ATTENZIONE! Questa è una fanfiction
interattiva. Utilizzando la tastiera del vostro Computer Digitale Terrestre,
potrete mutare il corso degli eventi
DrHouse93 presenta:
Sensualità a Hogwarts –
Prima serie
Puntata 2
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Hogwarts. 1794. Il bellissimo maghetto Harry Potter, maltrattato
ingiustamente dalla madre Hermione e malprotetto dal premuroso zio Voldy,
è stato promesso in matrimonio alla perfida Ginny. Ma
Harry non ricambia il suo amore per lei, e vorrebbe
in realtà svagarsi con il suo unico vero amore: Ron,
alias Bat-Man, stilista a Londra.
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Harry
si svegliò di soprassalto. Aveva un’espressione da ebete, ribelle, e anche un
po’ rincoglionita di chi si è appena svegliato. Si alzò, si mise il parrucchino
bianco col codino, si vestì e scese per andare a fare colazione. Trovò sua
madre Hermione. Stavolta decise che era meglio non
salutarla, perché non voleva farla incazzare un’altra
volta di prima mattina. Così si sedette e fece colazione. Hermione
non si accorse di lui perché era presa da un canale erotico(ma nel 1794 esistavano già i televisori e i canali erotici???) finchè un moscerino non si posò su Harry.
Hermione si girò di scatto. Scrutò torva Harry, con ferocia, poi prese fiato e tuonò:
«MAAAAAAAAAAAAALEDETTOOOOO!!!!!
CHE DICI????»
«Ma madre…» fece Harry, «…cosa ho fatto???»
«Non mi HAI SALUTATO!» tuonò Hermione. «EXPECTO
PATRONUM!!!». Una lontra d’argento sbucò dalla bacchetta di Hermione e colpì in pieno il moscerino di prima, che ronzò
via e finì addosso a Harry.
«Buah…buah…buahahahahah» pianse Harry, con il suo pianto da deficiente, e se ne andò. Vagò
in lungo e in largo per tutta Hogwarts, ed entrò
nella Stanza delle Necessità. Aprì la porta ed entrò. Aveva le sembianze di una
grande camera da letto. In fondo c’era un letto e sopra, con un vestito verde, Ginny. Lei lo vide.
«Harry,»
chiamò Ginny, «vieni qui». Harry
si avvicinò. «Più vicino». Harry si avvicinò di più.
«Harry, fammi quello che ogni uomo farebbe alla sua
donna»
«Si, Ginny»
rispose Harry. Si avvicinò e gli spruzzò la lacca in
testa.
«Non intendevo la lacca, Harry» replicò Ginny spazientita.
«TU! MIO POSSENTE MANDR…»
«Mandrake,
vero?» la interruppe Harry. «Volevi dire Mandrake?»
«No!» ribattè
Ginny. «MANDRILLO!»
«NO! Mandrillo no, buahahahah» pianse Harry, e se ne
andò. Vagò in lungo e in largo per tutta Hogwarts, ma
non trovò anima viva(il che è strano, visto che ogni volta c’era sempre
qualcuno che gli rompeva le balle). A un certo punto, svoltato un angolo, Harry si ritrovò davanti a Silente.
«Harry»
lo accolse questi. «E’ giunto il momento di dirti quello che avrei dovuto dirti
800 anni fa. Siediti, ti prego. Avrai modo di urlare, saltare, buttarti dal
balcone e ucciderti, pure(evvai!!), quando avrò
finito. Non te lo impedirò». Harry si sedette, ma
siccome si trovava in un corridoio, finì col culo per
terra
«Harry,»
fece Silente «la accendiamo?». Harry annuì.
«Molto bene allora. Puoi andare»
«Ma, e la cosa che dovevi dirmi?»
chiese Harry
«Ah si» rispose Silente. «Harry. Tu sei…»
Vuoi che ciò che Silente deve dire a Harry
sia una cretinata? Premi il tasto A della tastiera entro tre secondi!
3…
2…
1…
Modifica in corso…
«Harry.
Tu sei…tu sei…»
«Cosa sono io?» lo incalzò Harry.
«Tu sei…Michele!» esclamò
Silente.
«Io…Michele? Davvero il mio vero nome
è Michele?» domandò Harry.
«No! E’ che mi sono scordato le
battute, che amarezza…» fece Silente.
«Buah…buah…buahahahah…» pianse Harry, e se ne andò. Vagò in lungo e in largo e arrivò sul
Monte Everest, dove trovò Morgan Freeman.
«Questo è…il paradiso?» chiese Harry.
«No macchè, questo è il Monte
Everest» rispose Morgan. «Ehi aspetta…» aggiunse poi,
«ma tu chi cazzo sei?»
«Io sono il “signor” Harry Potter, signore!»
«Ehi tu!» tuonò una voce alle
spalle di Morgan, «Chi cavolo sei? Avada Kedavra!» Ci
fu un lampo di luce verde e Morgan Freeman ruzzolò giù per il Monte Everest. L’uomo si
avvicinò e Harry lo riconobbe.
«Oh Ron!»
esclamò Harry.
«Basta chiamarmi Ron!» tuonò lui. «Devi chiamarmi Bat-Man!»
«Oh scusami Bat-Man.
E’ solo che mia madre e Ginny sono una tortura per
me!»
«Harry.
Vieni qui». Harry si avvicinò. «Più vicino». Harry si avvicinò di più.
«Non tormentarti, tulipano» disse
Ron. «Hai solo toccato il fondo. Da qui le cose non
potranno che migliorare»
Vuoi che Harry si rompa la testa del femore?
Premi il tasto A della tastiera entro tre secondi!
3…
2…
1…
Modifica in corso…
Sul Bel Danubio Blu: Tararararaaaaaaaa
HARRY: Làlà-làlà!
Tararararaaaaaaaa
RON: Lalà-lalà!
Tararararaaaaaaaaaa
HARRY: Lalà-lalà!
Tararararaaaaaaaaa
CRACK!!
«Aaaaaaargh!!!!»
urlò Harry. Si era rotto la testa del femore(chissà perché).
«Oh no!» esclamò Ron. «Si è rotto la testa del femore(ma va?). Chiamate un’ambulanza!».
Mentre un’ambulanza arrivava a tutta furia, Ron disse
a Harry: «Harry, mi spiace
dirtelo, ma dobbiamo amputarti entrambe le braccia». Harry
urlò più forte che mai.
Vuoi che Harry si prenda una bronco-polmonite
e una peritonite? Da oggi puoi, grazie al nuovo Computer Digitale Terrestre! Perciò
tastiera alla mano, e non perderti la prossima di…Sensualità a Hogwarts! Mi scuso per il ritardo solo che ieri ho festeggiato
il mio compleanno e non ho fatto in tempo a postare il nuovo capitolo/puntata.