Il mio Nii-San è strano. Mentre ride e scherza si chiude in se stesso. Perchè il mio Nii-San non riesce più a guardarmi negli occhi. Si, il mio Nii-San è decisamente strano. La notte, quando dormiamo nei letti paralleli, non mi stringe neanche più la mano. E neanche ora che ho la febbre a quaranta non mi presta attenzioni.
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-Nii-San...- Edward gli porse il vassoio con la minestra calda. Alphonse fece una smorfia disgustata. -Se non la prendi non guarisci, Alphonse...-
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Si, Effettivamente inizio a pensare che il mio Nii-San lo faccia apposta a comportarsi così. Mi chiama con il mio nome completo. E questo di solito lo fa solo quando ho combinato qualcosa.
Non mi sembra di aver combianto niente.
E neanche di averlo chiamato nanerottolo o comunque di aver parlato di "Altezze"
O "bassezze", questi sono punti di vista...
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-Nii-San, fa schifo- Senza mezzi termini. Sperava in qualche sua reazione, ma niente. Edward si sedette di fronte a lui. Ogni volta che gli stava vicino, doveva forza su se stesso. Quel viso era così invitante. E quelle labbra sembravano dire "prendimi". Chiuse gli occhi. -No, non fa schifo-
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Vuole farmi arrabbiare! Il mio Nii-San mi sta sfidando.
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Il più piccolo mise le braccia in conserta e scosse la testa. -Se non la prendi non guarisci- Ripetè l'altro. -Se non ritorni il mio Nii-San, io non guarisco- Edward si alzò e gli si avvicinò. E lui ci sperò. Ma il più grande gli mise solo una mano sulla fronte. -Stai delirando- Alphonse sbuffò. Prese la sua mano di scatto e lo fece sbilanciare e se lui non si fosse mantenuto con la mano libera gli sarebbe caduto addosso. -Lasciami, Al...- Sussurrò piano. E Alphonse aveva un'espressione corrucciata. Scuoteva la testa. -Se non ritorni quello di prima io continuerò a farmi venire la febbre-
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Ok, l'ho fatto apposta. MA pensavo che prendendo freddo e facendomi venire la febbre, il mio Nii-San mi avrebbe riempito di attenzioni. E ora mi trovo con una febbre da cavallo e un Nii-San apatico. Che brutta situazione!
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-L'hai fatto di proposito?- Domandò alzando un sopracciglio. Il minore annuì. Ed Edward sospirò. Non si era mai sentito così...stanco. Sembrava che qualunque cosa facesse non andasse bene. Se si fosse lasciato andare a quello che davvero provava, avrebbe rischiato di perndere Alphonse. Ma allontanandosi, lo stava perdendo comunque.
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Siamo alla resa dei conti, Nii-San...
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-Al, tu...- Alzò un dito indicandolo. Ma l'istinto fu più forte e glielo poggiò sulle labbra accarezzandogliele. Socchiuse gli occhi mentre sentiva il respiro caldo e affannato di Alphonse, a causa della febbre, sfiorargli le guance. E fu proprio sulle guance del fratellino che il dito si andò a posare. Era calde e leggermente arrossate a causa dell'incremento di temperatura dovuto alla febbre. -Nii-San...- Era come incentivarlo a parlare. O fare qualcosa. -Al, tu...- E l'istinto prese ancora il sopravvento. E l'istinto di placò solo quando la bocca tocco le sue labbra e la lingua accarezzò la sua. Tre secondi. Si staccò, non poteva muoversi di più, Alphonse gli bloccava ancora il braccio. Gli occhi chiusi, la bocca socchiusa, erano un invito a continuare. E perchè non accettare questo invito?
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Una cosa è certa... Il mio Nii-San è strano. Ma sa come farmi passare la febbre. E non stò parlando della minestrina schifosa.
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Ok, mi vado a nascondere :p
Ma io li adoro troppo!!
E poi Alphonse mi fa impazzire!
Che dire...
Grazie a chi ha letto e a chi recensità!
BAci
Lily123
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