Give me love.

di A n o n y m o u s Rei
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Dedico questa cosa ad Eleonora, perchè è un periodo un pò così.
A Nick, perchè così, mi andava di dedicarti qualcosa.
A LEI, perchè era un pò che non le dedicavo una storia.


 










GIVE ME LOVE.
 





 
“Ehi Rose, ti andrebbe di uscire?”
Erano cinque ore, Albus le aveva contate, che Scorpius era davanti a quello specchio.
Stava provando tutti i modi possibile per chiedere a Rose di uscire.
Albus sapeva benissimo che sarebbe bastato avvicinarsi, guardarla negli occhi e dirle:
“Ehi Rosie, tu andrebbe di fare una passeggiata con me?”
Glielo avrebbe chiesto così, guardandola negli occhi, sorridendole, timidamente.
Mentre Scorpius era cotto di Rose, Albus ne era innamorato ma non avrebbe mai avuto il coraggio di confessare tutto, a nessuno dei due.
 
 
Due ore dopo, quando erano scesi per cena, Scorpius si era avvicinato a lei, le aveva mostrato un libro, sussurrandole qualcosa all’orecchio che l’aveva fatta arrossire e muovere piano la testa, sorridendogli.
 
 
Scorpius era tornato al tavolo con un sorriso da parte a parte, sembrava quasi camminare senza sfiorare il pavimento.
“Ha accettato di uscire con me.” Mormorò piano, quasi gli stesse svelando il segreto più importante della Corona Inglese.
Albus aveva sorriso, cercando di non apparire triste, dandogli una pacca sulla spalla.
E in cuor suo aveva sperato che l’appuntamento fosse un fiasco.
 
 
Ed effettivamente i primi tre appuntamenti erano stati un disastro perché, quando si abbracciavano, i corpi non combaciavano mai, i discorsi erano o troppo lunghi o troppo corti, le serate troppo lente e tutto troppo fuori luogo.
 
 
Poi era bastato uno sfioramento, leggero, di labbra e i corpi avevano incominciato a combaciare alla perfezione, i discorsi ad essere infiniti ma mai inappropriati e le serate troppo veloci.
Tutto combaciava e con questo le speranze di Albus erano andate a disperdersi.
 

 


































Angolo autrice.


Allora, precisamente, questa cosa come sia nata, ancora non me lo so dire.
So solo che stavo facendo filosofia, il prof stava ripetendo per la 667864986 volta la stessa lezione e a me è preso lo scazzo e ho scritto.
Può risultare incompiuta, soprattutto l'ultima parte, dei tre appuntamenti, che sembra messa li alla cazzo.
Ma a dire la verità serve solo a rafforzare il concetto che il povero Al (ti amo, sappilo, ma non puoi reggere la competizione con il mio bambino.) non potrà mai avere Rose tutta per se e dovrà sempre rinunciarci, in partenza o meno.
aspettando una decapitazione,
Rei.




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