cap 2
Ciao!! Eccomi con
un nuovo capitolo!! Ho avuto un po' di problemini perchè
non sapevo usare l'html e ho dovuto cancellare e riscrivere la
storia per bene, per evitare che chi legge ci rimettesse gli occhi!!
Ora vi lascio al nuovo capitolo e vi prego recensite, se no mi
scoraggio! kuss...!
CAPITOLO II
Era passato un mese da quella sera, ormai per Giulia quei
ragazzi erano come dei fratelli, o quasi.
Le giornate passavano tranquillamente, tra risate, scherzi e
sporadici e soprattutto brevi litigi.
La ragazza continuava ad andare a scuola e i ragazzi a
lavorare nello studio di registrazione.
Giulia a scuola non aveva detto ai compagni che viveva con i
Tokio Hotel, immaginando le reazioni, lo aveva detto solo alla sua migliore
amica, Veronica.
Si conoscevano da tanti anni ormai, avevano la stessa età e
si erano trasferite li in Germania dall’Italia insieme, per frequentare un
corso di danza avanzato possibile solo con i crediti scolastici di quella
scuola ( motivo per cui avevano lasciato l’Italia).
Veronica andava spesso a trovarla e anche lei era diventata
amica dei ragazzi.
“Tooooooooooooooooooooooooooooooooooom!!!!!!!!!!
Biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiill!!!!!!!!! Svegliaaaaaaaaaaaaa!!!! Dovete vedere
David stamattina! Possibile che siate tanto pigri??” li sgridò Giulia
scuotendoli nei loro letti e tirando giù le coperte a forza di strattoni per
farli alzare. Ormai c’aveva fatto l’abitudine a vederli in boxer.
“Ehi!” si lamentò Tom “mai sentito parlare di privacy?”
chiese stizzito.
“Si ne ho sentito parlare ma tu sei l’ultima persona che può
parlare di privacy, che per te è un concetto astratto!” fu la canzonatoria
risposta.
“Ahhhhhhhhhhhhh la luce del sole mi acceca!! Ma sei tutta
pazza!?” stavolta fu Bill a lamentarsi, quando Giulia aprì le tende e le
serrande.
“Gli altri sono già svegli e aspettano voi e conoscendoti
Bill, se non ti alzi subito prima di stasera nn andate da nessuna parte!”
“Cos’è un’attacco di spiritosaggine mattutino?” le chiese
sarcastico il moro.
“Lo so lo so sono troppo simpatica!” esclamò radiosa
cominciando a buttare la schiena in avanti in quello che voleva essere un
energico inchino.
Era proprio per questo suo carattere solare e sempre allegro
che Bill si era innamorato di lei, ma non aveva il coraggio di confessarle i
suoi sentimenti, nonostante varie volte fosse stato sul punto di farlo.
“Io vado in bagno!” annunciò Tom uscendo dalla stanza e
lasciando i due ragazzi da soli.
Giulia si sedette sul letto di Bill e si sdraiò accanto a
lui, non c’era niente di male, era quasi un’abitudine.
“Billuccio!!!!!!!” esclamò imitando la voce di una bambina e
abbracciandolo come fosse il suo peluche.
“Ehi signorina! Ricordati che sono un ragazzo! Se fai così,
nonostante io non sia come Tom, mi tenti troppo!” buttò lì il vocalist con una
leggere risata guardandola malizoso.
“Ma va là scemo! Stai un po’ zitto e abbracciami cucciolo
peluchoso!” gli rispose lei ridendo e lanciandogli un cuscino in faccia.
Lui non se lo fece ripetere ancora e l’abbracciò
teneramente. Rimasero così per un po’, e Bill non si mosse, nel timore che
anche il minimo movimento potesse rovinare la magia di quel momento.
Fu lei a sciogliere l’abbraccio dicendo: “ Ok Bibi io vado
di là se no mi addormento di nuovo e non mi smuove più neanche il carro
attrezzi!” e dopo avergli schioccato un bacio sulla guancia uscì dalla stanza
per raggiungere Gustav e Georg che intanto stavano giocando alla play e
lasciando il ragazzo solo con i suoi pensieri.
“Non posso dirle che mi sono innamorato di lei, potrei
rovinare la nostra amicizia e francamente è l’ultima cosa che voglio…ma non
resisto più!!!!Ogni volta che me la trovo davanti mi viene una voglia assurda
di baciarla e poi quando m guarda con quegli occhini dolci…! Ok basta, Bill!
Davvero, ORA-BASTA! SE no ci diventi matto!” pensò tra se e se, non
accorgendosi nemmeno che Tom intanto era entrato nella stanza con un
asciugamano intorno alla vita e lo fissava.
“Che c’è??? Perché m fissi??”
“Ti vedevo così assorto…pensavo ti fossi addormentato così
da seduto…!”
“Ma và! Stavo solo pensando…so che per te è difficile da
capire visto che non pensi, ma sai la gente con le rotelle al loro posto e una
coscienza che gli impedisce di portarsi a letto una ragazza a sera, lo fanno!”
rispose sarcastico Bill.
“Guarda che io penso…la mia è solo una filosofia di vita!”
“Allora scrivici un libro!”
“Preferisco sfruttarla per far altro!” concluse malizioso il
rasta concludendo così la conversazione e convincendo il fratello una volta di
più che era un caso disperato.
Anche Bill si preparò e salutata Giulia, il quartetto uscì
di casa diretto alla sala di registrazione.
“Ahhhhhhhhhhhhh”pensò la ragazza “Paaaaaaaaaaaaaace! Ma che
posso fare stamattina? La scuola è chiusa grazie a quei santi ragazzi che hanno
allagato i bagni (e che credo andrò a ringraziare personalmente) e in casa non
è niente da fare….mah si chiamo Vero!” pensò la ragazza.
Tum….tum…tum… “Pronto?”
“ Vero sono Giuli!”
“Buongiorno! Allora che fai? Pensavo di andare a fare
shopping che ne pensi?”
“Dico che è una bellissima idea per occupare la mattinata!”
fu l’entusiasta risposta di Giulia.
“Allora aspettami vengo
subito da te e ce ne andiamo da casa tua”
“Ok a dopo!”
Volò in camera e prese il suo zainetto azzurro che con la
canotta bianca che indossava stava d’incanto e vi infilò cellulare, portafoglio
e chiavi senza appesantirlo troppo per
poi, sedutasi sul divano, aspettare l’amica.
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