Possiamo iniziare?

di shallwebegin
(/viewuser.php?uid=529590)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Prologo

La pioggia contro il cemento fresco. Pioggia battente contro il cuoio delle scarpe,contro il cotone. Pioggia contro la pelle nuda. Camminava Lui,uomo libero e occupato allo stesso tempo. Vittorioso e afflitto. Legato ancora alle pesanti catene del passato da cui non riusciva a liberarsi. Dopo tanto tempo era riuscito ad escogitare un solo modo,un solo modo per essere libero veramente. Doveva farlo,il peso si faceva ogni giorno sempre più pesante,ogni giorno sempre più oppressivo,ogni giorno si sentiva sempre meno leggero. Nato sotto una cattiva stella. Era questa la sua vita. Era stato segnato anni prima che lui nascesse. Era segnato dalla nascita di suo padre. Era stato segnato dall’epoca. Era stato segnato da un concetto,una malattia quasi. Qualcosa di inarrestabile una volta ancorata nelle menti di uomini malati come i suoi avi. Ancora pioggia. Pioggia contro un delitto perfetto,contro una liberazione astratta e inarrivabile. Pioggia contro mani sporche di sangue. Il suo stesso sangue. Pioggia liberatoria. La pioggia cresceva,e la mente dell’uomo vagava verso la sua unica meta. D’improvviso,sirene. Sirene che lui stesso,a volte,aveva acceso. Sirene che lui stesso aveva acceso mentre guidava le strade bagnate di quella mattina. Ancora sirene,sempre più forti,sempre più vicine. Una maschera calò nuovamente nel suo volto,un nuovo atto doveva affrontare,e nemmeno in quella pioggia liberatoria poteva essere se stesso.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2134069