Blood of my blood
Note
d'autrice: Per me
è un'emozione essere di nuovo attiva dopo quasi due anni di
crisi. Penso di essere maturata e spero davvero che la passione che ho
sempre avuto per la scrittura riesca a tornare a galla. Ho iniziato su
questo sito a tredici anni. Ora ne ho quasi venti. Direi che
abbandonare questo sito per mesi e mesi, e di conseguenza dimenticare
cosa significasse scrivere storie, sia stato quasi un crimine. E'
grazie a Efp che ho conosciuto persone stupende con cui ancora oggi
sono rimasta in contatto ed è grazie a Efp che ho imparato
ad accettare complimenti e critiche, quindi eccomi di nuovo qui. Per
voi che leggerete, ma soprattutto per me stessa. Auguratemi buona
fortuna.
La
fanfiction di seguito è dedicata a una serie televisiva ispirata ai romanzi nati
da uno di quelli che io definisco il
più sadico degli scrittori. George
R.R. Martin è riuscito a eliminare almeno la metà
dei personaggi che apprezzavo o di cui avrei voluto leggere di
più, ma questo implica anche che io potrò
ricamarci un po' sopra attraverso il telefilm (che è quasi del tutto identico ai libri). Per oggi, la mia musa ispiratrice comprende una
delle famiglie più importanti della saga. Mi auguro che a
qualcuno interessi quello che seguirà. Ci tengo a precisare
come ultima cosa che il mio genere di scrittura tende ad essere sempre
molto introspettivo :)
Blood of
my blood
"Non
eri un vero drago. Il fuoco non può uccidere un drago"
Quella
notte faceva più freddo del solito. Viserys riconobbe i suoi
passetti veloci ancora prima di vederla comparire da dietro la porta
per fermarsi accanto al suo letto. Ridacchiò e inizio a
spostarsi di lato per farle spazio, come ogni volta, godendosi la sua
goffa scalata seguita subito dopo da uno sbuffo. Per Daenerys, che
aveva solo quattro anni, quel letto sembrava enorme. Si
schiacciò contro di lui e per un attimo il tempo parve
fermarsi.
A Viserys sua sorella era sempre sembrata minuscola, eppure ricordava
come il suo pianto avesse coperto il rumore dei tuoni il giorno in cui
era nata.
Iniziò ad accarezzarle i capelli e bisbigliò al
suo orecchio «Tu sei
sangue del mio sangue, Dany. E il nostro è il sangue del
drago. Noi siamo draghi.»
Dalla
bambina non giunse alcuna risposta, segno che doveva essersi
già addormentata. Il ragazzino sorrise e si
premurò di coprirla per bene, restando ad osservarla tutta
la notte.
Lei
era il suo unico tesoro. E nessuno li avrebbe mai separati.
Erano
ore che girava intorno alla tenda di Daenerys. Girava e girava senza
sapere come comportarsi. Dentro di lui qualcosa aveva iniziato a
sgretolarsi lentamente, proprio come le statue dei draghi che
circondavano la sua vecchia fortezza, consumate dal vento proveniente
dal mare. Viserys non riusciva a sopportare l'idea di aver dato sua
sorella a quel selvaggio, eppure Illyrio gli aveva assicurato che
sarebbe stato un ottimo affare. Cosa c'era di meglio di un'unione tra
il più forte khal del mare d'erba e l'ultima discendente dei
draghi?
Noi. Ecco cosa c'era di
meglio. Io e Daenerys. Due Targaryen. Gli ultimi due sopravvissuti.
Ci mise un attimo a intrufolarsi nella tenda della
sorella, deciso a riprendersi quello che era suo di diritto. Non gli
importava più che quell'unione potesse procurargli un
esercito. Non avrebbe accettato che altri la avessero a parte lui.
Fece due passi prima di bloccarsi di colpo, osservandola.
Daenerys dormiva raggomitolata tra le pellicce, coi bei capelli
argentei a incorniciarle il viso e le labbra schiuse. Per un attimo,
Viserys si sentì di nuovo bambino e ricordò le
sere passate a raccontarle le poche storie che conosceva sui draghi.
Solo storie.Ecco cosa gli restava adesso. Aveva perso sua madre,
venduto la sua corona e dato sua sorella in sposa a
quell'animale.
Scivolò in ginocchio accanto a lei e non fece nulla,
cercando di svuotare la mente da tutti quei pensieri che lo rendevano
folle, ma non ci riuscì.
Si chinò su di lei e le baciò le labbra,
delicato, poi di colpo qualcuno lo afferrò per le spalle e
lo trascinò fuori quasi di peso.
Più si soffermava a guardare il suo ventre gonfio e
più gli sembrava di essere già morto.
A ogni mese che passava, il corpo di lei diventava più
largo.
E per ogni mese che passava, era come se qualcuno lo stesse pugnalando
dritto al cuore.
Lo sguardo di Daenerys non era mai stato così freddo. Per un
attimo, si chiese se avesse davanti la stessa persona. Era davvero
quella la bambina che di notte correva da lui per dormire stretta tra
le sue braccia? La stessa ragazzina che si lamentava di voler tornare
in una casa il cui unico dettaglio che ricordava era una porta rossa?
Viserys non seppe darsi una risposta, stordito dal vino che aveva
bevuto prima di entrare in quell'enorme tenda, nel pieno dei
festeggiamenti. Il braccio gli doleva, ma non avrebbe mai fatto male
quanto lo squarcio che si era aperto all'altezza del petto.
Per un solo istante, sua sorella gli aveva dato una speranza, che
l'attimo dopo aveva già incenerito.
Ti darà la
tua corona d'oro. Ti darà la tua corona d'oro...
Viserys gridò, supplicò e
invocò il suo perdono. Era suo fratello, in fondo. Non
l'avrebbe fatto, non avrebbe permesso che il khal lo facesse. Se non
fosse stato per lui dove si sarebbe ritrovata ora? In compagnia di chi?
Era stato lui a trovarle quel partito, a darle una
possibilità. Era stato lui a farle passare la paura del buio
quando aveva sei anni e a raccontarle storie per farla
addormentare.
Eppure lei non ricordava. Lei non esisteva più.
Quando l'oro iniziò a scivolare sul suo capo, prima che gli
ricoprisse gli occhi, il ragazzo incontrò lo sguardo di
quella donna. E comprese.
Io non sono un drago.
***
Sono
eccitata. Questa è la mia prima fanfiction dopo due anni di
crisi e perdita di ispirazione. Il Pov di Viserys non è una
cosa da tutti, okay. E' un personaggio che non piace quasi mai,
nè all'interno dei libri e soprattutto nel telefilm, ma a me
trasmette un senso di tristezza incredibile. Viserys non è
propriamente "cattivo", è solo un giovane sbandato, ecco.
Vive tutta la sua vita nascosto, con una sorella minore a carico e una
serie di convinzioni dinastiche che si porta dietro da quando
è nato. Un ragazzo complessato, quasi, che non riesco a
reputare davvero folle. Probabilmente ne è in piccola parte,
come ogni altro Targaryen, ma penso che il gesto spietato di Daenerys
non la renda poi molto più sana di lui. Questa fanfiction si
intitola appunto "sangue del mio sangue". Una persona sana di mente non
ucciderebbe il proprio fratello, neanche il più crudele. E
Viserys, ripeto, non è crudele... è soltanto
esausto da un punto di vista psicologico.
Mi
chiedo se qualcuno si troverà d'accordo con la mia difesa di
tale personaggio. In ogni caso... spero che la fanfiction vi sia
piaciuta. Grazie in anticipo.
W.W.
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