Yet, he was intrepid

di rosa_bianca
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Angolino dell'autrice
Buongiorno a tutti! Allora, questa flashfic è stata il risultato di quindici minuti di scrittura intensa ispirata dall'ennesima rilettura del Brick... 

Se voleste farmi un appunto, ci sono sempre le recensioni! Buona lettura :)




Era tutto accaduto in un momento di estrema confusione. Durante la prima battaglia.
Mi trovavo sul lato destro della nostra barricata, con un fucile in mano, pronto a sparare.
Delle mani forti me lo avevano fatto cadere, per poi prendermi di peso e trascinarmi dalla parte opposta della barricata.
Avevo guardato con occhi disperati i miei compagni, troppo occupati a fare fuoco per notarmi. 
Enjolras, Bossuet, Joly... aiuto!
“Cosa volete fare di me?” avevo domandato aspramente ad uno degli ufficiali. Cercavo di farmi vedere come un uomo forte, mentre in realtà non lo sono. Cercai di mantenere il tono più duro e scostato possibile.
“Sei nostro prigioniero” mi aveva detto lui, senza però rispondere alla mia domanda.
Ora sono qui, vicino ai cannoni ancora non caricati, aspettando la mia fine.
Ma non morirò come tutti, no.
Voglio morire come Jean Prouvaire. O, più semplicemente, come Jehan.
Uno dei soldati mi fa spostare verso il centro della piazza.
Un altro, invece, mi lega una benda sugli occhi.
“Amo i fiori” inizio, trattenendo le lacrime. “Amo le poesie ed il mio flauto. Ma soprattutto, amo i miei compagni. I miei compagni…i miei preziosi compatrioti…” continuo, mentre sento il rumore dei fucili che vengono caricati.
“Sono felice di avervi conosciuti!” concludo, appena prima del rumore degli spari, con le labbra arricciate in un sorriso.
Nonostante tutto.




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