Storia di guerra

di Nakurisch
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Storie di guerra


Un vecchio soldato di guerre trascorse
mi disse che un tempo, di vite, ne tolse,
e rimorsi nel cuore che tornano a rate,
come visi di cera che piangon d’estate.
 
Un foglio ingiallito, dal tempo e dal pianto,
per anni nascosto nel destro suo fianco.
Il vecchio era muto, non poteva parlare,
ma le parole d’un tempo si potevan svegliare.
 
Era freddo l’inverno, le mani tremanti,
a stringer più forte le canne fumanti,
giunse al ritrovo della povera gente
e di quel che fece, il suo cuore si pente.
 
Erano ordini inflitti dall’alto,
non c’era da scegliere, e nemmeno risalto,
per il suo gesto che ammorba la vita,
una sola medaglia, su camicia contrita.
 
Li prese sul banco del commensale,
mentre la donna che porge il boccale,
al caro marito, padre di figli,
che già odoravan di candidi gigli.
 
Ormai sguardi ciechi nella capanna,
né gioia, né risa, ma solo la canna
del suo fucile, falce di morte,
chiama per sé quattro anime tolte.
 
Tolte alla vita in un solo momento,
neppure un grido, neppure un lamento.
Il suo dovere era stato compiuto,
ecco la morte che lo lasciò muto.



Nakurisch




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