Addio Calde Primavere

di NekoUchiha
(/viewuser.php?uid=307736)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Sangue, sangue ovunque, per le strade, sulle mura degli edifici e sui corpi riversi a terra.
Erano morti tutti, anche i sacerdoti riversi sugli altari del templi.
L’ira di dio si era abbattuta su coloro che miravano ad ottenere l’immortalità decantata dai sacri libri, senza dover rinunciare a nulla.
Nessuno di loro aveva capito il prezzo di quel dono, neanche i ninja del villaggio.
Ora avevano ottenuto quello che volevano: sarebbero stati eternamente affianco al loro dio, eternamente sconfitti.
Al centro della piazza stava l’unico giovane ancora vivo.
Respirava a fatica, coperto di sangue e ferite mortali.
-Atei che voi siate maledetti! Questa è la punizione del sacro dio, Jashin-sama!-
Il giovane cominciò a camminare, incurante di calpestare coloro che fino a poco prima erano tutti suoi conoscenti, ignorando le proprie ferite e il dolore fisico, anzi godendo nel provarlo.
Si avviò verso le porte del villaggio con una falce a tre lame come unico bagaglio.
Attorno al collo la cosa più importante che gli appartenesse: il suo rosario con il triangolo rovesciato inscritto.
-Ora si comincia a giocare-
E con un ghigno sul volto si lasciò alle spalle quella che era stata la sua casa.
 
 
 
Allora quanti sono i coraggiosi che sono arrivati in fondo?
Questa è la prima cosa che pubblico.
Avevo sempre fantasticato su quale potesse essere il motivo per cui Hidan avesse abbandonato il proprio villaggio e mi è uscita fuori questa flashfic.
Se vi và lasciate un commentino, positivo o negativo che sia, mi farebbe veramente piacere
 
Neko
 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2181967