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Di bambini e caramelle mou.
A
Mako piaceva
andare all'asilo.
Sin dal primo giorno
c'era andato col sorriso sulle labbra, mano nella mano con la sua mamma, sempre
impaziente di dare il via a giornate sempre diverse, che gli avrebbero regalato
chissà quali avventure insieme ai suoi amichetti.
All'asilo del resto
erano tutti affezionati a Mako, perché era sempre buono e tranquillo, in grado
di sorridere per ogni cosa e di regalare una ventata di buonumore a chiunque gli
stesse accanto.
Fra tutti i bimbi
solo uno sembrava essere immune al sorriso di Mako: si trattava di Haru, un
bimbetto dall'aria perennemente imbronciata, la bocca corrucciata e gli occhi
azzurri sempre velati di malinconia. Se ne stava sempre in disparte e non legava
con nessuno, mostrando un minimo di interesse solo per la vasca con i pesci
rossi che stava nel giardino.
Mako non
poteva sopportare di vederlo sempre così chiuso in se stesso, nonostante tutte
le prove fatte per ottenere la sua attenzione.
– Ehi! – gli disse un
giorno, avvicinandosi a lui con un sorriso enorme. – Ehi, ti piacciono le
caramelle?
– Mh. – fu la
risposta. Haru non alzò nemmeno gli occhi dal suo album da colorare e Mako ci
rimase male, tuttavia decise di non demordere.
– Ti piacciono le
caramelle mou? La mamma oggi me le ha comprate, però sono troppe, se vuoi
possiamo dividerle.
Solo a quel punto
Haru lo guardò incuriosito, come se per lui quella situazione fosse
completamente nuova.
– Di-dividerle? –
chiese incredulo.
– Sì, dividiamole! Se
ne mangio troppe poi mi viene male al pancino! – spiegò Mako, col tono di chi
stava confidando un segreto.
Haru esitò
ancora un attimo, poi allungò la mano e prese la caramella che Mako gli porgeva,
scartandola lentamente, sotto gli occhi dell'altro bambino.
– Buona, vero? Sono
le mie preferite, sai? – disse ancora Mako, aspettandosi stavolta una risposta.
– E allora perché le
hai date a me? – fu la risposta scontrosa di Haru.
– È più bello se
divido quello che mi piace con un amico. – rispose Mako, senza scomporsi.
Amico.
Quella parola dovette fare uno strano effetto su Haru: il bimbo sobbalzò e
sgranò gli occhi, guardando Mako, come se volesse qualche altra spiegazione,
come se non conoscesse il significato di quella parola.
–
E tu sei un amico, giusto?
Quindi va bene se mangiamo le caramelle insieme. – decretò.
Poi gli porse una mano.
–
Vieni, andiamo a giocare
fuori, con i pesciolini della vasca! – propose con entusiasmo.
Sulle prime Haru non si mosse ma poi, dopo qualche secondo, strinse
impercettibilmente la mano di Mako, lasciando che il bambino lo trascinasse
fuori e permettendogli, da quel giorno in avanti, di dire a tutti che lui, Haru,
era diventato il suo nuovo amico.
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Io amo Mako e Haru, ho deciso che sono il mio OTP
in Free!
Vero, in Free! avere un solo OTP è impossibile, ma
loro per me sono ciò che più si avvicina alla perfezione. Plus, ieri ho iniziato
a leggere la novel, che ha distrutto i miei feels e che dice che Haru e Mako si
conoscono dall'asilo (dice anche mille cose sul loro rapporto che mi hanno
creato non pochi scompensi emotivi, ma lo vedrete dalle prossime fic che sto
plottando, temo).
Anyway, questa cosina è il regalo di
compleanno in ritardo per
Finn_the_raccoon,
a cui avevo promesso una NagiRei (sempre ambientata all'asilo) ma che spero
gradirà anche questa cosina fluffosa **
Se è piaciuta anche a voi, quello è il tasto per le recensioni <3
Amore e caramelle a tutti,
Aika.
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