Tristezza

di sakuraenn
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Le lacrime continuano a scendere mentre la paura si fa più forte.
Devo incontrarti, devo assolutamente farlo... solo tu hai le notizie che cerco, ma incontrarti significa dolore lo sai bene e io non voglio soffrire nuovamente.
In tutto questo tempo ho provato dolore, un dolore fisso continuo che lentamente mi corrodeva e faceva soffrire.
Quando leggerai questa lettera io sarò già partita dandoti buca per la prima volta in vita mia e non mi vedrai mai più.


Anita chiuse la lettera in una busta era decisa voleva andar via, fuggire da lui e da tutto; cambiare completamente vita.
Lasciò la lettera sullo scrittoio e prese la valigia dirigendosi vesro la porta.
Dopo che la ebbe aperta si guardò dietro ammirando per l'utima volta le pareti e i mobili di casa sua, infine se la richiuse delicatamente alle spalle.
Era triste, infinitamente triste; un pò per l'immenso dolore che provava ed un po per quello che stava lasciando.
Aveva paura, una paura folle che accadesse qualcosa di brutto, di vedere il suo desiderio infranto, che qualcuno le facesse male così se ne andava, via da suo marito, dalla famiglia, dai figli, lasciava tutto voleva solo la quiete , la pace, la serenità.
Erano le uniche cose che aveva sempre chiesto e invece la vita gliele aveva sempre negate, ora finalmente aveva la possibilità di prendersele e avrebbe fatto del suo meglio per riuscirci.
Si volse al finestrino, l'auto avanzava lentamente; fuori pioveva, la tristezza continuava a dilaniarla e in egual modo il dolore " Faceva la cosa giusta? "
Una domanda sola le fece venire un dubbio, ma ormai era tardi.
Scese dal taxi alla stazione e si diresse verso la locomotiva, si guardò alle spalle un ultima volta poi prese il treno e si volatilizzò
Il giorno seguente Arthur piangeva, Michi ed Elias stavano seduti sul divano con aria triste, il loro mondo era finito.
Passò del tempo, molto tempo. Una casa di campagna, una regione sconosciuta, Anita era vestita di bianco e stendeva delle lenzuola, il vento soffiava.
Da lontano si vede una figura ed Anita la saluta felice, lui corre verso di lei, l'abbraccia.
<<  Perchè sei fuggita? Dieci anni... quando ho ricevuto la tua lettera, credevo di morire, mi sembrava un sogno.
L'ho letta e riletta almeno un milione di volte, Perchè sei fuggita? >>
L'uomo ha le lacrime agli occhi, prova dolore, un dolore indicibile, quell'incontro lo fa soffrire ma ugualmente spera sia la fine di un incubo.
Lei gli accarezza il volto <<  Dovevo farlo se non volevo morire.
Io non ero io, stavo soffrendo, stavo per impazzire; ma ora, rivoglio quel dolore. Rivoglio te e la nostra vita insieme >>
Un abbracciio, un solo abbraccio indicò l'inizio di una vuova vita.




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