30 ottobre 1981

di Celaena
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30 ottobre 1981
Lily Evans si svegliò di soprassalto. Le succedeva sempre più spesso ultimamente. Guardò la radiosveglia che le aveva fatto compagnia sul comodino per anni. Gliel’avevano regalata i suoi genitori per il suo quattordicesimo compleanno. Era arrivata con un gufo in Sala Grande mentre stava mangiando. James ne era sempre stato incuriosito.
Sorrise mestamente pensando che ormai non ne aveva più bisogno: gli incubi la svegliavano sempre nel cuore della notte e ogni volta non riusciva più ad addormentarsi notando la mancanza di James, che passava le notti a passeggiare su e giù in salotto o a leggere. Era sempre più cupo. Non voleva nascondersi, ma doveva farlo. Per lei. Per Harry.
Quando Lily aveva stretto per la prima volta fra le braccia il suo bambino si era sentita la persona più felice al mondo. James le aveva sorriso ed entrambi avevano riso quando Harry aveva stretto nella sua manina paffuta il pollice di lui. Ramoso le aveva detto:-Evans, tuo figlio mi sta staccando un dito!- e lei aveva  riso. Ramoso la faceva sempre ridere tanto.
Avrebbe voluto trovarlo lì quando si svegliava, ad abbracciarla e dirle che andava tutto bene. Ma non era così.
Non era così.
 
31 ottobre 1981
Si svegliò ansimando, le guance rigate di lacrime. Una mano le porse un lembo di lenzuolo.
-Non hai un fazzoletto decente?-
Abbracciandola, James le rispose:-Scusa, Evans, ma ho quelli di seta ricamata erano finiti.
Lily avrebbe voluto ridere, ma scoppiò a piangere, rimanendo lì, abbracciandolo finchè non ci furono più lacrime.
Harry iniziò a piangere nella stanza accanto.
-Devo andare-.
Mentre cullava il bambino, lasciò che la sua mente vagasse alla ricerca di un posto dove il figlio di James sarebbe stato al sicuro.
Qui sei al sicuro, qui sei al calduccio, qui le margherite ti proteggono da ogni cruccio.
Ma non è così. No, non è così.
 

 





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