perdere anna
Perdere Anna?
In lontananza si intravedevano le prime luci dell'alba, l'autovettura
di Nick stava percorrendo la "route" che portava appena fuori Las
Vegas, fra pochi secondi avrebbe voltato sul vialetto e sarebbe
arrivata a casa.
"Casa, finalmente casa" stava pensando il giovane agente
"chissà se
Anna sta dormendo o mi sta aspettando". Nonostante fosse stanco,
realmente molto stanco per il turno di lavoro appena trascorso a Nick
non sarebbe per niente spiaciuto trovare la sua compagna sveglia e
chiacchierare un po' con lei, o magari, fare l'amore, prima di
addormentarsi definitivamente, naturalmente stringendo la sua donna fra
le braccia.
"Mamma mia, che vitaccia!" mormorò fra se e se
stiracchiandosi ed entrando in casa.....Sam, il grosso pastore tedesco
che aveva preso con se mesi prima, dormiva tranquillo nella
sua
cuccia (bel modo di
fare la guardia...) guardando con attenzione Nick vide
una luce accesa in camera da letto.
Si avvicinò, aprì la porta e......
......"Ti stavo aspettando, Nicky"
Anna era lì davanti a lui, in piedi appena dietro la porta,
la
mano appoggiata al muro. Indossava un negligé corto di seta
celeste, scollato e trasparente, aveva i capelli color ebano sciolti
sulle spalle e l'aria calda e sensuale.
A Nick mancò subito il fiato e il cuore gli balzò
immediatamente in gola .....porca
miseria; che accoglienza!!!!
"Annie....." avrebbe voluto dire tante cose ma il fiato
gli
mancava in gola.....non perse tempo: si tolse di dosso la divisa da
lavoro e i boxer....poi si avvicinò verso la sua compagna.
La
prese per la vita e, quasi con un solo balzo, la portò sul
letto
con se.
Non ci mise molto tempo a sfilarle di dosso il negligé, e fu
con
un grande compiacimento che si accorse che lei non portava altro
indumento.
Cominciò ad accarezzarla soffermandosi con la mano sul
seno.....la sua grossa mano aveva afferrato la mammella sinistra e a
strizzarla con una certa forza, Anna mugolava di piacere ......ma
all'improvviso lui si fermò....
"Mmmmh.... Nicky, non fermarti ..... vai avanti ....cos'hai?"
"Annie" la voce di lui esprimeva una certa preoccupazione "sento
qualcosa"
"Come qualcosa?" la ragazza aveva alzato la testa e guardava gli occhi
pensierosi del suo compagno;
"Sì, qui sul seno sinistro....mi sembra di sentire un ....un
coso...."
lentamente egli guidò la mano della propria
compagna a
sentire una specie di indurimento, piatto e liscio, proprio nella parte
superiore della mammella sinistra;
"Eh, cacchio...." disse lei "lo sento anch'io!";
"Quant'è che non fai la mammografia?"
"Eh....fammi pensare ....sarà circa un anno"
"Sarà il caso che ti fai vedere?"
"Eh, domani chiamo il radiologo e vedo se mi fa subito la mammografia"
"Sì....meglio che ti fai vedere......Sei preoccupata? vedrai
non
è niente....vieni qui ora, non ci pensare" ....e in un
attimo
furono nuovamente persi l'uno nell'altra.
Il giorno seguente Anna chiamò lo studio radiologico,
avevano
posto proprio per quel pomeriggio e la attendevano. Nick, naturalmente,
si era offerto di accompagnarla (no,
che non ti lascio sola!).
Era arrivata proprio all'ora prestabilita; col
cuore che
batteva forte, un certo tipo di esame ti mette sempre una certa paura,
si era accomodata in sala di attesa e aveva aspettato per una mezz'ora
buona, mente il suo compagno le teneva la mano.
Poi era arrivato il suo turno (finalmente)
ed
era stata fatta accomodare, da sola, nel piccolo ambulatorio. Si era
spogliata e aveva fatto l'esame che aveva trovato un po' meno
fastidioso del solito, quella volta (si vede che mi ci sto
abituando). Infine era ritornata in sala di attesa.
E aveva aspettato ......
.....e aspettato......
.....e aspettato ......
Poi era stata chiamata alla reception e l'impiegata le aveva detto:
"Non possiamo ancora darle il responso. Il radiologo le vuole fare
vedere da uno specialista"
Oddio vuoi vedere che ho
qualcosa?
"Ma è normale, cioè, voglio
dire....è la prassi?"
"Beh...no non proprio....però capita.....comunque"
continuò quella imperturbabile nonostante Anna fosse
sbiancata
proprio di fronte a lei "la aspettiamo domani alla stessa ora,
così potrà parlare col radiologo e con lo
specialista"
Cavolo.....
"Va bene" la ragazza era mogia mogia "ci vediamo domani."
Era ritornata dal suo compagno a passo lento e con l'aria profondamente
abbattuta.
"Oddio, Annie...cosa c'è?"
"C'è che mi vuole fare visitare dallo specialista...ecco che
c'è! Ho un brutto presentimento. Oh, Nicky portami via da
qui!"
Erano andati a casa, si erano praticamente buttati sul divano e lui
l'aveva presa fra le braccia;
"Amore mio" le aveva detto "vedrai che non è niente....se ci
fosse stato qualcosa te lo avrebbe detto!"
lei aveva cominciato a piangere;
"No, dai, Annie: non fare così! Non fare
così.....non sopporto vederti a questo modo."
"E cosa dovrei fare, secondo te...eh? mettermi a ballare e a saltare?"
"No ma....senti Annie, non fasciamoci la testa prima di essercela
rotta, ok? Domani vediamo lo specialista e poi ci
penseremo.....potrebbe anche non essere niente"
"Già ...potrebbe....ma potrebbe anche essere ......." e poi
tacque perché le faceva paura anche il solo pensarci.
Smise di piangere e rimase immobile fra le braccia del suo uomo; fu
solo dopo alcuni minuti di silenzio che lo chiamò:
"Nicky?" gli chiese;
"Dimmi, cara";
"Se.....se mai mi dovesse accadere qualcosa, qualsiasi cosa ....e io
.....e io....non dovessi esserci più......mi prometti che ti
prenderai cura di Tommy? Che lo amerai abbastanza per tutti e due? che
starai sempre al suo fianco? sempre e.....mi prometti che ti cercherai
una brava ragazza che ti vuole bene e che ti rifarai una vita?"
"Oh, Annie....ma cosa vai a pensare?......certo che mi prenderei cura
di nostro figlio e lo amerei tantissimo, per tutti e due....ma lascia
che ti dica una cosa: non riesco vedermi con nessun altra
donna....nessuna altra che non sia tu....perché nessuna mai
al
mondo mi farebbe sentire come mi fai sentire tu....mai! e
....poi.....non ci voglio nemmeno pensare....staremo sempre insieme. Ma
figurati....." la strinse ancora più forte; lei
appoggiò la propria testa sul petto di lui e rimasero
così a lungo, cercando conforto l'uno nell'altra, con le
loro paure. Lei di avere veramente un grosso problema di salute e lui
di dovere rischiare di perderla (perdere
Anna...mai! Non senza combattere al suo fianco contro qualsiasi cosa
che possa accadere....mai senza combattere! Mai.....)
Proprio in quel momento squillò il telefono.
Fu Nick a rispondere: "Pronto?"
"Pronto? E' lo studio radiologico.....volevo parlare con la signora
Alexander";
"Può pure dire a me" Nick avrebbe voluto risparmiare ad Anna
altre emozioni;
"Veramente ....preferirei parlare con la signora per questioni di
privacy...lei chi è?";
"Sono il suo compagno......"
(e il padre di suo figlio e l'amore della sua vita!);
"Beh....sì, capisco. Però mi
è stato detto di parlare con la signora Anna Alexander in
persona"
"Okay....gliela passo" (ma
dimmi tu che razza di stronza!!!).
Un po' svogliata e ancora sotto sopra, Anna, prese il ricevitore del
telefono:
"La signora Alexander?" la voce dell'addetta era cortese anche se un
po' fredda;
"Sì, certo, desidera?"
"Volevo dirla che c'è stato un errore. Le abbiamo consegnato
la
mammografia di un'altra paziente. La sua è assolutamente
negativa. Lei non ha nessun problema. Anzi, se vuole, può
venire
a ritirarla anche subito"
"Coooomeee?" la voce della ragazza risuonò
stridula nella
stanza, Nick preoccupatissimo si avvicinò immediatamente;
"Ma vi rendete conto" proseguì agitatissima Anna
"che due
ore di merda mi avete fatto passare? Ve ne rendete conto???!
EH?"
"Ma non si arrabbi, signora....è un errore, può
capitare....non so come sia successo....guardi appena ce ne siamo
accorto ho voluto chiamarla subito. Avevo visto che era molto agitata!"
"Già.....agitata....avrei voluto vedere voi al mio
posto...." la
giovane donna si era ormai calmata "comunque vengo subito....passo a
prendere mio figlio all'asilo e sono da voi. A più tardi";
"A più tardi signora e ci scusi";
si
vabbè......col cavolo!
"Anna, tutto bene?" Nick le aveva messo una mano sul
braccio e la guardava un po' confuso;
"Sì, tutto bene....ora possiamo dire così. Non ho
niente,
Nicky....avevano solo confuso la mia mammografia con quella di un'altra
signora!"
"Cooosaaa?! Ma roba da matti....ma si rendono conto.....sarebbero da
denuncia!"
"No...lasciamo perdere....l'importante è che non ho niente.
Dai,
andiamo a prendere Tommy all'asilo, poi andiamo a ritirare quella
stramaledetta mammografia e poi....e poi ci andiamo a prendere un bel
gelato, al cioccolato magari ....e 'fanculo tutti!"
"Va bene, piccola e .... 'fanculo tutti!" disse il giovane agente
ridendo e, poi, più piano prendendola fra le braccia "sono
proprio felice che tu non abbia niente.....tanto felice.....la mia
piccola...." e poi la baciò a lungo mettendo in quel bacio
tutto
il sollievo che provava nel sapere che la sua compagna, l'amore della
sua vita, stava bene e che non c'era motivo di preoccuparsi.
Proprio nessun motivo.
Allora....vi domanderete
il
perché di questa strana fiction. E' una fiction a cui tengo
molto, anche se forse la storia non è un granchè.
Dovete
sapere che Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al
seno e,
quindi, ho
postato questa storia per ricordarvi di fare prevenzione che
è
una cosa molto importante e che un esame, indubbiamente fastidioso, ma
che in effetti dura pochi minuti, per non dire secondi, può
salvarvi la vita.
E, state tranquille che non tutti gli studi radiologici sono talmente
distratti da confondere gli esami anche se .....anche se quello che
faccio succedere in questa storia in realtà è
accaduto a
me, la scorsa estate! E la mia reazione è stata
proprio
quella che leggete in questa pagina.....precisa precisa,
però senza un nick al mio fianco, purtroppo.
Una precisazione per chi non conosce tutta la serie "Annick", in questa
serie di mia invenzione l'agente di CSI Las Vegas, Nick
Stokes
non è il single incallito che vedete nella serie
tv ma ha
una compagna, Anna, e un figlio, Tommy....se volete potete leggervi
tutta la serie. Vi assicuro che le altre storie sono più
belle
di questa.
Mi raccomando, leggete e fate prevenzione
Ciao
Love
Jessie
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