Mi trovo in macchina.
Giro lo sguardo verso il finestrino .
Tutto sotto ai miei occhi scorre , troppo velocemente , per capire di cosa si tratta.
<< Vedrai che la nuova città ti piacerà >> dice mio padre , cercando di consolarmi , ma io faccio finta di non averlo sentito.
Ci siamo trasferiti per motivi di lavoro , e nonostante mi fossi opposta a tutto ciò mi dovetti arrendere.
È stato doloroso dire addio alle mie amiche e anche alla casa in cui c'era un giardino che curavo personalmente e che mi rendeva felice.
Ho dovuto dire addio a tutto ciò che amavo e dovrò ricominciare tutto da capo e a farmi dei nuovi amici e io non sono proprio brava affare amicizia a causa della mia timidezza.
<< Eccoci , siamo arrivati >> annuncia mio padre , distogliendomi dai miei pensieri.
Davanti a noi c'era una casa anzi no , direi una villa.
Era una villa molto elegante , il colore del tetto era rosso mentre tutto il resto bianco.
Per mia fortuna c'era un enorme giardino con un bellissimo gazebo.
<< Ti piace ? >> mi fa mia sorella Hanabi .
<< Be' come inizio non è male >> non volevo dimostrare a mia sorella che ero contenta.
<< Forza ragazze . Andate a scegliere le vostre stanze >> disse mio padre .
Io e Hanabi ci guardammo per poi correre per tutta la villa in cerca della nostra stanza.
Io scelsi una stanza abbastanza grande , c'era una scrivania , dei mobili particolari , un armadio e un letto a baldacchino in mezzo alla stanza.
Iniziai a mettere le mie cose a posto , persi molto tempo a sistemare tutto , mi persi poi a guardare una foto , la quale ritraeva me e mia madre.
Era una donna bellissima e gentile ma una brutta malattia la portò via , stavo iniziando a piangere a quel ricordo in cui vedevo mia madre a letto d' ospedale , scese solo una lacrima dalla mia guancia.
Mio padre bussò alla porta ed entrò e sul letto appoggiò una scatola e disse soltanto che domani avrei dovuto iniziare la scuola e che quella era la divisa e se ne andò.
Ero stanca e volevo soltanto dormire ma decisi di vedere la mia divisa.
Era una gonna blu che arrivava sopra alle ginocchia , pensai che era troppa corta ,
Sopra una maglietta alla marinaia con un fiocco rosso e per fortuna non era aderente.
Stanca decisi di addormentarmi e aspettai il giorno seguente.
Quando fu mattina mi preparai e scesi a fare colazione e quando ebbi finito mio padre mi accompagnò.
Fino ad arrivare davanti a un imponente edificio.
Io e mio padre ci dirigemmo in presidenza per capire a quale classe appartenevo.
Arrivammo al suo edificio ed entrammo , c'era una signora di circa cinquant'anni.
<< Voi dovete essere gli hyuga e lei Hinata . Prego sedetevi >>
E iniziò a parlare , finché non ebbe finito di parlare.
Mio padre se ne andò e in classe mi doveva accompagnare un mio professore.
<< Buongiorno tu devi essere la nuova studente , Hinata giusto ? >>
<< S-si >> dissi un po' imbarazzata.
<< Io sono il professore di storia , mi chiamo Kakashi Hatake. È un piacere conoscerti
e non ti preoccupare ho già avvertito gli altri miei colleghi del tuo arrivo. Se hai qualche difficoltà vieni pure da me e cercherò di aiutarti, ok ? >>
<< Va bene. Ance per me è un piacere. La ringrazio. >>
<< Complementi sei molto educata >> .
Ci incamminammo e poi ci fermammo davanti a una classe da dove proveniva una confusione unica.
<< Aspettami qui >> mi disse ed entrò nella classe dove cesso la confusione.
<< Buongiorno ragazzi >> riuscì a sentire
<< BUONGIORNO >> risposero gli alunni
<< Bene ragazzi ho una sorpresa per voi , da oggi con noi si aggiungerà una nuova studentessa >> e gli alunni iniziarono a parlare e a porsi delle domande , come ad esempio : se è bella o se ero alta o simpatica o anca se avevo il fidanzato .
Il prof Hatake stanco di sentirli parlare disse
<< Allora ragazzi che ne dite di farla entrare ?! >> e riprese il controllo il silenzio.
<< bene ora puoi entrare >> .
Io pensavo che ero ancora in tempo per scappare ma decisi di entrare non so con quale coraggio.
Il professore mi incoraggiò con lo sguardo.
<< I io sono Hi hinata Hy hyuga . Pia piacere >> e feci un inchino , nessuno aveva intenzione di parlare e così alzai lo sguardo .
<< O Dio ! È uno schianto >>
<< È un angelo >>
<< Che fisico >>
A quei complimenti iniziai a diventare ancora più rossa.
<< Adesso basta. Hinata siediti lì >> e mi indicò un posto vuoto.
Seduta a fianco alla mia compagna di nome Ten Ten .
È così incominciò tutto e le giornate passavano.
E feci amicizia con i miei nuovi compagni.
Un giorno il prof Hatake
<< Hinata tu devi ancora avere l'onore di conoscere Naruto >> io non risposi.
<< ti chiedo di andare a casa sua per spiegargli storia così non rimarrà indietro >> .
Io decisi che dopo la scuola sarei andata da Naruto .
La scuola finì e io andai a casa di Naruto seguendo le indicazioni che mi avevano dato.
Quando arrivi bussai il campanello e ad aprirmi venne una signora dai lungi capelli e
dagli occhi scuri e indossava un grembiule verde.
<< Salve , tu sei ... >>
<< Io so sono H hinata e sono q qui perché mi ha ma mandato il professore >>
<< Piacere Hinata , io sono Kushina , madre di Naruto . Prego entra >>
<< C con pe permeso >>
<< Bene ti accompagno >> la seguì e bussò a una porta dove provenni un Avanti e aprì la stanza .
La quale non si poteva certo dire che era disordinata perché era un complimento , in
quella stanza regnava il caos.
<< Naruto , qui c'è Hinata >>
<< Hinata ? >> e si girò e due occhi celesti incontrarono i miei .
Naruto aveva un ragazzo dai occhi celesti , alto , viso bronzeo e i capelli color grano.
<< Sal.. ve >> dissi timidamente.
<< È venuta qui perché glie la chiesto il prof Hatake . Io vi lascio soli. Naruto devo
andare a fare la spesa , mi raccomando tratta bene la nostra ospite. Ciao >>
<< Che?!!? Ma mamma io sto male >> disse Naruto cercando di convincere la madre ,
ma senza successo , Kushina gli lanciò uno sguardo che non ammetteva discussioni.
<< Allora vado , buono studio >> e detto ciò se ne andò.
Naruto e Hinata si sistemarono sopra al letto , il quale e l'unico posto dov'è ci si poteva.
Hinata si sentivano molto a disagio e per evitare di svenire davani a quel ragazzo tanto
bello decise di iniziare a studiare.
Era già da un po' che Hinata parlava e non sentiva Naruto.
<< Naruto , t ti è tut to chiaro ? >>
<< Si. Sei molto brava a spiegare e poi se anche molto bella >> .
Hinata abbassò lo sguardo a causa del complimento ma quando rialzò lo sguardo si accorse
che il suo viso era a pochi centimetri da quello di Naruto , che si era avvicinato ,
senza che Hinata potesse dire o fare qualcosa Naruto la baciò.
Non riusciva a capire ma quel bacio non le dava fastidio anzi le piaceva perché Naruto molto dolce e poi Hinata pensò che nonostante quello che era successo tra il trasferimento e la nuova scuola forse come iniziò non era male. |