Come una notte d'inverno senza una stella.

di duha
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"Che sia per spada o per il lento sfacelo del tempo, Aragorn morirà. E per te non ci sarà alcun conforto per alleviare il dolore della sua scomparsa. Perverrà alla morte come immagine dello splendore dei Re degli Uomini in gloria, senza macchia, prima del crollo del mondo. Ma tu, figlia mia, tu ti trascinerai nell'oscurità e nel dubbio come la notte d'inverno che arriva senza una stella. Qui tu dimorerai legata al tuo dolore, sotto gli alberi che avvizziscono, finché il mondo intero sarà cambiato e i lunghi anni della tua vita saranno consumati. Arwen."

Le parole di mio padre mi ritornavano alla mente ad ogni passo che compievo nel silenzio della foresta, che come la mia anima, secondo per secondo cadeva ancor più nelle braccia della morte. Non avevo meta, in quel limbo silenzioso, vagavo persa e incurante del pungente gelo... Aragorn, ho scelto questa triste fine per rimanere al tuo fianco, non ebbi rimorsi e ma li avrò, la mia Stella del Vespro è ancora stretta tra le tue mani prive del loro candido calore, quel calore che la notte mi cullava nei sogni più dolci, che con una carezza riusciva a fermare le mie lacrime, mi sei sempre stato accanto, ripagandomi di ogni era persa dal mio futuro.
Sento le mie ultime energie scivolarmi dalle spalle fino alle caviglie, come acqua limpida che purifica il corpo: riesco appena in tempo a trovare appoggio contro un tronco, prima di cadere a terra inerte: come nella visione del mio povero padre mi ritrovo distesa su un letto di foglie secche, lo sguardo perso nel cielo, mentre i ricordi che tornano alla mente, vivi e piedi di sensazioni, lasciano sì che le mie rughe si distendano in un dolce sorriso.
Vedo me stessa ritornare giovane e bella come un tempo, riacquistare la giovinezza, per poi chiudere gli occhi, con le mani incrociate sul petto, e abbandonare questo mondo che più mi appartiene.






                                                                        




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