Un menteur.

di AstronautOnTheMoon
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Un menteur.

C'era un ragazzo, avrei fatto qualsiasi cosa per lui: sarei arrivata in Cina camminando a piedi nudi, avrei donato dieci anni della mia vita per vederlo sorridere un secondo, avrei imparato a dormire con un occhio aperto per non rinunciare al suo viso nemmeno di notte.

Il suo sorriso era la cosa più dolce che avessi mai visto, i suoi occhietti vispi e il suo faccino da bambino.

Per molti le sue proporzioni potevano non sembrare armoniose, ma per me erano le uniche note che volevo sentire. Era alto, magro, forse troppo, ma comunque sembrava perfetto.

Le chiacchierate con lui erano tutto ciò che volevo, quando leggevo il suo nome ero felice, mi sentivo rinascere. Era molto dolce, mi scriveva “Ti voglio bene”, “Se fossi qui ti abbraccerei e ti farei sorridere”, ma poi... poi ogni caramella dolce si è trasformata in una medicina amara, ogni cuore intero in uno spezzato.

Come è successo? Sinceramente non lo so.

Cosa ho sbagliato? Vorrei saperlo.

Semplicemente è finito tanto silenziosamente quanto è iniziato.

Un giorno mi scrisse cose bellissime, il giorno dopo gli scrissi e lui non rispose.

Non rispose quel giorno, non rispose quella settimana, non rispose quel mese, non rispose più.

Perché? Non lo so, non gliel'ho mai chiesto.

Ho semplicemente imparato a vivere con la consapevolezza che sia solo un menteur.

Avevo seriamente sperato che potesse esserci qualcosa tra di noi. Ho sognato tante volte di abbracciarlo e di baciarlo. Nessuno dei miei sogni si è mai avverato e ora siamo solo due anime che continuano a camminare senza meta, continuando a cercare qualcosa di più, qualcosa che ci dia una ragione per sorridere per tutta la vita.

Ho sempre voluto chiedergli il motivo del suo comportamento, ma non ne ho mai avuto il coraggio. Ora è passato tanto tempo e non si ricorderà più di me.

Ormai ho imparato a non domandarmi più niente, ho imparato a rispettare questa scelta di cui non ho mai capito il motivo.

AstronautOnTheMoon.




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