Blu

di SalmaDirectioner99
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< < Scusami, Ellie? > > Sentiì pronunciare da una voce squillante, mi voltai e il viso carino di Anna mi fissò come stava facendo l'intera scuola.
< < Hai una macchia blu sulla schiena > > Disse indicando la mia maglietta grigia che evidentemente era macchiata di blu sulla schiena.
Le sorrisi.
< < Grazie Anna > > Dissi andandomene in bagno.
La macchia era evidente, gigantesca. " Che sarà mai? " pensai perplessa.
Feci per alzare la maglietta e capire cos'era ma un dolore allucinante mi prese tutto il busto, compresa la schiena.
Mi trattenni dal urlare, avevo le lacrime agli occhi dal dolore ma strinsi i denti.
Alzai la maglietta e vidi la mia schiena ricoperta di una sostanza blu, densa.
Mi toccai la schiena delicatamente e nel solo sfiorare la pelle sentiì un dolore immenso.
Mi preoccupai, cos'era qualla roba?
Mi affrettai a prendere la carta e cercai di pulire quella sostanza, ad ogni soffio d'aria sentivo dolore.
Quandò finiì di asciugare quel liquido blu notai un taglio enorme sulla mia schiena, una ferita, quello che ne usciva non era sangue, o forse era sangue blù.
Cambiai maglietta e di corsa me ne andai a casa.
Mi precipitai in camera, mi tremavano le mani, ero sudata. Aprendo la porta della stanza mi ritrovai con il mio specchio davanti, pensavo da giorni di spostarlo da lì perchè non mi piaceva affatto vedere la mia faccia ogni volta che entravo in camera.
Questa volta quello che vidi era più ripugnante del solito: La maglietta che mi ero messa nel bagno della scuola era zoppa, quasi gocciolava.
Avevo un aspetto terribile, ero pallida, le punte dei miei capelli biondi si fecero blu...
La schiena mi faceva incredibilmente male, cosa diavolo mi stava succedendo? 
Non riuscì a tenermi in piadi ancora per molto, caddi sul letto, debole.
Cercai di oppormi alle mie palpebre che si chiusero senza il mio consenso.
Era un incubo quello che mi stava tormentando.
Due ragazzi potenti mi tenevano per le braccia e mi stringevano forte al punto di farmi urlare.
< < Indicaci la strada per il regno > > Urlò un uomo che stava di fronte a me, con un mantello verde e un cappuccio.
Metteva i brividi.
Non ci fù risposta da parte mia.
< < Rispondi Galatea > > Urlò fissandomi con i suoi occhi color oro.
Aspettò una mia risposta che non ottenne.
Strinse la sua mano pallidda attorno al suo bastone decorato con creature terribili e lo puntò verso di me.
In quel istante sentì i miei muscoli strapparsi, uno per uno, urlai, mi dimenai in tutti i modi.
In pochi i stanti il mio corpo sparì in fumo azzurro.


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