A ognuno il suo momento

di Saratrix
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[Beatrice/Andrea]

Beatrice e Andrea erano seduti sulla spiaggia. I canzoni tirati su fino al ginocchio e le scarpe abbandonate chissà dove per poter immergere i piedi in acqua liberamente.

“Sai una cosa?” lui si girò a guardarla con un ghigno impresso sul volto.

“No…” chiese lei titubante: quando Andrea aveva quell’espressione stampata sul volto erano in arrivo o battute stupide o azioni stupide.

“Bé ti informo, mia cara, che sono tre anni, tre mesi e tre giorni che stiamo insieme.”

La giovane donna rimase spiazzata dall’affermazione del compagno.

Aveva ragione.

Sembrava che avesse in testa un cronometro che si fosse avviato quando ha accettato di mettersi con lui! Ancora un po’ e le diceva pure le ore, i minuti e i secondi!

“Sì, ma le ore, i minuti e i secondi te li sei dimenticati?”

“Tre ore, quattro minuti e tre, quattro, cinque, sei secondi…” Ok. Ora sì che era impressionata. Passasse il fatto che probabilmente se li era inventati, ma che ci fosse sempre il tre in mezzo?

“Ok… ma questo cosa centra?”

“Semplice! Il tre è il numero perfetto! Quindi cosa c’è di meglio di chiederti la mano nel nostro terzo anniversario di qualsiasi cosa?”

A quella risposta Beatrice rimase spiazzata. Lo guardava incredula, mentre lui aveva sempre quel ghigno stampato sul volto. La donna boccheggiava non credendo a quello che aveva appena sentito: Le stava chiedendo di sposarla?

Intanto Andrea prese dalla tasca dei calzoni una piccola scatolina di velluto. L’aprì e prelevò un anello d’oro bianco con incastonato sopra uno smeraldo. Verde come Thuban.
Senza che lei se ne accorgesse le aveva infilato l’anello al dito “Chi tace acconsente.” Le disse continuando a ghignare.

“Sì…” Non sapeva perché gli avesse acconsentito. Non sapeva perché anche la prima volta, quando le chiese di fidanzarsi, gli avesse detto di sì. Infondo lui è un arrogante, egoista, egocentrico, possessivo testa di legno.

Ma forse… è proprio questa parte di lui che l’ha fatta innamorare perdutamente.

Ma non abbastanza. Infatti non era abbastanza forte da riuscire a far accettare a Beatrice la vera natura di Andrea e il destino di Sofia.

Ma, chissà? Forse, in futuro, riuscirà a rimediare.






[Parole 359]
***Commenti dell'Autrice***
Allora eccomi qui con un nuovo capitolo.
L'ispirazione mi è venuta oggi durante l'ora di Matematica con la prof che ci spiegava qualcosa legato alla simbologia dei numeri... Io ho ascoltato solo all'inizio e del resto non mi ricordo niente, perché la mia testa era già al PC che scriveva la flash-fic.
Per quanto riguarda i personaggi spero di essere rimasta nell'IC, visto che Licia non ce li racconta molto nel dettaglio. Diciamo che per loro mi sono ispirata a Lily e James di Harry Potter, visto che secondo me sono molto simili. Soprattutto Andrea e James.
Non ho altro da aggiungere e spero che vi piaccia quindi al prossimo capitolo!
Un bacio
Sara :)

P.S. Ditemi chi vorreste trovare nel capitolo successivo! ;)




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