Bestia
Urlo dalla disperazione, versando lacrime amare sul cadavere.
Mi fermo, appena sento il rumore di qualcuno che si avvicina.
Mi alzo da terra, afferrando il pugnale.
Un’enorme pozza nera comincia a prendere forma, seppur in modo disumano.
Sembra un ammasso di budini e benzina, con bolle d’aria qua e là.
Emette un urlo minaccioso, simile a un ruggito.
Ricordo mio padre.
“Lo scopo di un’arma non è intrinseco, Alice...”
Stringo la presa del pugnale, non nascondendo un evidente tremolio di nervosismo.
“... In fin dei conti, il suo valore è pari a quello della persona che la impugna”.
Salto addosso alla bestia, urlando.
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