Xòanon
Tu, che per madre
avesti la splendida Leda,
amata dal grande Tindaro,
padre tuo; eppure di divina
stirpe, figlia di Zeus!
A nulla servì l'apologia
per te scritta da uno dei più alti
pensatori: nella mente di tutti
resti la corruttrice di carni,
la scatenatrice di guerre,
l'adultera più ignobile della storia.
L'encomio tuo giace dimenticato,
le tue grazie travisate,
il tuo ricordo infangato.
Nessuno credette alla verità
dell'amore, che tutti attanaglia
e alcuno risparmia.
Te misera!
Credesti in un sogno
e fosti trascinata via!
Ora, per quell'umano desiderio
sei condannata in eterno
al perpetuo esilio nell'infamia.
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