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UNA NOTTE D'ANGOSCIA
Hinata stava correndo a
perdifiato attraverso una selva intricata. La pioggia cadeva con insistenza e
il cielo, coperto da nuvoloni neri, era illuminato dai lampi: ovunque si poteva
sentire il rombo dei tuoni. Negli occhi della giovane si potevano leggere
angoscia e disperazione: sperava con tutta sé stessa di arrivare in
tempo. Finalmente arrivò nei pressi di una grande cascata, ma non appena vi
giunse vide una scena che le fece raggelare il sangue nelle vene: sulla sponda
del fiume Naruto giaceva a terra senza alcun segno di vita. Hinata si
avvicinò al corpo con l'angoscia nel cuore e non appena vide i suoi occhi
azzurri senza vita, la giovane kunoichi cacciò un urlo disperato. "C-che cosa
ti hanno fatto?", domandò Hinata con le lacrime agli occhi in attesa di una
risposta che non sarebbe mai arrivata. Il corpo presentava una profonda
ferita alla gola e tre kunai erano ancora conficcati nell'addome: Naruto doveva
aver combattuto una terribile battaglia. Improvvisamente Hinata si voltò e
vide un gruppo di shinobi nemici che si avvicinavano; la giovane donna, accecata
dall'ira, impugnò un kunai e si lanciò contro i nemici: era intenzionata a
seguire Naruto anche nell'aldilà.
Hinata si svegliò di soprassalto: aveva
la fronte bagnata di sudore e nel suo sguardo si poteva leggere lo spavento che
si era appena presa. "Per fortuna era solo un brutto sogno!", disse Hinata
tirando un sospiro di sollievo. Ma quel breve momento fu presto interrotto:
era ormai da oltre un mese che Naruto era partito con i suoi compagni per
compiere una missione rischiosa nel Paese della Terra e da allora Hinata non
aveva più sue notizie. Come se ciò non bastasse, da una settimana aveva
sempre lo stesso incubo e la mattina si trovava in preda di un forte senso di
nausea. "Non si può andare avanti così!", commentò la giovane kunoichi con
aria stravolta. "Domani mi recherò da Tsunade-sama; ho bisogno di
parlarle". A quel punto Hinata si alzò dal letto e si recò in cucina a
prendersi un tè caldo: da una settimana era l'unica cosa che sapeva donarle un
pò di sollievo.
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