Come onde d' inverno

di asyagio_writes
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Avete presente quelle mattine in cui vi svegliate con il sorriso stampato sulla faccia, tu sei cordiale e simpatico con tutti e loro sono lo stesso nei tuoi confronti? Bene. Questa non era affatto una di quelle mettine. Per niente!
Sto aspettando la corriera che mi porterà via da tutto. La devo fare finita. Non voglio più soffrire, e andarmene è la strada più semplice. La via che mi farà felice. Per sempre.
Finalmente la corriera arriva, e mi siedo in uno degli ultimi posti. Siamo solo io e un gruppo di anziane, quindi decido di accendere il mio Ipod e dimenticarmi di tutto ciò che mi  circonda per la prossima mezzora, sapendo che fra poco, mi dimenticherò tutto il resto del mondo, una volta per tutte. Niente più dolore, niente più rabbia.
Scendo alla mia fermata e arrivo al mare. Iesolo è cosi bella d’ inverno.
Mi faccio cullare dal rumore delle onde per qualche istante: è rilassante e penso che tra poco non potrò più sentire il rumore del mare o la brezza che mi punge le guance.
Basta! Devo farlo. Sono venuta qui per farla finita, non per vedere la bellezza della vita,
Mi alzo in piedi, lascio per terra la borsa e comincio a camminare fino ad arrivare all’ orlo dello scoglio. Mi guardo intorno e noto solo un ragazzo che ascolta la musica dagli auricolari e una donna che parla al telefono. Bene. Almeno non mancherò a qualcuno.
La ferita che mi porto dentro fa troppo male per rimanere, per sopravvivere un altro giorno in più.
UNO.
DUE.
TRE.
Salto.
 




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