C'era
una volta, tanto tempo fa, una terra vuota. Il Creatore le aveva dato
vita, sperando così di sentirsi meno solo, ma nonostante il suo
grande impegno quando compì l'opera capì di aver fallito,
perchè Lui voleva qualcuno con cui parlare, riflettere,
comprendere, condividere.
Così,
decise di dare vita ad altre creature, creature che Gli assomigliassero
e con cui potesse parlare. Così, nacquero gli Eterni.
Non
avevano nulla in comune, se non gli occhi viola. Parlavano,
discutevano, imparavano, vivevano, e così passarono ere sulla
terra non più vuota.
Ma
il Creatore si accorse che le Sue amate creature si sentivano sole in
un mondo così grande. Creò la vegetazione e gli animali
per la loro felicità, e loro furono felici per lungo tempo, e
così passarono ere sulla terra viva.
Ma
il Creatore, ancora una volta, capì che ciò che aveva
creato non sarebbe bastato alle Sue amate creature perchè loro,
come Lui all'inizio dei tempi, avevano bisogno di altre creature con
cui parlare, riflettere, comprendere e condividere. Così, Lui
decise di fare ciò che non aveva mai osato nemmeno pensare in
precedenza: iniziò a creare altri Eterni, così tanti da
popolare la terra intera.
Ma
il Creatore aveva soppravalutato i suoi immensi poteri. Si accorse che
se avesse continuato la sua opera sarebbe impazzito, così decise
di fuggire, nascondersi, rinchiudersi per il bene dei suoi figli.
E scomparve, lasciandoli al loro destino.
I
sette iniziali Eterni capirono subito che i loro nuovi fratelli non
erano come loro, primogeniti del Creatore: questi nuovi figli potevano
nascere, ammalarsi, invecchiare...morire.E i sette Eterni decisero di
difendere questa nuova razza, che chiamarono umanità.
I
millenni passarono come battiti di ciglia agli occhi dei sette Eterni,
e l'impero di Atlantide si alzò rigoglioso. Abbracciava tutta la
terra, rispettando la natura e i suoi abitanti. Era un impero buono e
giusto, comandato da tutti gli umani, guidati dagli Eterni. I bambini
correvano ridendo gioiosi per le vie dell'immensa città-mondo,
mentre le due aurore s'intrecciavano sopra le loro teste in fulgidi
colori.
Ma ogni cosa è destinata a finire.
Colmi
di gioia per la vita che popolava la terra del loro beneamato padre, i
sette Eterni non si accorseso che il Sole stava impazzendo. Così
ci furono cataclismi, inondazioni, eruzioni, distruzioni, morte. Tre
dei sette Eterni sacrificarono le loro esistenze per ristabilizzare il
Sole, e i restanti quattro usarono i loro poteri per ghiacciare la
terra, ponendo fine alla distruzione del mondo.
Ma
il danno era inimmaginabile. I quattro eterni viaggiarono per la terra
alla ricerca dei sopravvissuti. Li aiutarono a ricominciare a vivere, e
quando nacquero di nuovo popolazioni in grado di sopravvivere, decisero
di ritirarsi nell'ombra, così che l'umanità, non
sentendosi al sicuro a causa del potere degli Eterni, non
sottovalutasse ancora una volta la potenza distruttiva della natura.
Il
ricordo degli Eterni si perse nel tempo, tanto che nessuno, dopo tre
millenni, ricordò Atlantide e gli esseri immortali che avevano
eretto quell'enorme impero.
Gli
Eterni , però, non abbandonarono mai l'umanità.
Perseverarono nel compito implicitamente affidato loro dal Creatore,
appoggiando i grandi pensatori, seguendo i condottieri di eserciti,
presenziando alle battaglie più dure, indirizzando
l'umanità verso un futuro migliore. E restarono nell'ombra,
osservando...
Finchè,
un giorno, qualcuno scoprì la loro esistenza, e in un battito
delle loro ciglia nacque un'organizzazione di umani desiderosi di
stanare quegli esseri immortali e ucciderli, perchè più
potenti dell'umanità.
Una
nel 1603, uno nel 1945, una nel 1999... è rimasta solo un'Eterna
in vita. Ha visto nascere e decadere tutti gli imperi della terra, ha
assistito alla morte e all'omicidio di mille razze, ha scelto di essere
impassibile di fronte alle crudeltà del mondo.
Ha visto i suoi fratelli morire.
E l'organizzazione crede davvero di poterla uccidere.
Poveri illusi.
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