Ehilà gente
Ehilà gente! Era da un po' che non
aggiornavo... Mi dispiace se ci ho messo tanto! ^^ Adesso però sto seguendo un
rigoroso piano di aggiornamenti che comprende tutte le mie fic (comprese quelle
che non ho ancora pubblicato) quindi sarò sicuramente più costante
nell'aggiornamento.
Ma adesso torniamo a noi... Nel
capitolo precedente abbiamo lasciato i genitori di Marika svenuti sul pavimento
dell'ex salotto. In questo capitolo i nostri protagonisti saranno alle prese con
un compito molto difficile: trovare un modo per evitare che Marika faccia una
brutta fine. Ci riusciranno? Leggete per scoprirlo!
Capitolo 9
L’imprevisto e la svolta
«Marika, tutto ok?» domandò Gohan preoccupato, notando la
faccia tutt’altro che allegra della ragazza.
Lei non rispose. Tutto ok? No, niente era ok! Casa
sua era un mucchio di macerie, e i suoi genitori erano svenuti dallo shock.
Marika rischiava la vita, ne era ampiamente consapevole. Ma cosa poteva fare?
Andò in cucina e si attaccò ad una bottiglia d’acqua, senza
preoccuparsi di usare un bicchiere. Aveva bisogno di schiarirsi le idee. Si
sedette sul tavolo e nascose il viso tra le mani, impiegando tutte le sue forze
nel cercare un modo per persuadere i genitori a non revocarle il dono della
vita.
“Devo trovare una soluzione.” pensò, concentrata al
massimo.
Dopo una decina di minuti, non aveva ancora ottenuto nulla.
Inoltre non sapeva nemmeno quale provare a realizzare tra le due idee che le
ronzavano in testa.
La prima idea era rimettere tutto a posto prima che i
genitori si risvegliassero. Tecnicamente era impossibile, ma forse… Forse con
l’aiuto di tutti era possibile. I maghi avrebbero potuto aggiustare ciò che era
rotto, e i Saiyan spostare le cose pesanti. Ma per riuscirci doveva prima di
tutto convincere tutti ad aiutarla, perché in quel momento l’unico che sarebbe
stato disposto a darle una mano era Gohan. Goku e Vegeta non avrebbero mosso un
dito nemmeno sotto tortura, e stessa cosa valeva anche per tutti i maghi. Forse
Harry poteva essere un’accezione, ma con un solo mago e per di più ancora
giovane avrebbe risolto ben poco. Con l’aiuto solamente di Gohan e Harry, ci
sarebbero voluti giorni per sistemare la casa. E, a giudicare dal chiasso che
proveniva dal salone, i suoi genitori si sarebbero svegliati a momenti.
Inutile, quell’idea era da accantonare, era troppo
difficile convincere tutti i suoi ospiti a darle una mano.
La seconda idea che aveva in testa era, a suo avviso, la
più pericolosa. Sarebbe stato peggio che giocare col fuoco dopo aver bagnato le
mani nella benzina, sarebbe stato come andare a tirare la coda ad una tigre
digiuna da giorni. Ma era anche la sua ultima possibilità. Doveva solo aspettare
che i suoi genitori si riprendessero e poi, con un enorme sorriso, annunciare
loro che tutto sommato quello che era successo non era la fine del mondo.
Però anche quell’opzione portava problemi. Per prima cosa doveva trovare le
parole giuste. Se avesse detto le cose nel modo sbagliato, avrebbe semplicemente
peggiorato la sua situazione. E in quel momento, a giudicare dalle condizioni
della casa, era già sufficientemente nei guai.
Prese di nuovo la bottiglia e mandò giù un altro sorso
d’acqua. Sentire quel liquido che scendeva dentro la sua gola sembrava così
inutile… Senza neanche pensarci, posò la bottiglia e si avvicinò all’armadio a
muro, dal quale estrasse una bottiglia di Vodka liscia. Ne buttò giù una sorsata
e poi prese un bel respiro. Sì, quella era decisamente meglio. Le sembrava di
sentire la sua mente più pronta ad un ragionamento, e quella sensazione fu
meravigliosa. Per questo motivo decise di bere un altro sorso, e un altro, e poi
un altro ancora. Ma c’era un dettaglio che la sua mente, ormai del tutto
annebbiata dall’alcol, non aveva calcolato: lei non aveva mai retto nessun
genere di alcolici.
Nessuno, a parte Pikachu e Grattastinchi, stava facendo
caso ai genitori di Marika svenuti per terra. Il gatto continuava a strusciarsi
contro di loro, facendo le fusa e miagolando, indispettito dal fatto che i suoi
padroni non gli stessero prestando attenzione. Il Pokémon, che in quel momento
aveva voglia di giocare col suo nuovo amico felino, aveva preso Grattastinchi
per la coda e stava provando a trascinarlo via. I suoi tentativi, tuttavia, si
rivelarono inutili, perché il gatto era parecchio più grosso di lui e quindi,
per quanto lui si sforzasse, quello continuava a restare ben piantato a terra.
Goku e Vegeta erano in un angolo, rossi come peperoni. Goku
aveva assunto quel colore per il totale imbarazzo, mentre invece Vegeta stava
ribollendo di rabbia. Il loro piano per tornare a casa non aveva funzionato. Si
erano addirittura baciati, ma non era cambiato proprio un bel niente.
«Lo sapevo che non avrei mai dovuto darti retta!» esclamò
furioso Vegeta.
«Perché, pensi che il tuo piano di uccidere Marika fosse
più efficace?» analizzò Goku infastidito, incrociando le braccia al petto.
«Per lo meno non mi avrebbe messo in ridicolo davanti a
tutta questa feccia!» rispose il Principe dei Saiyan, indicando con un gesto
della mano tutti coloro che si trovavano nella stanza.
«No, certo, ma ci avrebbe fatti uccidere. Non so se da qui
si accede allo stesso paradiso che c’è dalle nostre parti, e l’idea di
trascorrere l’intera eternità senza vedere Re Kaioh, o addirittura senza potermi
allenare, non mi piace per niente.» osservò l’altro.
Vegeta si sbatté una mano sulla faccia, cercando di
trattenere gli istinti omicidi. Doveva riuscire a calmarsi, solo così avrebbe
potuto organizzare un altro piano. Cascasse il mondo, sarebbe tornato a casa!
Al centro del salotto, Harry e Voldemort erano alla resa
dei conti. Erano tesi come corde di violino mentre si apprestavano a terminare
il loro scontro finale. Accanto a loro, Piton e Draco li guardavano preoccupati.
Non avevano mai visto il Signore Oscuro e il Ragazzo Sopravvissuto così
concentrati su qualcosa. La tensione era palpabile, ma in fondo era
comprensibile: né Harry né Voldemort erano tipi da darsi per vinti. Ognuno di
loro voleva sconfiggere l’altro una volta per tutte. Inoltre quella sfida si
stava dimostrando interessante, ricca di colpi di scena.
Draco, improvvisamente, avvicinò la testa a quella del suo
professore preferito. Con tono serio, e con voce bassa per non disturbare i due
contendenti, parlò.
«Non avrei mai detto di potermi appassionare così tanto ad
una partita di scacchi magici!» disse.
Gohan era nervoso. Continuava a camminare avanti e indietro
per la stanza, senza una meta e senza alcuna ragione. Non riusciva proprio a
stare fermo. Nella sua mente aleggiava un solo pensiero, una sola domanda. Per
quale motivo Marika si era chiusa in cucina a pensare senza richiedere il suo
aiuto? Non lo riteneva forse più in grado di escogitare un buon piano?
Presto sarebbero apparsi dei solchi dei punti toccati dai
passi del ragazzo. Voleva a tutti i costi rendersi utile, in qualche modo. Ma
come? Cosa poteva fare se Marika si era isolata a riflettere e non gli aveva
permesso di unirsi a lei? C’era solo una risposta a quelle domande: a mali
estremi, estremi rimedi. Sarebbe andato dalla ragazza anche se lei non lo
voleva!
Annuendo deciso, mosse i primi passi in direzione della
cucina.
Una risata lunga e inquietante attirò l’attenzione di tutti
coloro che erano svegli. I loro sguardi vennero puntati immediatamente verso la
porta della cucina, visto che era da lì che proveniva quel verso terrificante.
Tutti sentirono un brivido percorrergli la spina dorsale, tanto che Pikachu e
Grattastinchi corsero a nascondersi tra i resti del divano.
«Cos’è stato?» domandò infastidito Voldemort: quel chiasso
aveva interrotto la sua partita, e chi lo aveva causato doveva pagare con la
morte.
«Marika!» esclamò Gohan, riconoscendo chissà come che
quella era la voce della ragazza.
Il giovane Saiyan accelerò il passo e raggiunse rapidamente
la cucina. Allungò una mano verso la maniglia, ma prima che potesse afferrarla
la porta si spalancò, sbattendo rumorosamente contro la sua testa. Il suono che
ne derivò fece ridere Marika ancora più forte.
«Ehi, si può sapere che ti prende?» domandò Gohan
indispettito, massaggiandosi la fronte.
Tuttavia non fu necessaria una risposta verbale, perché
anche un cieco avrebbe capito cosa era successo. Il viso sconvolto della ragazza
e la bottiglia mezza vuota che teneva in mano potevano voler dire solo una cosa:
era ubriaca come una zucchina.
«Go- hic! -han! Non lo -hic!- sapevo che ave- hic! -vi un
gemello!» strillò la ragazza con voce acuta, cercando di mettere a fuoco
l’immagine davanti ai suoi occhi.
Muovendosi barcollando, Marika fece un paio di passi
avanti. Allargò le braccia e cercò di abbracciare il “gemello di Gohan”, ma il
suo tentativo andò a vuoto. Infatti, dopo aver stretto a sé solamente l’aria,
precipitò rovinosamente al suolo. Il ragazzo accanto a lei non fece in tempo a
fermare la sua caduta, e tutto ciò che poté fare fu tirarla su e rimetterla in
piedi, questa volta però reggendola con un braccio.
«Gohan, il tuo -hic!- gemello è cattivo! -hic!- Si è
scansato mentre cer- hic! -cavo di abbracciarlo…» si lamentò Marika.
«Sì, gli dirò di essere più gentile la prossima volta.»
buttò lì il Saiyan, cercando di riflettere.
Gohan doveva elaborare in fretta una soluzione. La
situazione era ulteriormente peggiorata. Non solo i genitori di Marika si
stavano per svegliare, ma adesso la ragazza era anche completamente ubriaca!
Quello sì che era un bel guaio!
A fatica trascinò l’amica verso tutti gli altri, che nel
frattempo si erano riuniti al centro del salone, e dovette utilizzare al massimo
le sue capacità per impedire alla ragazza di sgattaiolare via senza però farle
male.
«Qualcuno può per favore darmi una mano?» chiese poi con
tono urgente.
Proprio mentre diceva quelle parole, sentì che Marika aveva
smesso di cercare di liberarsi dalla sua presa, ma aveva allo stesso tempo
smesso di reggersi sulle proprie gambe. La ragazza gli crollò addosso, e lui si
affrettò a circondarle la vita con le braccia per poterla reggere meglio in
piedi.
Comprendendo che la situazione si stava facendo delicata,
Harry decise di rendersi utile. Si avvicinò a Gohan e Marika.
«Per prima cosa, questa va via!» esclamò deciso, strappando
dalle mani della ragazza la bottiglia di Vodka.
Lei si mostrò infastidita e allungò le braccia, cercando di
recuperare ciò che le era stato portato via. Poi mise meglio a fuoco e riconobbe
il viso della persona che l’aveva appena privata dell’alcol.
«Ma lo sai -hic!- che tu sei proprio -hic!- uguale a Harry
P-otter?» domandò con curiosità.
«Io sono Harry Potter!» le rispose il giovane mago,
scuotendo la testa come a dire che la situazione era senza speranza.
«Davvero?» le voce della ragazza ora era acuta ed eccitata
«Me lo fai un autografo?»
«Più tardi…» borbottò Harry, per poi allontanarsi.
Quando fu girato a dare le spalle a Marika, lanciò a Draco
un’occhiata che diceva chiaramente “ce la siamo giocata”, e l’altro ragazzo
annuì concorde.
«Gohan, ma che ha la tua amica? Ha forse bevuto?» chiese
all’improvviso Goku, rompendo il silenzio che si era momentaneamente venuto a
creare.
Cadde di nuovo il silenzio dopo le sue parole, ma non era
la stessa quiete di poco prima. In quel momento, infatti, tutti fissavano il
Saiyan con gli occhi sbarrati, non riuscendo a credere a ciò che avevano
sentito. Goku davvero non si era accorto che era ubriaca?
Quando Gohan smise di fissare suo padre a bocca aperta,
tornò a voltarsi verso Marika e la trovò intenta ad osservarlo con aria
maliziosa.
«Perché mi guardi così?» domandò perplesso.
«Guarda che se vuoi -hic!- baciarmi basta chiederlo!»
rispose la padrona di casa.
Il ragazzo sbatté un paio di volte le palpebre. Non era
certo di aver capito bene quelle parole. Per quale motivo lui avrebbe dovuto
volerla baciare? Ma non fece in tempo a domandarselo a lungo, perché ben poco
dopo venne distratto dalle labbra di Marika premute contro le sue. Rimase
immobile per un paio di secondi, il tempo necessario a realizzare cosa stava
succedendo, poi si affrettò a scansare la ragazza.
«Ma sei impazzita?!» disse confusamente.
Lei in risposta ridacchiò con un’espressione da bambina. La
situazione stava degenerando, e le cose peggiorarono ancora quando Goku prese di
nuovo la parola e chiese al figlio da quanto tempo lui e la ragazza stavano
insieme.
Quelli che seguirono, furono dei minuti orrendi per gli
occupanti del salotto di casa di Marika. Nessuno aveva idea di come fare per far
tornare in sé la ragazza, e man mano che passava il tempo, si avvicinava sempre
di più il momento dell’inevitabile risveglio dei padroni di casa. Nessuno dei
presenti voleva affrontare la furia dei genitori di Marika senza di lei.
Anche se poteva sembrare più che strano, tutti erano seduti
a terra e stavano discutendo di come fare a gestire le cose.
«Una sbornia non passa velocemente, purtroppo. Specialmente
in stato così avanzato.» constatò Harry.
«Complimenti Potter, direi di assegnare 200 punti a
Grifondoro per la tua geniale osservazione.» lo schernì Piton.
«Se è tanto più intelligente di me, perché non la trova lei
una soluzione?» si lamentò allora in ragazzo con gli occhiali.
«Smettetela di punzecchiarvi, la faccenda è seria!» Gohan
li rimproverò entrambi, e le sue parole sembrarono funzionare.
«Quel che ci vuole in questo momento è una pozione.» disse
Draco dopo una breve riflessione.
«Una pozione?» chiese Goku perplesso.
«Ma certo! Il Decotto Anti-Sbornia!» esclamò l’insegnante
di Pozioni saltando in piedi.
«Può prepararlo qui, professore?» il tono di Malfoy era
speranzoso.
«No, ma ne ho un po’ già pronto nel mio ufficio. Mi basta
andarlo a prendere e portarlo qui.» sentenziò l’uomo.
Con quelle parole, accompagnate dai sospiri di sollievo di
quasi tutti, Severus si allontanò e cominciò a salire le scale, diretto in
camera di Marika. Gohan ci pensò un attimo su, poi si alzò di corsa e lo seguì.
«Posso chiederti una cosa?» domandò Gohan.
Non ottenne risposta, quindi interpretò quel silenzio come
un sì.
«Esiste qualche pozione con l’effetto di un potente
sonnifero?» fu la domanda del ragazzo.
«Perché me lo chiedi?» disse Piton perplesso.
«Perché stavo pensando… Magari potremmo dare una pozione ai
genitori di Marika, in modo che non si sveglino fino a quando non avremo
risistemato tutto.» spiegò il Saiyan.
Il mago ci pensò un po’ su, grattandosi il mento con una
mano.
«Di pozioni ce ne sono, e credo di sapere anche quale
faccia al caso nostro.» rispose.
«Fantastico!» esclamò gioioso il giovane.
Risolto questo problema, Severus infilò testa e braccia nel
sesto libro di Harry Potter e cominciò a frugare.
«Eccoci qui!» esclamò Gohan scendendo l’ultimo gradino,
seguito da Piton.
«Avete trovato la pozione che cercavate?» domandò Goku.
«E non solo quella!» rispose suo figlio.
Senza aspettare un momento di più, Severus si avvicinò a
Marika e, mentre Gohan la teneva ferma, la costrinse a mandare giù una fiala
intera di un liquido azzurrino. Passò qualche istante, poi la ragazza prese a
tossire. Ancora pochi secondi e Marika stava benissimo, come se non avesse mai
deciso di scolarsi tutta quella Vodka.
«Cos’è successo?» chiese guardandosi intorno perplessa.
«Ti sei ubriacata, stupida ragazzina!» le fece notare poco
garbatamente Vegeta.
Marika sgranò gli occhi. Com’era possibile che si fosse
ubriacata? Non ricordava affatto di aver bevuto… L’ultima cosa che riusciva a
ricordare era che si trovava in cucina e che stava pensando ad una soluzione per
il suo “problema genitori”.
Poi però le venne un dubbio. Non sapeva per quanto tempo
era stata fuori di sé, né che cosa era successo nel frattempo. Che i suoi
genitori si fossero svegliati? Con ansia prese a guardarsi intorno, calmandosi
solo quando vide i corpi dei suoi genitori che giacevano in terra ancora privi
di sensi.
«Bene, e adesso…» cominciò a dire Gohan, vedendo che la
prima pozione aveva fatto effetto, tuttavia venne interrotto.
«Stop! Prima di fare qualunque altra cosa, dobbiamo trovare
un modo per spiegare la verità ai miei genitori senza farli arrabbiare. E
aggiungerei che dobbiamo anche fare in fretta!» disse autoritaria Marika.
«Se avessi lasciato finire di parlare il tuo amico,
sapresti che abbiamo già trovato noi la soluzione per una parte del problema.»
prese la parola Piton.
«Sul serio?» sul viso di Marika si dipinse la gioia.
«Già!» esclamò Gohan.
L’insegnante di Hogwarts sventolò davanti agli occhi della
ragazza una grossa ampolla colma di una sostanza densa color verde scuro.
«Questo è un sonnifero molto speciale.» spiegò Severus «La
persona a cui viene somministrato non si sveglia finché non si sente chiamare.
Una volta che lo avremo fatto bere ai tuoi genitori, dormiranno fino a quando
non deciderai di chiamarli.»
Gli occhi di Marika si illuminarono a quelle parole. Sì,
era proprio quello che ci voleva! Era il modo perfetto per guadagnare tempo.
Avrebbe avuto ore, giorni, per pensare, e solo una volta trovata la soluzione
avrebbe risvegliato i suoi.
«Fantastico! Mettiamoli a dormire!» esclamò felice.
Pochi minuti dopo, l’ampolla della pozione era vuota e
Marika era decisamente rilassata. Stava sdraiata a terra fissando il soffitto
scrostato, persa nei suoi pensieri.
“Forse, ora che c’è più tempo, potremmo provare a rimettere
in ordine casa. Anche con un solo mago ed un solo Sayan è fattibile, anche se
dovrò avere la casa in queste condizioni per diversi giorni…” si disse.
“Certo però che se ci fosse un modo per riaggiustare tutto
più in fretta…” pensò ancora, lasciando vagare per un momento lo sguardo in
direzione di Gohan, che si stava strappando i capelli mentre Goku e Vegeta gli
spiegavano qualcosa “Magari la lampada di Aladino. Potrei chiedere al Genio
della lampada tre desideri. Il primo sarebbe ovviamente di rimettere a posto
casa. Il secondo sarebbe un’ispirazione, visto che è per colpa della mia
mancanza di ispirazione se sono finita in questo guaio. E poi il terzo… Non so,
ma di sicuro mi verrebbe in mente.”
Chiuse gli occhi e sospirò. Peccato che non esisteva il
Genio della lampada. Non c’era alcun modo di incontrare qualcuno che esaudisse i
suoi desideri. Poi un’improvvisa consapevolezza la colse. Non era vero che non
c’era modo. C’era qualcuno che potesse esaudire i suoi desideri. Nessuno di loro
aveva la lampada di Aladino, questo era vero, ma i tre Saiyan avevano il Dio
Drago! Tutto ciò che doveva fare era recarsi nel fumetto di Dragonball, radunare
le sfere del drago e chiamare quell’imponente creatura. A quel punto i suoi
desideri sarebbero stati realizzati.
Scattò in piedi, lasciandosi andare ad un urlo di gioia che
attirò l’attenzione di tutti su di lei.
«Ce l’ho fatta! Ho trovato la soluzione ai miei problemi!»
Ed eccoci al termine anche di questo
capitolo. Ancora una volta, siamo arrivati al momento dei commenti. Per prima
cosa vorrei scusarmi se in alcuni punti il capitolo risulta poco scorrevole o
addirittura pesante. Il fatto è che questo capitolo è del tutto improvvisato.
Nel momento in cui ho buttato giù la trama generale della storia, ho deciso che
nel capitolo 9 Marika avrebbe avuto l'idea di radunare le sfere del drago. Ma
poi, al momento di realizzare il capitolo, mi sono resa conto che come contenuto
era un po' pochino, quindi ho dovuto sviluppare i fatti seguendo l'ispirazione
del momento. In totale ci ho messo un paio d'ore a scrivere il capitolo, quindi
temo che anche questo possa aver influito negativamente. In ogni caso, vi dico
che mi dispiace se qualcosa non è stato di vostro gradimento, e spero che
possiate comunque perdonarmi.
Passando oltre, veniamo al bacio tra
Marika e Gohan. Qui posso assicurarvi fermamente che quel bacio non avrà un
seguito, perchè a Gohan non interessa Marika e a lei non piace Gohan. Il bacio
era dovuto soltanto alla sbronza, e c'è stato solo perchè, mentre pensavo a come
concludere la scena in modo non ripetitivo, è uscito spontaneamente dalle mie
mani digitandosi sulla tastiera. ^^
Avete notato, nel finale, che Gohan
si sta strappando i capelli mentre Goku e Vegeta gli dicono qualcosa? Bene,
allora penso che possiate anche immaginare che cosa gli stiano dicendo...
Ma tanto nel prossimo capitolo tutti i guai verranno a galla... XD
E adesso, ecco l'angolo delle
recensioni! Come sempre, qui di seguito troverete le mie risposte.
ladydarkprincess: anche se i genitori sono a casa,
qui siamo ben lontani dal far tornare tutto alla normalità! Ma penso che in
questo capitolo tu te ne sia accorta anche da sola... Spero tu abbia gradito
anche questo capitolo. A presto!
Sweetgirl91: come sempre, mi fa decisamente piacere
sapere che hai gradito il capitolo. Per quanto riguarda i pesci nell'acquario di
Marika, devo dire che l'idea di trasferirli da un'altra parte è stata un po'
improvvisa. Cioè mentre osservavo il mio salotto e ne descrivevo la distruzione,
ho guardato il mio acquario e mi sono immaginata i miei preziosissimi pesci che
allevo con amore da 5 o 6 generazioni che boccheggiano sparsi sul pavimento, e
per poco non mi prendeva un attacco di cuore, quindi ho dovuto per forza
scrivere che i pesci non c'erano! XD Riguardo al bacio tra Goku e Vegeta, sono
felice che tu abbia capito che non si tratta di yaoi. In effetti quel concetto
che tu hai spiegato bene nella recensione è quello che io ho cercato di inserire
nell'introduzione della fic... Insomma, tutto ciò che può sembrare (o è) yaoi, è
presente solo allo scopo di divertire i lettori, perchè i personaggi che ne sono
protagonisti di sicuro non gradiscono! ^^ La suoneria del cellulare della madre
di Marika è una cretinata che andava di moda più o meno cinque anni fa, e ho
deciso di inserirla nella fic perchè pochi giorni prima mia madre mi aveva
ricordato quanto la detestava! :p Il gatto... Lui è un gran ruffiano,
decisamente come il mio. Ma in fondo tutti i gatti sono un po' opportunisti,
quindi non mi sembra così assurdo che andasse a strusciarsi sui suoi padroni
svenuti in cerca di cibo, anche se devo ammetterlo di averlo scritto perchè in
quella scena mi sembrava ci stesse veramente bene! Ed infine lo svenimento dei
genitori... Ecco, quello è stato il pezzo più problematico. Non sapevo come
descriverlo, ma mi fa piacere sapere che tutto sommato non ha rovinato
l'atmosfera del capitolo. Grazie ancora una volta per i complimenti, e spero di
leggere ancora tuoi commenti! E non preoccuparti del fatto che la storia durerà
ancora poco, perchè in fondo il meglio deve ancora arrivare... XD Ciau ciau! ^^
Elechan86: non so sei all'estero hai la connessione,
quindi non so quando leggerai questa risposta... Prima di tutto, ancora una
volta ti pregherei di leggere il capitolo prima della risposta, altrimenti
potresti restare sconvolta. E ora cominciamo a rispondere. Sono felice che hai
gradito gli svenimenti dei genitori! Per quanto riguarda le poche urla, e il
discutere quasi tranquillo, devo ammettere che quello è stato un punto carico di
dilemmi. Non sapevo se rendere la scena più melodrammatica, con la madre che si
strappa i capelli e piange, oppure fare una cosa più seria, con i genitori
preoccupati ma comunque con i piedi per terra. Siccome dubito che quei due
avrebbero mai potuto immaginare cosa era realmente successo, hanno tirato fuori
delle ipotesi abbastanza semplici, oserei dire tranquille, e mi sembrava fuori
luogo esagerare con le reazioni. Anche perchè, ripeto, non potevano avere la
minima idea di cosa era successo al piano superiore finchè non lo hanno visto, e
quando lo hanno visto sono svenuti prima di poter dire qualunque cosa...
Parlando di baci, vedo che hai indovinato da dove veniva l'idea del bacio tra
Goku e Vegeta. Però devi ammettere che a questo punto è stato meglio provare il
piano di Goku che quello di Vegeta, altrimenti adesso avremmo il cadavere della
protagonista e non avremmo più una storia da portare avanti! Poi adesso
rileggendo la tua recensione per rispondere ho realizzato da dove il mio
subconscio ha tirato fuori il bacio che Marika ubriaca ha dato a Gohan. Quindi
le strane idee non le hai messe in testa a Marika, le hai messe in testa a me!
XD E pensare che io lì per lì non ci avevo neanche fatto caso che tu l'avevi in
un certo senso "previsto" quel bacio... Riguardo ai genitori "iper protettivi"
posso capirti perfettamente. I miei sono tipi che se non sentono mie notizie per
due ore mi telefonano preoccupati chiedendomi se sono ancora viva, e quando non
ci troviamo nella stessa città oppure loro sono a cena fuori il tempo diminuisce
da due ore a mezz'ora. Diciamo che ho sperimentato più d'una volta sulla mia
pelle il significato della parola "stressante"... XD Comunque spero che tutte le
telefonate che devi fare ai tuoi genitori non ti rovinino la permanenza
all'estero! ^^ Ora ti saluto, ma spero di risentirti presto. Ciao ciao! ^^
Crycry82: come al solito, non riesco a leggere una
tua recensione senza rischiare di morire dal ridere. La parte di Beautiful è
stupenda! XD Senza contare che tra l'altro pure io detesto Beautiful, anche se
spesso mi ritrovo a farne delle parodie davvero demenziali. Per quanto riguarda
la descrizione del salotto, sta tranquilla che anche per me non è stato facile,
visto che il mio salotto è talmente stipato di roba che per non rendere la mia
descrizione pesante come un libro di latino (per me algebra è divertente, è
sempre stato latino il mio incubo) ho dovuto semplificare le cose e scrivere
solo i mobili principali. ^^ Il bacio di Goku e Vegeta... Era ovvio che fosse
inutile! Ti pare che in una fic del genere due personaggi che si odiano possono
baciarsi e veder realizzato il loro desiderio? XD Ovviamente no, dovranno ancora
penare parecchio! Specialmente ora che inevitabilmente si scoprirà che cosa
hanno combinato col fumetto... L'interrogativo su come Marika può spiegare tutto
ai genitori se lo è posto anche lei, e alla fine la risposta è stata abbastanza
semplice. Infatti adesso non sarà costretta a dire un bel niente! :p Per quanto
riguarda le fic, di Voldemort/Harry ne ho scritte ma con un altro account (vedi
sul mio profilo per maggiori informazioni), mentre invece le Voldemort/Piton non
le sopporto ma ti assicuro che in giro se ne trovano parecchie! Detto questo,
concludo salutandoti e sperando di vedere un tuo commento anche a questo
capitolo. Kiss
Me91: mi fa veramente piacere che tu abbia gradito
il capitolo. Soprattutto sono felice che ti sia piaciuta la scena del bacio, ma
in fondo quel bacio era lì per divertire, non per accontentare gli amanti dello
yaoi! ^^ E noto che ti è piaciuto anche il ritorno dei genitori. In effetti si
sono fatti attendere un po' troppo, ma tanto adesso stanno stesi per terra nel
mondo dei sogni, quindi non possono infastidire i nostri demolitori preferiti.
La distruzione purtroppo termina qui, o almeno così sembra, viste le intenzioni
di Marika. Ma sarà davvero così? Questo si vedrà... Aspetto un tuo commento
anche nei prossimi capitoli, perchè anche se siamo a metà storia si può dire che
il bello arriva adesso! A presto!
Che faticaccia! Però anche per
stavolta i commenti sono andati...
Prima che mi dimentichi, vorrei farvi
notare una cosa. Alla fine del capitolo precedente, avevo detto che i capitoli
in tutto sarebbero stati 17. Beh, mi scuso ma ho fatto male i calcoli. In realtà
sono 19! Purtroppo l'altra volta mi ero dimenticata di contare il prossimo
capitolo e l'epilogo... XD Comunque spero non vi dispiaccia sapere che i
capitoli saranno due in più rispetto a quello che avevo detto l'ultima volta! ^^
A questo punto non posso fare altro
che salutarvi e darvi appuntamento al prossimo capitolo.
Mi raccomando, recensite numerosi! ^^
Alla prossima!
SuperEllen
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