Gone in the Shadows

di elefiore
(/viewuser.php?uid=135763)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Gone in the Shadows
1. Non è una cosa facile, vedere un Guardiano..
Sentii un lieve rumore dietro di me.
Mi fermo: vidi con la coda dell’occhio una sagoma muoversi tra le ombre... ed ecco che una bambina tentò di derubarmi.
Le afferrai un polso ed allontanai l’Occhio dalla sua portata.
”Lasciami andare!”
”Non è per te.”
”Per favore, signore, sono affamata..”
Guardai le sue mani. Piccole e dalle dita sottili: le mani di un ladro.
”Hai talento. Non è una cosa facile… vedere un Guardiano.” dissi -un leggerissimo sorriso mi curvò le labbra- “Soprattutto uno che non desidera essere visto.”
 
Qualcuno mi scosse e disse qualcosa che non capii.
Mi tirò un debole pugno alla spalla
“Svegliati!”
Aprii con fatica gli occhi. Mi faceva un male tremendo la testa.
”Dai, dai! Sono quasi arrivati!”
Era la bambina che aveva tentato di derubarmi, ne ero sicuro.
No, un momento.
”Che ci fai in casa mia?!”
”SHH” mi zittì velocemente coprendomi la bocca “Sono vicini, andiamo via!”
Mi tirò giù dal letto, mi prese per mano e mi portò nel corridoio sotto le scale.
”Ma che succede?!”
”So solo che un uomo ti ha portato qui svenuto, passando dalla finestra.”
In un angolino appena fuori dall’edificio c’era una botola che nemmeno io avevo mai visto.
”Le tue cose sono qui. Presto, prima che ci scoprano!”
Quella bambina.. davvero era riuscita a portar via tutta la mia roba dalla mia stanza senza che me ne accorgessi? Era più abile di quanto avessi sospettato.
Presi tutte le mie cose e in fretta ci allontanammo dall’edificio… o almeno io ci riuscii.
Sentii la bambina gridare ed un uomo, probabilmente una guardia, dire: “Preso, piccoletto! So che sai dov’è quel ladruncolo, dimmelo subito!”
”No, lasciami, non lo so! Aah!”
”Ah non lo sai? Beh, allora…” fece per lasciarla ma, al contrario, la sollevò da terra per il braccio “Non ci casco. So che lo sai!!”
La bambina tentava di divincolarsi, senza successo.
Presi l’arco, una freccia, mirai e..
Morto.
La bambina cadde a terra.
Corsi da lei, alla luce, e la presi in braccio in meno di un attimo per poi tornare tra le ombre, appena in tempo per non essere visto da una guardia…
Ma non avevo fatto in tempo a nascondere il cadavere dell’altra.
”So che sei qui, tra le ombre, ladro!”
Un Guardiano secondo loro si sarebbe dovuto far beccare così, come nulla fosse? Eh, no.
Poggiai la bambina a terra quindi, velocemente, ci spostammo dal Quartiere Sud (dove abitavo) al Quartiere Vecchio.
”Ti lascio qui, devo andare, ma non preoccuparti per me: conosco questo luogo molto bene. Cerca un rifugio, ci rincontreremo, Garrett.. Ah, io sono Erin.”




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2201406