Stazione di King's Cross - C'era una volta...

di telesette
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Stazione di King's Cross - C'era una volta...

( immagini tratte da internet )

Harry e i suoi amici sfogliarono attentamente e con calma il quaderno di appunti che quella simpatica e gentile signora aveva chiesto loro di leggere ( così da avere un parere sincero e disinteressato ), dopo essersi scontrata accidentalmente con uno dei carrelli all'ingresso della stazione. Con loro c'era anche Draco, anche se per puro caso, e tutti e quattro non riuscivano a trattenere alcune smorfie dubbiose nello scorrere il contenuto.

- Beh, complimenti signora - esclamò Harry ad un tratto, restituendole il quaderno. - Sembra davvero una bella storia, le auguro davvero di riuscire a finirla con tutto cuore!

La donna ringraziò con un sorriso.

- Se permette un consiglio - intervenne Ron. - Io eviterei di menzionare la povertà dell'amico del protagonista: non è bello spiattellare certe cose, anche in un libro, io mi vergognerei se fossi lui...
- Che stupidaggine - commentò Draco schifato. - Secondo me, è una storia insulsa e non credo che molta gente abbia voglia di leggerla; complimenti per l'idea di cavolo, signora mia, non c'è che dire!
- Malfoy, smettila - sussurrò Hermione, mollandogli stizzita una leggera gomitata nel fianco.

Fortuna che la signora era una donna matura e piena di spirito.

- Probabilmente hai ragione - ridacchiò. - Ti ringrazio per la franchezza, grazie a tutti per la vostra pazienza!
- Non gli dia retta, signora - fece Hermione, scusandosi al posto di Draco. - Ha già pensato a come intitolare la storia?
- Forse - rispose l'altra semplicemente. - Vi confesso che, dopo aver parlato con voi, mi piacerebbe anzi poter chiamare i protagonisti coi vostri nomi... Se la cosa non vi dispiace, s'intende!
- No no, anzi - rispose Harry. - Se le fa piacere, non c'è proprio nulla di male!
- Ma si beccano i diritti d'autore? - chiese Ron. - No, così, giusto per sape... Ahiaaa! Hermione, ma che accidenti ti prende ?!?
- Lo scusi - mormorò la ragazza, scoccando un'occhiata di traverso al compagno, dopo avergli assestato un pestone per farlo stare zitto. - Purtroppo ha questo pessimo vizio di parlare a vanvera!
- Me n'ero accorta - scoppiò a ridere la signora. - E' il tuo fidanzato?
- PER CARITA' - fecero Hermione e Ron in coro.
- Io "fidanzato" con questa qui ?!?
- Io con questo bradìpo cerebroleso... Ma neanche morta!

In quel momento, facendo il suo consueto giro prima della partenza dei treni, l'austero capostazione fece allontanare tutti coloro che si trovavano troppo vicino ai binari.
La donna ringraziò ancora Harry e gli altri, salutandoli frettolosamente, e questi ricambiarono augurandole ogni bene.

- Dobbiamo sbrigarci - osservò poi Hermione, accostandosi al muro tra i binari "9" e "10". - L'espresso per Hogwarts sta per partire!

Una volta assicuratisi che nessuno facesse caso a loro, i quattro scomparvero magicamente oltre la parete uno alla volta.

- Però, ne ha di fantasia quella babbana - fece Ron scherzando. - Ti ha detto come si chiama, Harry?
- Aspetta... Mi pare, sì, Joanne "qualcosa"...
- Rowling - precisò dunque Hermione. - Joanne Rowling!
- Un nome babbano che più babbano non si può - sottolineò Draco con evidente disprezzo.
- Secondo me, è una persona straordinaria - concluse Hermione sincera. - Sono certa che diventerà famosa!

FINE





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