A te...
Ultimo anno di liceo per i
ragazzi della East High School.
E questa era anche l' unica possibilità che uno studente, di
quella famosa scuola, aveva per far capire alla sua amata fidanzata
quello che provava realmente.
Era alto, muscoloso ma non troppo, grazie agli allenamenti quotidiani
di basket, era il capitano della squadra del suo liceo, capelli biondo
cenere e occhi azzurro cielo.
La sua ragazza lo aveva accusato il giorno prima di non amarla sul
serio, di stare con lei solo per sesso e niente più.
Queste parole lo avevano ferito enormemente, ma poteva anche capirla...
era da un po' di tempo che non le dava le giuste attenzioni, pensava
sempre e solo al basket e la sentiva così distante da se.
Scosse la testa e infilò nell' armadietto rosa di lei un
fogliettino ripiegato in quattro.
Sorrise, il suo amore sapeva sempre come differenziarsi dagli altri.
Lei era una stella, la SUA stella.
Raggiunse di corsa la palestra aspettandola lì. Aveva una
bella
sorpresina per lei, una sorpresina che sperò le sarebbe
piaciuta.
Una bella ragazza dai lunghi capelli biondi e gli occhi caramellati
camminò velocemente, facendo riecheggiare per il corridoio
vuoto
i suoi inseparabili tacchi.
Raggiunse il suo armadietto e quando lo aprì vi
trovò dentro un bigliettino, lo aprì e lesse il
contenuto.
" Dobbiamo parlare, vieni in palestra, ti aspetto lì!
Troy..."
Quel messaggio la lasciò un po' perplessa e una strana
sensazione, accompagnata da mille domande si fece largo dentro di lei.
"E se vuole lasciarmi?"
Questo era quello che opprimeva di più il suo cuore.
Se Troy l' avrebbe voluta lasciare lei che avrebbe fatto?
Era tutta la sua vita, circa sei mesi fa si erano fidanzati ed erano
stati, nonostante le piccole distrazioni del ragazzo, i sei mesi
più belli della sua vita.
Si affrettò ad arrivare subito in palestra, ma appena l'
aprì rimase a bocca aperta.
Tutto il pavimento era corsparso di petali di rose bianche e gialle, i
suoi fiori preferiti.
Poco più avanti c' erano due cuscini molto grandi poggiati
sul
pavimento e un piccolo tavolino dove vi erano poggiati due calici di
cristallo e una bottiglia di champagne.
Sentì due forti braccia avvolgerle la vita e baciarle il
collo.
Sorrise, e si girò senza sciogliere l' abbraccio, aveva le
lacrime agli occhi.
-Grazie...-
Disse baciandolo sulle labbra.
-La sorpresa non è ancora finita!-
Prese un teecomando che aveva nella tasca posteriore dei jeans e
attivò uno stereo che Sharpay non aveva notato.
-Questa è per te...-
A
te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All’ angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Sharpay era davvero l'
unica che per lui contava. Per lei avrebbe dato tutto, avrebbe anche
rinuniato al basket.
Lo aveva aiutato a reagire quando i sua madre aveva appena scoperto di
avere un cancro al seno che con molta probabbilità l'
avrebbe
portata via da lui e da suo padre.
Era stato questo a farli avvicinare, innamorare...
Tu
mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con
te
A te io canto una
canzone
Perché non
ho altro
Niente di meglio da
offrirti
Di tutto quello che
ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro
all’aria
Come bollicine
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni
miei
Sostanza dei giorni
miei
Quando
litigò con la madre perchè si rifiutava di
prendere le
medicine andò via di casa per due gioni e Sharpay lo
portò a casa sua, e lì, fecero per la prima volta
l'
amore.
Lui aveva già fatto esperienze con altre ragazze, ma le
trovava
così sbagliate, ma con Sharpay fu tutto diverso, fu dolce,
pieno
di sentimento e passione.
A
te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore
grande
A te che hai preso la
mia vita
E ne hai fatto molto
di più
A te che hai dato
senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio
amore grande
Ed il mio grande
amore
A te che io
Ti ho visto piangere
nella mia mano
Fragile che potevo
ucciderti
Stringendoti un
po’
E poi ti ho visto
Con la forza di un
aeroplano
Prendere in mano la
tua vita
E trascinarla in
salvo
Era il primo vero grande
amore della sua vita, neanche con Gabriella era stato così
bene.
Un giorno lo chiamò e gli disse che aveva ottenuto un
provino
per una prestigosa scuola di ballo a Los Angeles, ma quando una
settimana dopo si presentò da lui in lacrime gli si
spezzò il cuore.
Era la prima volta che la vedeva piangere, piangere per un qualcosa che
lei amava.
Ma subito dopo l' aveva vista rialzarsi con lo sguardo più
determinato che mai.
A
te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte
dell’avventura
A te che credi nel
coraggio
E anche nella paura
A te che sei la
miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti
i giorni
E resti sempre la
stessa
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni
miei
Sostanza dei sogni
miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni
miei
Sostanza dei giorni
miei
A te che non ti piaci
mai
Sharpay gli aveva insegnato
che i sogni potevano diventare realtà, bastava non
arrendersi mai.
Lui la sognava ogni notte. Era come una bellissima Venere scesa sulla
terra. Anche se lei non si trovava mai perfetta, diceva sempre "Voglio
essere al meglio per te, amore mio!"
E
sei una meraviglia
Le forze della natura
si concentrano in te
Che sei una roccia
sei una pianta sei un uragano
Sei
l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei
l’unica amica
Che io posso avere
L’unico
amore che vorrei
Se io non ti avessi
con me
a te che hai reso la
mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un' immenso
piacere,
La
portò poco più in la,quasi al centro della pista
e
iniziò a farla volteggiare, a baciarla, ad abbracciara.
Non poteva più stare senza di lei, era la sua droga
più pura.
a
te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
a te che hai preso la
mia vita e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato
senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio
amore grande ed il mio grande amore,
a te che sei,
semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei...
e a te che sei,
semplicemente sei, compagna dei giorni miei...sostanza dei sogni...
Appena finì di
cantare, la baciò con tutta la passione che aveva.
-Ti amo Sharp, tra di noi non è sesso...-
-Scusami Troy, senza di te non so che farei! Grazie per tutto!-
Lui scosse la testa e sorrise.
-A te... Sharpay!-
Fine!
Ok, non è un gran che, ma intanto mi sono ripresa dalla
troiella
scritta ieri per scommessa, baci e grazie a tutti quelli che
commenteranno o leggeranno.La canzone è "A te" di Jovanotti
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