prologo
Eccomi con una nuova
storia, un racconto per la precisione. Non ci troverete molti dialoghi,
se vi aspettate la solita commedia romantica questa allora non
è la storia che fa per voi. Non ci saranno nemmeno battutine
"botta-e-risposta".
Non scrivo questo per
far piacere a nessuno, lo scrivo solo per una promessa personale che
feci anni orsono, ma che vi rivelerò solo alla fine dei
capitoli che seguiranno.
Partirò da un
prologo e finirò con un epilogo... non sarà una
storia molto lunga, sebbene si svolgerà nell'arco del ciclo
delle scuole medie.
Personaggi, avvenimenti
e dialoghi sono tutti accaduti realmente. Per mantenere la privacy i
nomi saranno TUTTI fittizzi, non inserirò riferimenti
espliciti al luogo dove sono avvenuti questi fatti nè tanto
meno gli anni. Questo per tutelare la privacy.
Il rating è
rosso, gli argomenti trattati saranno comunque censurati per quel tanto
che sarà possibile. Nel caso in cui ci dovessero essere
problemi non esitate a contattarmi, non sarà un problema
modificare o eventualmente cancellare la storia.
Il titolo potrebbe
ingannare, come già detto non sarà una commedia
romantica (sebbene una nota di romanticismo nella storia ci
sarà comunque, altrimenti il titolo avrebbe poco senso)
bensì un modo per denunciare uno spiacevole avvenimento che
troppo spesso si verifica nelle scuole italiane, ovvero quello del
bullismo. Se per qualsiasi motivo l'argomento da me trattato non vi
è gradito allora vi invito a NON proseguire nella lettura.
Quello che mi limito a fare è una semplice esposizione dei
fatti, se per qualcuno la cosa non va bene, nessuno vi obbliga a
leggere.
Per eventuali critiche,
problematiche o altro, non esitate a contattarmi, la mia mail la
troverete nel profilo, per msn chiedete al suddetto indirizzo.
Vi lascio alla storia.
La
ballata dell'amore Cieco
Prologo
-Racconto
di un passato cancellato-
Questa non è una storia come tutte le altre.
Forse non è nemmeno giusto definirla storia.
Non vi troverete le parole di una ragazza innamorata del suo amor
perfetto, non troverete un lieto fine, anzi, a dire il vero non esiste
ancora la parola "Fine" per quello che sto per narrare.
Per cui, tu, lettore che ti appresti ad immergerti in questa avventura,
non illuderti, come invece fece la protagonista.
Basta già lei come illusa, sono sicura che non vorrebbe che
nessun'altro commetta il suo stesso errore.
Quale? Chiederete voi. Beh un errore che tutti possiamo commettere
quando si è ancora troppo piccoli per pensare da soli, un
errore che, in verità, commettono anche molti adulti.
Ma può da quell'errore nascere qualcosa di nuovo? Qualcosa
di positivo?
La nostra protagonista lo sa, ma il prezzo che le è toccato
pagare è stato molto alto...
Questa storia vi parlerà di orgoglio, di vanità,
di amore ancora troppo giovane per poter sbocciare, di come, alle
volte, basti poco per cambiare le cose.
Ma come ogni storia, i protagonisti sono più d'uno.
Io posso solo narrarvi uno dei tanti punti di vista della storia, un
punto che mi fu raccontato così come io, ora, lo racconto a
voi.
E' questa la storia di un amore cieco.
Della stupida ingenuità di una ragazzina, che da uno sbaglio
farà nascere qualcosa di molto importante...
Un uomo onesto, un uomo probo,
tralalalalla
tralallaleru
s'innamorò
perdutamente
d'una che non lo amava
niente.
Gli disse portami
domani,
tralalalalla
tralallaleru
gli disse portami domani
il cuore di tua madre
per i miei cani.
Lui dalla madre
andò e l'uccise,
tralalalalla
tralallaleru
dal petto il cuore le
strappò
e dal suo amore
ritornò.
Non era il cuore, non
era il cuore,
tralalalalla
tralallaleru
non le bastava
quell'orrore,
voleva un'altra prova
del suo cieco amore.
Gli disse amor se mi
vuoi bene,
tralalalalla
tralallaleru
gli disse amor se mi
vuoi bene,
tagliati dei polsi le
quattro vene.
Le vene ai polsi lui si
tagliò,
tralalalalla
tralallaleru
e come il sangue ne
sgorgò,
correndo come un pazzo
da lei tornò.
Gli disse lei ridendo
forte,
tralalalalla
tralallaleru
gli disse lei ridendo
forte,
l'ultima tua prova
sarà la morte.
E mentre il sangue lento
usciva,
e ormai cambiava il suo
colore,
la vanità
fredda gioiva,
un uomo s'era ucciso per
il suo amore.
Fuori soffiava dolce il
vento
tralalalalla
tralallaleru
ma lei fu presa da
sgomento,
quando lo vide morir
contento.
Morir contento e
innamorato,
quando a lei niente era
restato,
non il suo amore, non il
suo bene,
ma solo il sangue secco
delle sue vene. (*)
(*) La ballata dell'amore cieco, Fabrizio de Andrè (tutti i
diritti sono riservati all'autore)
|