Premetto col dire che
i tokio hotel non mi appartengono (...) e che con questa Fan Fiction
non nessuno scopo di lucro ù.ù
I fatti che avvengono
sono puramente inventati dalla sottoscritta, per quanto i personaggi
non sono tutti inventati ^_^
tengo a precisare che
in questa FF ho messo dentro anche la Arashi-Hime (autrice delle fan
fiction “Grazie Del pensiero?Ma v*******o!” e di
“Kokeshi Doll: istruzione per vivere” storie che vi
consiglio di leggere, perché scritte veramente bene! Inoltre
l'autrice e mia amica, quindi solo per questo dovete andare a leggere
XD)
ah..la protagonista
sarei io..anzi...quello che in teoria vorrei essere XD
Tutto quello che 'sta
scritto qui è stato a fatto in un momento di puro sclero,
quindi vi prego di comprendere...
inoltre il mio umore
non è dei migliori, visto che hanno cancellato la tappa a
Torino del tour, concerto a cui io dovevo andare, dopo che ho comprato
il biglietto a Dicembre...e potrei perdermi in un lungo sproloquio,
dove scrivere, quanto la mia sfiga sia infinita e di quanto sia
preoccupata per la salute della checca
MA
vi
risparmierò e procederò alla scrittura della
storia, che probabilmente non leggerete perché
già stufi dell'introduzione XD
ho corretto il codice
html...io l'ho sempre detto che per me il codice html
resterà sempre un arcano °_°'
__________________
“oh
che palle finalmente ho finito il turno...oggi è stata una
giornata stressante...sono venuti solo clienti rompipalle giusto
perché non è il mio ultimo giorno di lavoro
eh”
la ragazza si stava
velocemente dirigendo agli spogliatoi, la mente già
proiettata ai prossimi giorni.
< Mars!>
“non
vedo l'ora sia Sabato!! passerò un bellissimo pomeriggio in
compagnia della hime-bella e poi tutti dritti al pala a fare la nottata
per il concerto!!*_*”
< Marzia!
>
“bwahaha....già
mi vedo la scena in cui Friè lancia l'uovo di pasqua a
bill... muoio XD”
<
MARIAGRAZIA!!! >
Un urlo raggiunse la
mente della ragazza che si blocco immediatamente. Voltandosi a guardare
che aveva dato libero sfogo alle proprie corde vocali, provocando un
piccolo terremoto a cui tutti i clienti reagirono con un sobbalzo e con
un conseguente tentativo di fuga, sventato da uno dei camerieri che
provvide a calmarli.
< 'Giorno capo,
ho finito il turno adesso, stavo andando a cambiarmi poi arei venuta a
cercarti > la ragazza guardò l'omone che aveva avuto
il potere di terrorizzarla per le prime settimane in cui aveva
cominciato a lavorare.
< Minchia Mars,
il tuo udito è paragonabile a quello di un sordomuto!
>
< Carl
non sparare minchiate, il mio udito è finissimo, ero solo
sovrappensiero e non ascoltavo, inoltre se il mio udito fosse calato
è colpa tua che non fai che urlarmi dietro!! >
ribatté offesa la brunetta, mettendo su un finto broncio
< oh che
carina! Se non togli quella funcia te la taglio e poi la serviamo ai
clienti >
< è
la mia faccia, non posso farci nulla, se però mi paghi un
intervento chirurgico me la faccio cambiare! >
< no no il tuo
visino angelico, va bene così...è il camionista
che c'è in te che deve sloggiare! > le labbra del
proprietario del bar si piegarono in un sorriso canzonatorio a cui la
ragazza rispose con una linguaccia.
< Guarda...non
ti rispondo solo perché mi devi ancora pagare, altrimenti
darei libero sfogo al camionista che c'è in me! >
rispose Mars sfoderando uno dei suoi sorrisi < sei proprio un
SSCUBSC!! >
l'espressione
sconvolta del barista, bastò per farla scoppiare a ridere
< di grazia
cosa sarebbe un SSCUBSC? >
la ragazza poteva
vedere la venuzza sulla tempia dell'omone, significava che alla
prossima cazzata che volava sarebbe esploso < sta per Sei
Simpatico Come Un Brufolo Sul Culo! >
Mars fece appena in
tempo a nascondersi dietro allo sportellino dell'armadietto, per
scampare alle folate di vento che i polmoni di Carl avrebbero prodotto
< PICCOLA
RAGAZZINA IMPERTINENTE!RICORDA CHE SONO ANCORA IL TUO CAPO!! >
la testolina bruna
della ragazza fece capolinea dallo sportellino dell'armadietto
< Eh chi se
l'è scordato.. > il resto del corpo sbucò
fuori < Comunque cosa volevi dirmi di tanto importante, da far
uscire il boss dal suo ufficio? >
< Volevo darti
la tua busta paga e provare a convincerti a restare >
< Carl...
> il tono e l'espressione del viso della ragazza erano tornati
sei, gli occhioni verdi della ragazza si puntarono in quelli scuri
dell'uomo < ne abbiamo già parlato, non è
che non voglio, non posso! A Giugno ho un esame e sono ancora in alto
mare con la tesina, mi devo concentrare negli studi altrimenti corro il
rischio di uscire con 60 e allora addio a tutti i sogni di gloria e io
non ho intenzione di fare la cameriera per tutta la vita, per quanto
lavorare qui è stato per me uno dei periodi più
belli di tutta la mia vita >
interruppe il discorso
per guardare l'espressione desolata del barista, che ormai si era
affezionato a lei, ricordava ancora tutte le prediche e i rimproveri
che le aveva fatto, sempre per colpa del suo carattere di cacca e della
sua lingua lunga che non sa stare al suo posto e pa la sua finezza che
la contraddistingueva da tutte le altre ragazze....
*
<
Mars!!quante volte te l'ho detto che non devi rispondere male ai
clienti?!ovvio che poi si lamentano! > Carl si era nuovamente
incazzato con lei perché aveva gentilmente mandato a quel
paese un altro cliente
<
Si lo so, me è più forte di me, la bocca parla da
sola e quel cliente era di un antipatico che non ti dico!e pure
arrogante!mi ha risposto male e io mi sono adeguata al suo
comportamento...mi ha dato dell'incapace solo perché la
cioccolata secondo lui era troppo cioccolata! Ma puoi? >
la
giustificazione fornita servi solo a far arrabbiare ancora di
più il barista < NON ME NE FREGA UN CAZZO SE IL TIPO
ERA ANTIPATICO E ARROGANTE, IL CLIENTE HA SEMPRE RAGGIONE!SUCCEDE
ANCORA UNA VOLTA E TI SBATTO FUORI! > lo sguardo della ragazza
si abbassò verso il pavimento mormorando nel frattempo delle
scuse, che non sarebbe più successo e che andava a chiedere
scusa al cliente.
Con
gli occhi lucidi, si diresse verso il tavolo n16, sotto lo sguardo di
fuoco di Carl che non la mollava un attimo.
*cof
cof* il cliente si volto a guardarla con un espressione di strafottenza
e un sorriso vittorioso stampato in faccia
<
chiedo scusa per il mio comportamento , la pregherei di accettare le
mie scuse e pagherò io il conto la posto vostro >
<
ah ah il proprietario ti ha bastonato! Ha fatto bene, le persone come
lei dovrebbero lavorare nelle strade!accetto le sue scuse ma non ho
più nessuna intenzione di tornare in questo locale, non
voglio correre il rischio di incappare in gente incapace e inutile come
lei >
Mars
era già pronta a rispondergli per le rime e smontare quello
stupido pallone gonfiato, ma ingoio il rospo e rimase zitta agli
insulti forniti gratuitamente dall'uomo < ecco brava non
rispondere che è meglio! Visto che ci sei piangi pure...
> il cliente non riusci a finire la frase che una manata si
abbatte sul tavolino facendolo tremare. Il barista si eresse in tutta
la sua statura, 1,90 cm per 100 kg per precisione, in poche parole un
armadio a quattro ante. Poteva farsela a gare con i bodyguard di cui
ogni VIP sembra essere fornito < Signore la prego di lasciare
immediatamente il locale > il cliente guardo spaventato la
montagna che gli si parò davanti < M-ma cosa?c-hi
è lei? Come osa? > riusci a male appena a balbettare
qualche parola sconnessa che il barista lo prese per le spalle,
portandolo letteralmente di peso fuori dal bar < sono il
proprietario che ha bastonato la ragazza che dovrebbe lavorare per le
strade > Carl punto i suoi occhi scuri che sembrava sputassero
fuoco da un momento all'altro in quelli spaventati del signore <
si vergogni un po' lei, per l'uomo inutile e insulso che è,
la società avrebbe bisogni di più ragazze come
quella che ha insultato e meno idioti come lei! E non si preoccupi di
non farsi rivedere più in questo locale, che se lo fa' la
prendo a calci in culo!e non si dia pensiero anche per il conto
“offre la casa”!” > il barista si
volto e torno dentro al locale dove c'era Mars ad attenderlo con la
bocca spalancata e con un espressione da ebete in faccia
<
Cazzo Carl...wow...incredibile > il capo si voltò a
guardarla facendogli l'occhiolino < si lo so sugnu na forza da
natura**,ma ricordati io posso, tu no! >
*
< Ehi Carl ti
ricordi quella volta che hai sbattuto fuori quella faccia di merda?
> disse improvvisamente la ragazza dopo il lungo silenzio in cui
tutti e due avevano ricordato i primi tempi che avevano cominciato a
lavorare.
< Cazzo se mi
ricordo..quante ne hai combinate > e scoppio in una breve risata
< entrerai negli annali come la cameriera più
insolente della storia! >
< potrebbe
anche essere eh > rispose la ragazza, un attimo prima di correre
ad abbracciarlo < Grazie GGG, mi hai insegnato molto in questi
mesi, mi sono affezionata a te > l'uomo dopo un attimo di
esitazione le circondo le spalle stringendola a se < anche tu
piccolina...mi raccomando fai attenzione e spacca il mondo la fuori! E
se mi vuoi io sarò qui..ci sarà sempre un posto
libero per la nostra selvaggia >
< grazie...
> e tirò su con il naso.
Mezz'ora
dopo Mars si trovava comodamente seduta un macchina
già pronta per un altra uscita con i suoi amici, quando
squillo il telefono
*drin
drin....mary ti chiamano...drin drin...mari ti stanno chiamando..drin
drin...oh porca puttana muoviti a rispondere!!*
“porca
troia, dannata suoneria io e quando ho lasciato che la
registrassero...”
riuscì a
rispondere al telefono in extremis. Era Arashi-hime.
< Pronto
> rispose allegramente < Ciao Mars, sono Fede > ma
il tono dell'amica non era tanto gioviale < Mars siediti
> la ragazza si preoccupò < sono seduta, Fede
che succede? >
si sentì
solo un sospiro in sottofondo < Mars...hanno annullato il
concerto del 23 a Torino >
.....
Silenzio
...
< Mars?tutto
ok? >chiese preoccupata Federica
....
Silenzio
....
< Fede?
>il tono della ragazza era freddo e determinato
< si?
>rispose la scrittrice
< tu domani
prendi il treno sali qui a Torino, porta il basso e portati anche Sara.
Con o senza
Tokio Hotel noi andremo a quel concerto >
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