Chiamalo destino

di Dangerina15
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PROLOGO


« L'uomo è ossessionato dalla dimensione dell'eternità e per questo si chiede: "le mie azioni riecheggeranno nei secoli a venire?". Gli altri, in gran parte, sentono pronunciare i nostri nomi quando siamo già morti da tempo e si chiedono chi siamo stati, con quanto valore ci siamo battuti, con quanto ardore abbiamo amato. »



Una volta un mio caro amico mi disse queste esatte parole. Erano pronunciate con una sfumatura di paura, quasi rassegnazione agli eventi. D'altronde non erano i campi elisi e la pace che ci aspettavano, ma qualcosa di nettamente peggiore.
La guerra.
Il dio Ares ci guidava verso un nuovo scontro, un nuovo spargimento di sangue, nuove battaglie, morti e perdite. L'esercito acheo era pronto ad affrontare una nuova battaglia contro popoli che il mio re, Agamennone, definiva inferiori. Avevo sempre titubato a quelle considerazioni ma data la mia posizione nella fanteria e l'alto titolo che possedevo, dovevo misurare ogni singola parola o pensiero mi venisse in mente. Ero un soldato e dovevo soltanto obbedire agli ordini.
Avevo affrontato centinaia di battaglie, avevo visto scene orribili ma...quel giorno sembrò segnare un nuovo inizio, un inizio che avrebbe cambiato per sempre le sorti della mia vita...Mi chiamo Joe e la mia, anzi la nostra storia comincia in quel torrido giorno del 1248 a.C...




<< Se mai si racconterà la mia storia, si dica che ho camminato coi giganti. Gli uomini sorgono e cadono come grano invernale, ma questi nomi non periranno mai. Si dica che ho vissuto al tempo di Ettore, domatore di cavalli. Si dica che ho vissuto al tempo di Achille.>>




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