le dispiace”.
Ma Gandalf si limitò a scrutarlo torvo.
“Sono un servitore del fuoco
segreto, e reggo la fiamma di Anor!” urlò “Il fuoco
oscuro non ti servirà a nulla, fiamma di Udun!” ed
evocò una sfera protettiva. Harry allora sfoderò la
bacchetta e urlò: “Stupefactum!”. L’incantesimo rimbalzò però sulla
sfera protettiva, che si dissolse nel nulla, e andò a colpire quel povero
demente di Neville. Allora Harry pensò: Adesso sfodero la mia super-arma segreta!.
Vuoi che la super-arma segreta di Harry non
serva a un emerito cazzo? Premi il tasto A del
Computer entro tre secondi!
3…
2…
1…
Modificazione puntata in corso…
Harry
esclamò: “Frucio!”. L’incantesimo però non ebbe effetto
e Gandalf, irritato per la sua reazione, tuonò:
“Ritorna nei cessi!!”
“Mah, veramente ci sono già andato”
rispose Harry di rimando.
“TU!!!” ruggì Gandalf
“NON PUOI!!! PASSARE!!!!” e così facendo sbattè il
bastone a terra con tanta forza che Harry fece un
triplo volo all’indietro. Ma, in quel preciso momento, da un’armatura sbucò Mrs Purr, Harry
per lo spaventò urlò: “Stupefactum!”, la gatta volò, andò a cozzare contro
un’armatura, che cadde su un’altra armatura, che cadde su un’altra, e un’altra,
e un’altra, e così via finchè le armature che
sorvegliavano l’ingresso ad Hogwarts si rovesciarono
e caddero su Colin Canon, a
cui partì la bacchetta, che si ficcò nel culo di Seamus, che corse via ruggendo come un pazzo fino ad
arrivare a Moria dove incontrò il Balrog, che lo
inseguì fino a Hogwarts, arrivò dove si trovavano Harry e Gandalf, aprì un cratere
nel pavimento, cadde, fece un movimento con la frusta e afferrò Gandalf, che rimase appeso per le braccia e disse:
“Fuggite, sciocchi!”.
Harry
non se lo fece dire due volte e fece dietrofront, quando la voce di Gandalf lo bloccò: “Ma che fai te ne vai? Cioè, vedi che
sto cadendo e tu te ne vai?”. Harry si voltò e
rispose: “Ma certoooo. Me l’hai detto tu di
andartene!”
“Giusto, che ingenuo che sono”
disse Gandalf, e si lasciò cadere. Harry fece dietrofront e passò davanti alla porta della
Stanza delle Necessità. La superò quando una voce calda e sensuale lo chiamò: “Harry…”
Ginny
lo stava chiamando. Aveva un completino molto attillato, che metteva in risalto
le sue rotonde forme. Era talmente gnocca che si sarebbero innamorati pure Dolce&Gabbana a vederla. Ma Harry
rimase impassibile.
“Harry,
vieni qui e afferrami le mammelle” disse d’un tratto Ginny.
Harry si avvicinò e gli afferrò…le orecchie.
“Quelle sono le orecchie. Più in
basso” disse Ginny, spazientita. Harry
gli afferrò le orecchie.
“Ma allora sei proprio idiota!”
ruggì Ginny all’improvviso, facendo sobbalzare Harry. “Anche se…” aggiunse poi, guardando la ammaliante bellezza di Harry, “…sei molto attraente. Tu! Mio! Possente! Stall…”
“Stallatico volevi dire, vvero??” la interruppe Harry
“Stallone!” lo corresse Ginny.
“NO! Stallone no!” esclamò Harry. Scoppiò a piangere e se ne andò. Vagò un po’ in
cerca del suo vero amore: Ron. Lo trovò nella foresta
proibita. Si avvicinò e disse, sempre piangendo come un ebete: “Oh Ronnie!!”
“SEI PAZZO!!” tuonò
all’improvviso Ron, afferrandolo per il collo “DEVI
CHIAMARMI BAT-MAN!! Ti rendi conto che così metti a repentaglio la sicurezza
del pianeta?”. A questo punto lo mollò
“Scusami Bat-Man”
fece Harry, tossendo “E’ che sono sconvolto. A
proposito, ti è servita la crema depilatoria?”
“NO!” ruggì Ron,
“Ne sono allergico. Infatti ora sono pieno di bolle nell’interno coscia”
“Scusami Bat-Man” ripetè Harry.
Ron
esitò, poi disse: “Harry, vieni qui”. Harry si avvicinò. “Più vicino”. Harry
si avvicinò di più. Ron esitò di nuovo.
“Harry…”
fece lui
“Si Bat-Man?”
incalzò Harry
“Sei bellissimo” disse Ron, mentre partiva una musica romantica, “ti si illumina
il sorriso quando sbocciano i fiori”
“Davverooo?”
chiese Harry “Anche tu sei bellissimo. Odori di
muschio. E di sandali”
Vuoi che Harry dia una ginocchiata nelle
balle a Ron? Premi il tasto A del Computer entro tre
secondi
3…
2…
1…
Modificazione puntata in corso…
“Harry,
sei sempre il mio tulipano?” chiese Ron.
Harry
non rispose. Guardò Ron, poi fece un gesto
improvviso: caricò la gamba e sferrò una ginocchiata dritta nelle balle di Ron. La musica romantica si interruppe.
“Ma che cazzo
fai???” ansimò Ron, furioso e in ginocchio per il
dolore. Solo ora Harry si accorse di ciò che aveva
appena fatto. Guardò Ron, poi scoppiò a piangere e se
ne andò. Arrivò fino alla capanna di Hagrid, poi lì
cominciò a esclamare, rivolto al cielo: “Oh, me tapino! La mia vita fa schifo!
Qualcuno lassù mi sente? Qualcuno lassù mi può aiutare?”
Zio Voldyyyyyyyyy?
ZIO VOLDY: Ehhhhhhhhh????
Ciuppa! A Harry serve il tuo aiuto, vai
ZIO VOLDY: Oooooook
All’improvviso, una luce
lampeggiò e, come se franasse dal cielo, accanto a Harry
comparve zio Voldy, il bianco volto serpentesco, la pelata e gli occhi rossi. Si rialzò,
bestemmiando, e disse: “Che hai da piangere, Harry,
bambino mio?”
“Oh, zio Voldy!
La mia vita è uno schifo!” rispose Harry
“Oh povero Harry.
Ora ti spiegherò un piano, così potrai migliorare la tua vita di merda” disse zio Voldy
“Davverooo???”
“Ma certo”
Vuoi che, mentre zio Voldy gli spiega il
piano, a Harry gli prenda un infarto? Premi il tasto
A del computer entro 3 secondi.
3…
2…
1…
Modificazione della puntata in corso…
“D’accordo Harry,
ascolta” disse zio Voldy. Harry
era tutt’orecchi, ma appena zio Voldy
iniziò a spiegargli il piano, una fitta al cuore lo fece sussultare. La ignorò.
“Devi sapere, che dopo la Foresta
Proibita…” Harry ebbe un’altra fitta, più dolorosa, e
si trattenette a stento dall’urlare
“…c’è un albero, il Platano
Picchiatore, che se tu…” ma in quel preciso momento, a Harry
gli prese un infarto e cadde a terra. Solo ora zio Voldy
se ne accorse e si chinò su di lui.
“Harry!
Harry!” esclamò quest’ultimo.
All’improvviso arrivò un’ambulanza, che caricò Harry
su un lettino e lo portò in fretta all’ospedale.
Vuoi che l’infarto di Harry degeneri in un
cancro? Da oggi puoi, grazie al nuovo Computer Digitale Terrestre! Perciò
tastiera alla mano, e non perderti la prossima puntata di: Sensualità a Hogwarts. Ciao ragazzi, ci vediamo lunedì prossimo per il
prossimo capitolo/puntata!
Ogni riferimento a persone o fatti è puramente casuale!