Rose&Scorpius
La ragazza camminava svelta per i corridoi, evitando gli altri studenti
e stringendo un paio di libri al petto. Urtò per caso il
vecchio custode. In un'altra occasione si sarebbe scusata, ma quel
giorno andava troppo di fretta.
Continuò a scendere le scalinate, una dopo l'altra,
finché non si ritrovò nei sotteranei della
scuola. Si diresse verso una pesante porta di legno e l'aprì.
-Finalmente, signorina Weasley.-
La voce melliflua del professore la accolse mentre entrava nella
classe. Diversi studenti si voltarono a guardarla con espressioni
stupite: di solito lei non era mai in ritardo. Arrossendo lievemente ma
cercando di ignorarli, si andò a sedere svelta al suo posto.
-Rosie, ma che fine avevi fatto?-
Lei si limitò a fare segno che avrebbero parlato dopo,
evitando lo sguardo insistente della sua compagna di banco.
Incrociò gli occhi di suo cugino nell'altra fila, ma non
diede spiegazioni nemmeno a lui. La classe era sprofondata nel silenzio
nell'aspettare uno dei frequenti sfoghi di rabbia del professore.
L'interessato tornò a prendere il suo posto dietro la
cattedra. -Aprite il libro a pagina ventidue, per favore. E speriamo
che questa sia la volta buona per iniziare la lezionie.-
Tutti eseguirono, mentre il professore iniziava la sua litania sulle
pozioni. Rosie si ritrovò a guardare la nuca di un allievo
biondo seduto nella fila accanto, ma un posto più avanti.
Quasi se ne fosse accorto, lui si voltò.
Rosie si ritrovò a guardare negli occhi il giovane ragazzo,
imbarazzatissima. Anche lui arrossì, ed entrambi riportarono
fermamente lo sguardo sui libri.
-Scorpius Malfoy ti stava fissando, sai?- le bisbigliò la
sua compagna di banco.
Rosie rispose con un borbottio, ancora imbarazzata, ma le
spuntò un lieve sorrisetto.
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