Sinners to be Saints

di RobynODriscoll
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6. Indossando i vestiti uno dell'altro

 

Domenica mattina, da Granny's. Conversazione semplice di fronte a una colazione luculliana: un ricco brunch settimanale era qualcosa su cui Leroy non transigeva, cascasse il mondo. Certo, se non fosse stato per Mary Margaret probabilmente avrebbe divorato un brunch ad ogni pasto, con buona pace delle sue arterie. Avevano raggiunto un buon compromesso, a quel modo.

Stavano giusto programmando cosa fare nel pomeriggio (andare al corso di cucina a cui si erano iscritti senza mai partecipare – Mary Margaret – oppure restare in casa a poltrire davanti alla televisione – Leroy -) quando Ruby arrivò con il secondo cappuccino di Mary Margaret, e storse il naso mentre lo poggiava di fronte all'amica.

«Ragazzi, santo cielo, abbiate un po' di ritegno.»

Leroy e Mary Margaret alzarono lo sguardo su di lei in contemporanea. Non stavano facendo niente di particolare. Nemmeno si tenevano per mano.

«I vestiti» precisò Ruby, «Avete iniziato a scambiarveli, adesso? Siete proprio diventati due piccioncini.»

Entrambi fissarono il capo incriminato: il maglione grigio di Leroy, in cui il fisico sottile di Mary Margaret sprofondava confortevolmente.

Lui si schiarì la voce e aggrottò le sopracciglia. «Be'? Che c'è di male?»

Mary Margaret arrossì leggermente. «E' perché mi si è...» Strappata. «...sporcata la camicia a casa sua, e non avevo nient'altro da mettermi.»

«E quella?» Il dito pallido con l'unghia laccata di rosso indicò la sciarpa decisamente beige e molto di ciniglia che stava attorno al collo di Leroy, intrisa di un profumo poco maschile che si avvertiva anche a distanza.

Leroy distolse lo sguardo, mugugnando.

«Ho mal di gola e non avevo sciarpe pulite, ok? E ora fatti gli affari tuoi, non hai niente di meglio da fare che guardare come si veste la gente?»

Ruby se ne andò con una linguaccia a lui e un'occhiolino a lei.

Mary Margaret ridacchiava sommessamente, quando prese la mano di Leroy attraverso il tavolo.

«Il beige ti dona, sai? E anche il mio mio profumo ti sta bene.»

«Ah, taci.»

Bevve un lungo sorso di caffè nero, ma per quanto si fingesse offeso stava ancora ricambiando la stretta della sua mano.


 

NdBlackFool
Uh, questa challenge si sta facendo difficile! Ma ci proviamo. Grazie di cuore per continuare a seguire questa impresa :) domani mi attende una delle sfide peggiori, il cosplay! Pensando pensando mi è venuta una mezza idea...spero apprezzerete. Un bacione!





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