julian
Stella stellina
Cap 2 - Julian
Era la giornata libera
di Ryan e lui
e Natalia stavano seduti, abbracciati, sul divano di casa. Era una
mattinata tranquilla, Oliva era regolarmente a scuola e sembrava tutto
a posto. Erano passate alcune settimane dalla crisi con la loro
figliola adottiva e tutto sembrava dimenticato. La bimba,
anzi,
aveva cominciato a prendere molto in considerazione il fatto che presto
sarebbe diventata una sorella maggiore: aveva scelto lei il nome da
dare al bambino, Julian "come un mio compagno di classe" aveva
spiegato, aiutava o, almeno, cercava di aiutare, Natalia nella
preparazione della culla e del corredino e spesso si avvicinava al
pancione della mamma e cantava la solita canzoncina "Twinkle twinkle
little star" che le piaceva tanto.
"Sono veramente contenta che Olivia abbia accettato il suo fratellino"
stava dicendo Natalia "mi faceva stare male vederla così
triste"
e la donna guardò il proprio marito come a cercare una
risposta;
Ma lui era rimasto silenzioso e la stava guardando intensamente;
"Ehi che hai da guardare?"
"Come sei bella...." fu la risposta "la gravidanza ti ha reso ancora
più bella....potresti avere tutti gli uomini che vuoi e stai
con
me. Non so proprio cosa ci trovi in uno come me";
"A parte, Ryan, che non ritengo che l'aspetto fisico sia la cosa
più importante per giudicare una persona....a parte questo;
io
ti trovo molto bello, invece. Di una bellezza fine, intrigante,
sensuale....anche con le tue orecchie a sventola e il naso che dici
tanto di odiare e che invece è così carino su di
te. E
poi quello che è bello in te è quello che hai
qui" e
Natalia gli mise una mano sul petto in corrispondenza del cuore "lo
vedo sai, come ti interessi ai casi, lo zelo e l'impegno che ci metti e
come ti dispiace tutte le volte che non riesci a salvare la vita di
qualcuno o quando muore qualche tuo collega...tu, marito mio, sei una
gran bella persona!"
Per tutta risposta lui la attirò a se per poi baciarla
appassionatamente e, mentre la baciava, le teneva una mano sul pancione
ad accarezzarla. Ad un certo punto sentì che lei si
irrigidiva e
la vide fare una smorfia;
"Nat, cos' hai?" chiese stupito;
"Niente....ho sentito come una specie di contrazione. A volte succede,
non credo che sia il caso di preoccuparsi.....ahi! eccone un'altra";
"Vado a chiamare il tuo ginecologo?" Ryan, un po' preoccupato, si era
alzato in piedi;
Natalia annuì col capo e stava per dire "sì
chiamalo" ma
una contrazione più forte delle altre le strappò
un grido
di dolore e poi, dopo un po' un'altra e un'altra ancora.
Suo marito, ora preoccupatissimo, aveva preso il telefono ma per
chiamare il 911, l'ambulanza non aveva tardato ad arrivare e Natalia
era stata immediatamente portata in ospedale.
"Signor Wolfe?" la ginecologa lo stava guardando con aria seria;
"Sono io, piacere" Ryan porse la mano alla dottoressa, poi le chiese
"come sta mia moglie?" ;
"Sua moglie sta bene, abbastanza bene, date le circostanze....vede,
signor Wolfe.....";
"Mi chiami pure Ryan";
"Ok.....vede Ryan, sua moglie ha avuto un parto prematuro. Ha avuto il
bambino praticamente già nell'ambulanza";
"Ma era appena al sesto mese di gestazione....";
"Alla venticinquesima settimana, per la precisione. Ryan, l'utero
di sua moglie era gravemente danneggiato a causa di un precedente fatto
traumatico....";
Lo so
bene....pensò il giovane agente;
".....e, in casi come questo, il parto prematuro
è una delle tante complicazioni che possono capitare....";
"E, quindi?" Ryan cominciava a essere sui carboni ardenti;
"E quindi, Natalia sta discretamente....nonostante abbia perso molto
sangue a causa di un'emorragia causata dal suo utero già
così danneggiato.....mi raccomando non cercate di avere
altri
bambini.....sarebbe pericolosissimo"
"No, no....." Ryan fece vigorosamente un gesto di diniego col capo;
"Il bambino, però, un bel maschietto ma tanto
piccolo: appena 800 grammi di
peso ci da' delle preoccupazioni....non ha pianto alla nascita.....fa
fatica a respirare perché i suoi
polmoni sono troppo piccoli e non ha preso conoscenza.....è
in
una specie di stato comatoso"
L'uomo guardava la dottoressa con gli occhi sbarrati e non sapeva cosa
dire; aveva solo una gran voglia di mettersi a piangere
non doveva finire così, non doveva proprio finire
così
Poi, preso un po' di fiato, chiese alla ginecologa "Posso
vederli? Mia moglie e mio figlio.....posso vederli?"
"Beh....suo figlio è al reparto prematuri, è
nell'incubatrice, però può andare a vederlo;
dovrà
rendersi sterile, però; l'infermiera le mostrerà
cosa fare. Sua moglie si
sta riprendendo; è ricoverata qui in reparto, fra un paio di
giorni contiamo di rimandarla casa. Può andare da
lei quando vuole."
"Prima mio figlio" riuscì a dire Ryan in un sussurro;
"Va bene, le mostro il reparto"
Il piccolo giaceva immobile nell'incubatrice, il piccolo
corpicino tutto martoriato da tubi e catereri.
Ryan lo guardava e sentiva le
lacrime scivolargli lungo il viso......non doveva andare
così,
non a loro che ne avevano già passate così
tante......
"Posso toccarlo?" chiese all'infermiera;
"Sì, anzi è importante che senta del calore
umano, una carezza data con amore ..... Sentirsi amato, desiderato
potrebbe aiutarlo. Non è detto che sia totalmente
incosciente e insensibile al mondo esterno"
Il giovane padre mise la propria mano dentro l'incubatrice ad
accarezzare il piccolo corpo del bambino....era così
minuscolo e
così immobile;
"Benvenuto, piccolo mio" gli disse, mentre una lacrima gli scendeva
sul volto "bada a non fare scherzi. Io e tua
mamma ti abbiamo atteso con tanta impazienza ...per non parlare della
tua sorellina...."
Oddio, Olivia, devo
andare a prenderla a scuola!!! Ma prima devo andare da Natalia.....
Okay ,
capitolo breve ma denso di avvenimenti
In realtà avrei voluto concludere la storia con questo
secondo capitolo, ma temo di non riuscire a scrivere un capitolo lungo
in tempi brevi e poi mi piaceva aggiornare ma lasciarvi ancora un po'
in sospeso
Nel prossimo capitolo rientra in scena Olivia e .....beh lo vedrete!
Vi saluto, ora
Mi raccomando, buona lettura
A presto (spero di aggiornare presto)
Love
Jessie
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