I Tokio Hotel non mi appartengono.
Questo scritto è frutto della mia fantasia e non ci ricavo niente.
Ogni riferimento a fatti o persone reali è puramente casuale
Peace x
Los
Angeles, 4 p.m.
Tom
era stravaccato sul divano, il telecomando alla mano ed una smorfia
dipinta sul viso.
Evidentemente,
chiunque avesse detto che a Los Angeles ci si divertiva giorno e
notte non aveva considerato il pomeriggio.
La
domenica pomeriggio, ad essere esatti.
Sbuffò
per l'ennesima volta, cambiando canale, e Bill, seduto accanto lui a
gambe incrociate, con il pc portatile poggiato su di esse, gli
lanciò
un'occhiataccia.
- Hai
finito?- fece, retorico – Sembri una pentola a pressione,
accidenti!
- Mi
annoio- si lamentò il moro, quasi piagnucolando.
Bill
scosse la testa, senza rispondere, e tornò ad occuparsi del
computer.
-
Bill... perché cerchi notizie su te stesso?-
Il
cantante si voltò di scatto e si accorse del fratello che si
era
sporto per sbirciare sullo schermo.
Il suo
viso s'imporporò e si affrettò a dare le spalle a
Tom, che iniziò
a ridere.
- Non
pensavo che il tuo egocentrismo avesse raggiunto questi livelli!-
disse, tornando a guardare la televisione.
-
Fatti gli affari tuoi- borbottò il biondo – E
comunque, sto
cercando solo qualche commento delle fan. Così, per
curiosità-
spiegò.
- Sì,
certo, curiosità- ridacchiò
Tom – Lasciamo perdere.
Piuttosto, quando chiameranno Georg e Gustav?-
Bill, però, aveva smesso
di ascoltarlo: aggrottò la fronte e si sporse in avanti,
avvicinandosi ulteriormente allo schermo ed osservandolo con cura.
- Bill?- fece Tom,
inarcando un sopracciglio – Bill, mi hai sentito?-
Il biondo, però, non
rispose, mentre il suo volto assumeva le espressioni più
strane:
perplessità, stupore, spavento e, infine, puro sgomento.
- Bill?- ripeté Tom,
scuotendogli una spalla – Stai bene?-
- Tom...- mormorò il
cantante – Tu hai idea di cosa sia una fanfiction?
Tom
si sporse di nuovo, osservando il computer oltre la spalla del
fratello: sullo schermo era apparsa una pagina recante la scritta
“Tokio Hotel Fanfiction”
-
Beh?- fece, scrollando le spalle – Di che si tratta?- chiese,
rivolto a Bill, che aveva iniziato ad esplorare il sito.
-
Credo siano storie- rispose il biondo – Storie su di noi-
precisò.
Scorse
la pagina, leggendo svariati – ed improbabili –
titoli, mentre
perplessità e confusione s'impossessavano di lui: da quando
andava
avanti quella faccenda? Perché non erano stati avvertiti del
fatto
che le loro fan – quelle pazze
sclerate senza un briciolo
di vita sociale al di fuori di Twitter e Facebook
– si erano abbassate al tal punto di inventare racconti su di
loro?
-
Perché non ne apri una?- lo incitò Tom.
-
Vuoi scherzare?- fece con voce strozzata Bill – Non voglio
sapere
cosa scrivono quelle
su di noi. Potrei uscirne pazzo!
-
Oh, avanti!- disse Tom, roteando gli occhi – Cosa vuoi che
sia in
fondo!-
Vedendo
che il gemello rimaneva sulle sue posizioni, allungò una
mano ed
afferrò il mouse, cliccando poi sul primo dei titoli che gli
capitò
sotto il naso: Tom und Bill.
Dopo
che la pagina si fu aperta, i due iniziarono a leggere le prime righe
della storia: nulla di strano, in fondo; era ambientato ai tempi di
Schrei, quando
andavano ancora a scuola e si metteva in risalto il forte legame che
avevano.
-
Vedi?- disse Tom – Non è nul...-
All'improvviso,
s'interruppe, sgranando gli occhi.
-
Non è nulla, eh?-
fece Bill, con una smorfia disgustata.
Tom
boccheggiò per qualche istante, incapace di formulare alcuna
frase
intellegibile.
-
“Spinto da un'irrefrenabile passione,”-
iniziò a leggere Bill - “Tom
spinse il fratello contro
il muro, iniziando a baciarlo con foga. Le loro lingue sembravano
danzare, e in entrambi cresceva l'eccit...”
-
Basta così!- esclamò Tom, rosso in viso
– Basta, ho capito!-
continuò, affrettandosi a tornare indietro –
Quelle... quelle...-
cominciò a balbettare in cerca di un insulto adatto.
- Beh,
più che quelle direi quella-
fece Bill, indicando una
scritta nera in alto a destra – A Blog by
NarcissisticFucker87-
lesse – Credo che queste storie siano tutte sue-
A quel
nome, Tom storse la bocca, ricordandosi degli simpatici
aggettivi con cui Georg l'aveva descritto tempo prima.
-
Fatto sta- disse, scuotendo la testa – che non può
scrivere certe
cose sul nostro conto! E' diffamazione!
- A
quanto pare le centinaia di Aliens che seguono questo blog non la
pensano affatto come te- obbiettò il biondo, notando il
numero di
visite del sito – Però, forse non tutte le storie
trattano di una
nostra...- indugiò qualche istante – relazione-
concluse,
imbarazzato – Proviamo a vedere qualcos'altro.
- Non
avevi detto di non volerne sapere niente?
-
Beh,- disse Bill, con un'alzata di spalle – ormai ci siamo
dentro.
Tanto vale andare fino in fondo-
Detto
questo, cliccò su un altro titolo: “Till
The World Ends”.
Questa
volta si trattava di una storia composta da un solo capitolo
– una
one shot,
come aveva
avvertito la scrittrice nella nota introduttiva – e la
vicenda si
svolgeva ai tempi di Zimmer
483.
Bill
e Tom pensarono di essere capitati in una storia normale
– sempre se si potesse considerare normale
scrivere e pubblicare racconti sui propri idoli – ma subito
furono
costretti a cambiare idea.
-
“...Bill
insinuò una
mano sotto la t-shirt extralarge del fratello, fino a sfilargliela
del tutto” - lesse
Tom - Si
beò per
qualche istante della visione dei pettorali scolpiti del rasta,
cominciando poi a...”
-
Ok, credo che sia abbastanza- lo interruppe Bill con voce stridula,
mentre sulle sue guance compariva un colorito rosso fuoco.
Passarono
l'ora successiva a leggere il resto delle storie, fermandosi quasi
sempre a metà pagina, e rimanendone a dir poco inorriditi:
quale
persona sana di mente poteva inventarsi cose del genere?
Ma
soprattutto, come poteva il resto della gente leggere e perfino
apprezzare
certe
idiozie
Eppure,
NarcissisticFucker87
sembrava
aver riscosso
un discreto successo.
- Odio
i blog. Non si sa mai chi ne è il creatore-
borbottò Tom
lasciandosi andare sul divano, ancora incredulo – Deve pur
esserci
un modo per scoprire chi scrive queste porcherie!
- Il
giorno in cui lo scoprirai, fammi un fischio- rise con amarezza Bill,
roteando gli occhi – Sai bene che non è possibile-
lo rimbeccò
poi, posando il portatile sul tavolo di vetro davanti a lui, per poi
sistemarsi meglio sul divano.
-
Parliamone con David!- propose il fratello, quasi illuminandosi.
- Sai
bene cosa ne penserebbe, Tom- sbottò il biondo –
E, no, non
mi lascerò trascinare in un'altra stupida idea come quella
dell'annuncio per la governante!- chiarì immediatamente,
bloccando
sul nascere la proposta del chitarrista, che si rabbuiò,
incrociando
le braccia.
-
Sarebbe stata un'idea geniale, comunque- borbottò, offeso.
Bill
fece per replicare, quando un trillo proveniente dal portatile lo
interruppe.
I
gemelli portarono lo sguardo sullo schermo, e videro una scritta
lampeggiante:
Georg Listing ti sta
sta chiamando!
Subito
Bill prese il portatile, posandolo sulle sue gambe, per poi
rispondere alla videochiamata.
-
Georg!- esclamò allegro – Come stai?
-
Starei meglio se fossi nel mio letto a dormire, Kaulitz-
borbottò il
bassista, passandosi una mano sul viso – Hai idea di che ore
sono a
Magdeburgo?
- Oh,
avanti, smettila di fare storie, Hobbit!- intervenne Tom –
Andare a
letto un paio d'ore più tardi non ti cambierà la
vita-
Georg
sbuffò, senza replicare.
-
Fantastico, si è connesso anche Gustav- disse invece
– Ora lo
aggiungo alla conversazione-
Pochi
istanti dopo, sullo schermo del computer di Bill comparve comparve il
viso tondo e paffuto di Gustav.
- Oh,
buongiorno Wolfgang!- fece Tom – Stanco?- disse poi,
sorridendo
sghembo.
Gustav
borbottò qualcosa tra i denti, per poi dire:
-
Giuro che questa è la prima e ultima volta che sto alzato
fino a
quest'ora per parlare con questi due idioti!
-
Concordo con te- fece Georg, annuendo.
- Ehi!
Gli idioti sono qui- fece notare Bill, offeso.
- Sì,
lo sappiamo- disse il bassista, scuotendo la testa – Beh,-
aggiunse
poi, cambiando argomento – allora, avete ricevuto le nostre
registrazioni?-
Subito
i quattro s'immersero in una fitta conversazione riguardo il nuovo
album: le incisioni erano ormai quasi ultimate e i produttori avevano
già anche deciso la data del rilascio.
Il
momento era ormai vicino.
-
Bene!- esclamò Georg, quando ebbero finito di discutere
– Ora che
abbiamo finito, direi che sia meglio andare a dormire- fece,
stiracchiandosi.
- No,
aspettate!- disse Tom, fermandolo – Non avete idea di cosa
abbiamo
scoperto oggi io e Bill!-
In
pochi minuti i gemelli raccontarono del blog che avevano trovato poco
prima e delle storie in esso contenute.
Quando
finirono di parlare, seguì un breve silenzio, interrotto poi
dalle
improvvise, grasse risate di Georg e Gustav.
- Non
è divertente- sibilarono in coro i Kaulitz.
-
Sapete, non ve l'ho mai detto,- disse Gustav, ridacchiando –
ma ho
sempre pensato che foste una bella coppia!- concluse, scoppiando poi
in un'altra, sonora risata.
-
Smettetela!- sbottò Bill, furente – In
qualità di nostri amici
dovreste sostenerci, non prenderci in giro!- aggiunse, rosso in viso.
Bassista
e batterista, però, non sembravano intenzionati a smettere,
e
parevano sul punto di cadere dalle sedie da quanto ridevano.
Poco
dopo, le loro risate iniziarono a sciamare, riducendosi a semplici
sorrisetti di scherno.
- Se
avete finito di prenderci per il culo, noi andiamo- fece Tom,
borbottando – Grazie per il vostro sostegno morale, amici.
Ah, Georg- disse poi, rivolto al bassista – Non ti ho ancora
mandato a quel paese per avermi dato dello stronzo narcisista, quindi
vaffanculo-
concluse,
provocando l'ennesima risata dell'amico – Non ridere! E'
colpa tua
se quella pazza schizofrenica si chiama così!
-
Io lo trovo un nome appropriato- ribatté Georg.
-
Credo sia meglio andare- fece Bill scuotendo la testa, mentre suo
fratello borbottava ancora, indispettito – Ci si vede!
-
Ciao!- dissero all'unisono Georg e Gustav.
Dopo
che i gemelli si furono disconnessi, Gustav lanciò un
sorrisetto a
Georg.
- Sono
almeno due o tre anni che vai avanti con questa storia, Georg- disse
– Quando hai intenzione di dirglielo? Non credi di esserti
vendicato abbastanza? In fondo, sai che non pensano tutte quelle cose
che dicono nelle interviste!
- Non
ho idea di cosa tu sia parlando, Gus- fece Georg con indifferenza
–
Io vado a dormire, buona notte- disse infine, agitando la mano in
segno di saluto.
Chiuse
la videochiamata, senza dare il tempo all'amico di replicare, e fece
per spegnere definitivamente il computer, ma prima decise di
controllare le sue visite giornaliere.
Aprì
il motore di ricerca, digitò l'indirizzo e subito una
simpatica e
colorata schermata apparve davanti ai suoi occhi, facendolo
sorridere.
In
alto troneggiava una scritta bianca:
Bentornata sul tuo
blog, NarcissisticFucker87!
Ma
salve gente di EFP!
Guardate
un po' chi è tornata a rompere sui vostri schermi!
Vi
chiedo scusa per la mia costante presenza su questo sito, ma come
molti di voi sanno, la fantasia e l'ispirazione sono due bastarde con
la B maiuscola. Ti colgono e se ne vanno quando meno te l'aspetti.
Ma
soprattutto, nei momenti meno opportuni.
Come
questo, ad esempio.
Ok,
sorvoliamo. Non voglio annoiarvi troppo.
Non
so dirvi cosa mi abbia spinto a scrivere questa shot, davvero.
Sappiate
che mi è venuta in mente tempo fa, ma ho avuto tempo di
ultimarla
solo ora
Anyway,
spero che vi sia piaciuta e vi abbia strappato un sorriso :D
Ho
sempre cercato di immaginare cosa accadrebbe se i Tokio leggessero le
nostre fanfiction, ed è uscita questa OS!
Cosa
ne dite? Vi piace?
Fatemelo
sapere!
Ah,
giusto per chiarire:
non
so chi di voi sia una twincester, ma vi prego
prendete
questa cosa
come semplice ironia: non voglio che si scatenino faide per una
semplice shot ;)
Intanto
vi lascio sotto i soliti link di Facebook e Twitter, nel caso voleste
contattarmi ;)
Un
bacio enorme,
Heilig
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