Bulma
arrivò a scuola totalmente zuppa.
Un lampo illuminò l’entrata della East High
School, per poi essere seguito da un tuono violento che la fece
sobbalzare e rabbrividire.
Spinse le porte e si guardò attorno. Notò con
poco stupore che la scuola era povera di studenti, anche
perché fuori imperversava un violento temporale con la
pioggia che cadeva a secchiate dal cielo carico di nuvole nere e
minacciose. L’acqua piovana per le strade era arrivata
all’altezza delle ginocchia e per le vetture era impossibile
spostarsi.
Sospirò e si diresse verso la propria classe.
Appena aprì la porta notò che la situazione era
davvero tragica: in classe c’erano solo quei due
rincitrulliti di Goku e Vegeta, Marron e Crilin
…l’unica fortuna era che c’era anche
Chichi, o le sarebbe toccato ascoltare Marron e le sue mitiche imprese
con la cipria.
Sospirò e entrò salutando tutti.
“Buongiorno!”.
“Ciao!!!!”.
La voce acuta di Marron risuonò per l’aula.
“Ciao sorellina.”.
Disse dolcemente Chichi sorridendole mentre Marron si avvicinava per
darle un bacio sulla guancia.
“Salve!”.
Dissero in contemporanea Crilin e Goku troppo impegnati nella loro
discussione per distogliere lo sguardo, l’unico dei tre che
la salutò incatenando il suo sguardo a quello di lei fu
Vegeta.
“Ciao...”.
Bulma lo fissò estasiata e poi sorrise come risposta.
Chichi le si avvicinò e le diede anche lei un bacio come
poco prima aveva fatto Marron.
Quando si allontanò sorridente per mettersi al suo posto una
mano la afferrò e Goku la fece sedere sulle sue gambe
dolcemente.
“Dammi un po’ di zucchero
amore…”.
Le disse dolcemente, lei sorrise e gli passò le braccia
intorno al collo per poi unire le sue labbra a quelle di lui. Crilin
chiudeva gli occhi disgustato.
Marron rise.
“Eppure non ti fa tanto schifo quando lo fai con
me!”.
Disse quest’ultima al fidanzato che rise e le diede un bacio
veloce sulle labbra.
“Ma io e te è una cosa…Chichi e
Goku…bhè è
un’altra!”.
Risero tutti tranne Chichi che si imbronciò.
Furono riportati alla calma dall’insegnante che
entrò facendoli sedere ognuno al proprio posto.
“Allora ragazzi, siamo a corto di professori! È un
casino! Ci sono dei problemi che vanno risolti! Io vi reputo abbastanza
maturi per badare a voi stessi. Quindi fate quello che volete, senza
farmi male o mettervi nei casini…capito Vegeta?”.
Disse rivolgendo a quest’ultimo uno sguardo di rimprovero.
Lui sorrise innocentemente(Vegeta che sorride innocentemente? Non ce lo
vedo!!!!XDD Nd me), anche se dietro a quel sorriso si nascondeva un
ghigno malefico (Ah ecco…Nd me..)
“Quindi io ora devo andare…vi lascio piena
libertà…non deludetemi e non fatemi pentire della
fiducia che ripongo in voi…bene a dopo!”.
Concluse uscendo dalla classe
I ragazzi si guardarono negli occhi mentre le ragazze li fissarono
preoccupate.
I tre maschietti saltarono e dandosi il cinque urlarono.
“TUTTI IN PALESTRA!”.
Chichi sospirò rassegnata, Marron si fissò le
unghie un’ultima volta con le lacrime agli occhi: era certa
che se ne sarebbe rotta una, o forse di più…Bulma
rimase pietrificata al proprio posto: No…tutto ma la
palestra no!
Goku prese Chichi per mano e la trascinò fuori, Marron
afferrò Bulma e la spinse verso la palestra, Vegeta e Crilin
presero le loro cose e corsero verso lo spogliatogli.
Poco dopo erano tutti vestiti sportivi e si guardavano negli occhi al
centro della palestra.
“Io propongo di fare una partita a basket! Maschi contro
femmine!”.
Esclamò Vegeta crudele.
Bulma lo fulminò dello sguardo e lui le disse con un tono di
sfida.
“Che c’è Bulma? Paura?”.
“Io no Vegeta! Tu?”.
“Per niente…quindi vi conviene solo
accettare…”.
Bulma prese la palla tra le mani e sorrise perfida.
“Scoprirai la potenza delle donne …”.
“Ah si? Allora propongo di mettere in palio una
posta!”.
“Spara!”.
“Chi perde delle due squadre deve uscire fuori nel cortiletto
qui dietro alla palestra sotto alla pioggia e rimanerci per 15
minuti…cosa ne dite accettate?”.
“Io no!”.
Marron si toccò i capelli con sofferenza.
“Tu sei pazzo io la polmonite non la voglio!”.
Crilin sospirò rabbrividendo.
“Non ci sto mi dispiace…”.
Chichi sorrise dolce, ma preoccupata.
“Sarà divertente vedere Vegeta sotto la
pioggia…ma non ci tengo a stare con
lui…”.
Anche Goku se ne lavò le mani.
Bulma sorrise minacciosa e appoggiò la mano sulla palla che
il ragazzo teneva.
“Dimmi come è l’acqua quando sei li
fuori, io accetto!”.
Vegeta rimase pietrificato, ma poi si riprese e sorrise.
“Allora la scommessa è solo fra noi due
Bulma…bene, ci sto!”.
Goku, Chichi, Crilin e Marron guardarono preoccupati i due che si
fissavano provocandosi solo attraverso lo sguardo.
La partita iniziò e poco dopo si concluse.
Vegeta era nello spogliatogli e si stava guardando allo specchio.
Battuto da una squadra di ragazze.
Sospirò dalla vergogna.
Bussarono alla porta dello spogliatogli e si sentì una
risata e delle voci, poi la voce di Bulma risuonò per lo
stanzino.
“Dai Vegeta muoviti! Non abbiamo tutto il giorno e adesso la
pioggia scende forte! Quindi ti sta aspettando.”.
Quelle parole furono seguite da una risata di tutto il gruppo.
Vegeta si passò una mano sul viso e sospirò
rassegnato. Sentì il rumore della pioggia che batteva forte
sul tetto e rabbrividì.
Bulma fuori dallo stanzino rideva con il resto del gruppo convinta che
non l’avrebbe mai fatto.
La porta dello spogliatogli si aprì di scatto e Vegeta stava
sulla soglia serio e deciso.
Bulma ammutolì come il resto del gruppo.
Vegeta si fece largo e aprì la porta che dava
sull’esterno, subito una vento freddo lo avvolse.
Uscì e la pioggia iniziò a bagnarlo.
I vestiti si inzupparono in pochi secondi così come i
capelli.
Bulma stava sulla soglia della porta immobile l’aveva fatto
davvero. Non ci credeva.
Goku e gli altri lo stesso.
Vegeta stava in piedi sotto la pioggia, zuppo ma deciso e serio. Un
lieve tremito che poi si accentuò sempre di più
gli percorse il corpo.
E non erano nemmeno passati cinque minuti.
“Rientra!”.
La voce di Bulma sovrastava il ronzio del vento.
Vegeta scosse la testa negativamente.
“Una…una scommessa
è…è una scommessa!”.
“Vegeta, rientra!”.
Questa volta non era stata Bulma, ma bensì Goku che si
affacciò preoccupato per il suo amico.
Di nuovo questo rispose negativamente.
“Che idiota…era una sciocca
scommessa…non avrei mai immaginato che lo avrebbe
fatto…voi andate convinco io il pazzo a
rientrare…”.
Disse Bulma andando verso gli spogliatogli.
Goku rivolse uno sguardo divertito a Vegeta che tremava.
“Sei proprio pazzo!”.
Gli urlò voltandosi e ridendo.
“Lo so!”.
Rise Vegeta rimanendo immobile.
I ragazzi se ne andarono e Vegeta si mise a riflettere.
Dopo pochi minuti un lampo e un tuono lo fecero sobbalzare mentre una
folata di vento più forte lo fece rabbrividire.
All’improvviso un asciugamano gli piovve tra le mani.
Alzò lo sguardo e si trovo Bulma a pochi passi, sotto ad un
ombrello che gli aveva lanciato l’asciugamano.
“Sei un’idiota…sai che puoi prenderti
una polmonite o altre cose?”.
Lei gli si avvicinò e lo coprì con
l’ombrello.
Gli sfiorò un braccio e si accorse che era gelido.
Lo guardò preoccupata.
“Ti senti bene…sei
congelato…”.
Lui sorrise completamente zuppo mentre si asciugava il volto con
l’asciugamano.
“S…si…”.
Bulma vide che tremava come una foglia, eppure un sorriso increspava la
sue labbra, mentre la fissava negli occhi.
“Cosa…cosa c’è?”.
Si ritrovò a chiedere distogliendo lo sguardo e arrossendo
vistosamente.
“Perché mi hai
portato…que…questo?”.
Sussurrò indicando l’asciugamano.
“Perché sei un’idiota! Io
scherzavo.”.
“Cosa?!? Quindi…tu…tu non
l’avresti fatto se tu avessi perso?”.
“Certo che no! Non sono mica scema! Io pensavo che
scherzassi!”.
“Ma brutta…!!!!”.
Disse Vegeta mentre la ragazza scoppiava a ridere.
“Questa me la paghi! Anche subito!”.
Disse buttando a terra l’asciugamano e prendendo
l’ombrello dalle mani della ragazza. Lo chiuse e lo butto
lontano.
Bulma urlò non appena l’acqua gelida la
inzuppò da cima a piedi.
Vegeta rise e lei gli diede delle pacche sul petto.
“Stupido! Io che ti ero venuta ad aiutare! La prossima volta
ti lascio marcire qui fuori!”.
L’acqua cadeva forte e Bulma rabbrividì. Si
strinse nelle braccia e cercò di farsi caldo.
Quando all’improvviso sentì due braccia avvolgerle
le spalle. Erano fredde, ma dopo poco si scaldarono donandole un
po’ di calore.
Si voltò in imbarazzo e sorpresa e vide che Vegeta
l’aveva abbracciata per riscaldarla.
“Scusa …meglio se entri…”.
Bulma rabbrividì di nuovo: il respiro caldo di lui sul
proprio collo era qualcosa di doloroso e piacevole al tempo stesso.
La pioggia cadeva e le gocce rigavano il volto di entrambi.
Bulma si voltò rimanendo nel suo abbraccio e
incatenò i suo sguardo a quello di lui.
Passò lo sguardo dagli occhi alle labbra di Vegeta.
Lui la fissava leggermente sorpreso.
Vegeta passò le mani dalle spalle alla vita e la
circondò delicatamente per poi avvicinarla di più
al suo corpo. Il petto di lei aderì a quello muscoloso di
lui.
I due rabbrividirono ma non per il freddo.
Vegeta spostò una mano dalla vita alla guancia di lei e
gliela sfiorò leggermente.
Le guardò le labbra e desiderò sentirle sulle sue.
Lei dal canto suo socchiuse gli occhi quanto bastava per vedere solo
gli occhi di lui.
Poggiò le braccia su quelle muscolose e scolpite di lui.
Annullò la distanza delle loro labbra e sentì un
calore partirle dal cuore e diffondersi in tutto il corpo.
La pioggia cadeva sui loro volti come se li volesse dividere, ma i due
approfondirono il bacio che divenne forte e desiderato.
Chiusero gli occhi e Vegeta strinse ancora la stretta sulla vita di
lei, rabbrividendo a contatto con il corpo di lei.
Bulma contraccambiò con passione mentre sentiva la pioggia
cadere sul proprio corpo, ma non le importava, voleva solo sentire il
proprio corpo contro quello di lui.
Furono costretti a separarsi per riprendere fiato.
Si guardarono negli occhi e un sorriso nacque sulle labbra di entrambi.
“Bulma credo di essermi innamorato di
te…”.
Disse con imbarazzo e freddezza Vegeta.
“Probabilmente anche io…ma non ne sono sicura,
comunque conosco il modo per verificare…”.
Sorrise mentre le gocce di pioggia le percorrevano il viso prepotenti,
avvicinò le labbra a quelle di lui un’altra volta
e lo baciò con dolcezza.
Lui sorrise mentre si baciavano e poi contraccambiò
approfondendo di nuovo il bacio.
Quando si separarono Bulma appoggiò la testa sul petto di
lui e sospirò felice.
“Ora ne sono sicura….”.
“…”.
La strinse forte e appoggiò la testa nell’incavo
della sua spalla.
Sospirò felice unì le sue labbra a quelle di lei
un’altra volta poi la prese in braccio e la porto dentro.
Chiusero al porta e si guardarono erano completamente zuppi.
“Mi piace la pioggia… che ne dici?”.
Domandò lui circondandole con un braccio la vita e
dirigendosi con lei verso lo spogliatogli.
“Io credo di amarla.”.
Sorrise Bulma, per poi voltarsi e unire le sue labbra a quelle del
giovane.
Fine…
Scusatemi! È la mia prima ficcy in questa
sezione…lo so che è orribile…
perdonatemi…
Non ho mai scritto in questa sezione nonostante io sia una grande fan
di Dragon Ball…ma che volete farci…
Questa ficcy l’ho presa da una che ho già scritta
e l’ho riadattata…ma spero che vi
piaccia….
Me lo lasciate un commentuccio? Please…
Baci, baci
Armony_93
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