Riflessa Allo Specchio

di BabyLolita
(/viewuser.php?uid=507256)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Quando in una relazione compare una crepa spesso e volentieri è già troppo tardi perché, quando te ne rendi finalmente conto, ormai è già una voragine.

Lei se n’era resa conto e sapeva di non poter più fuggire dal quel mare in tempesta. Viveva un turbinio di emozioni che aveva smesso di tentare di comprendere. Lui l’aveva fatta soffrire molto. Troppe cazzate e bugie si erano insinuate tra loro e lei aveva perso la fiducia. Lui le aveva promesso che sarebbe cambiato, che da allora non l’avrebbe più fatta soffrire e che non ci sarebbero più stati errori, e lei le aveva dato il suo appoggio, sebbene sapesse che non era la verità. Nonostante le sue attenzioni fossero aumentate nei suoi confronti, lei si sentiva male comunque. Nel buio della notte, mentre lui l’abbracciava avvolgendola con il suo calore lei si raggomitolava su se stessa, ritagliandosi quel pezzo di solitudine che le sue attenzioni gli facevano vivere. Ed ogni giorno lo accoglieva con un sorriso mentre lui recuperava quel suo cellulare supertecnologico nascondendo un sorriso mentre lo riponeva in tasca dicendo “è solo una mail” o qualcosa del genere. E lei si limitava a far cenno di si con la testa, troppo spaventata per fargli delle domande, troppo fragile per darci un taglio. Aveva pensato di lasciarlo, lo aveva fatto molte volte. Ma lei lo amava. Tanto, probabilmente molto più di quanto meritasse davvero, mentre l’ennesima vibrazione del cellulare le spezzava ancora il cuore insinuando tra loro l’ennesima bugia che lei non aveva più voglia di svelare. Si sentiva così, tradita ed umiliata e senza più un briciolo di fiducia. Eppure lo amava. Continuava ad amarlo inesorabilmente nonostante tutto. Viveva un amore solitario. Più lui le dava attenzioni, più lei si sentiva ingannata poiché temeva che il suo affetto nascondesse una bugia ancor più grande. Ma aveva smesso di tentare di capire, come aveva smesso di credere in lui. Ma continuava a stargli accanto, perché si sforzava di vedere i lati positivi del loro rapporto. Lui la riempiva di carinerie e complimenti ogni giorno di più, ma per lei erano solo false attenzioni  che lui le dava per evitare di farle venire eventuali sospetti che lei continuava ad avere. Ma continuava a sorridergli fingendo nonchalance, mentre la solitudine la stava divorando da dentro.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2231001