1x11 I Hope Your Poo is Good –
Part II
Un giorno
mi dissero che avrei fatto
tanta Cacca.
Un giorno mi dissero che quella Cacca sarebbe stata la mia fortuna.
Un giorno tutto questo si avverò.
Poi, il mio culo cascò.
Serena Van Der Woodsen, mia mamma troia dai tre capezzoli, aveva appena
colpito
il ladro che aveva cercato di intromettersi nella nostra
proprietà.
Era bastato un colpo di pistola. La cosa sconvolgente, però,
non era tanto il
fatto di doversi preoccupare per quel cadavere sanguinante, piuttosto
di trovare
le chiavi della macchina e portarmi in ospedale.
La situazione sembrava complicarsi sempre di più.
D’altronde sapevo che prima o
poi sarebbe successo, ma auguravo a me stesso di arrivare almeno ai
sedici anni
e poi operarmi. Invece no. A
forza di
cagare, era successo.
Con la fretta di una diarrea indiavolata, ci dirigemmo verso
l’ospedale più
vicino in una disperata corsa alla Fast
& Poo 7.
Stavo rischiando seriamente la vita, avrei anche potuto non farcela.
Senza troppe esitazioni, la Cacca Rosa Luigi Gigante mi strinse la mano
in
segno di sostegno e, in quel momento, fui davvero felice di averlo
lì vicino.
Beh, sinceramente mi sarei accontentato anche di mia nonna, visto che
stavo per
morire, e non volevo crepare in solitudine, ma
tant’è.
“Andrà tutto bene” continuava a
ripetermi mia mamma, guidando all’impazzata.
Durante la corsa, investimmo (per caso?) Miley Cirius, tuttavia mia
madre
commentò con un sorriso e un: “Ora al mondo
c’è una troia in meno”.
Eravamo appena arrivati a destinazione quando ricevemmo la chiamata di
Nonna,
la quale ci diceva di aspettare due gemelli.
“Sono contenta per te ma in questo momento mio figlio sta
rischiando la vita e
io non posso pensare ad altro”.
“Finalmente sta per schiattare, quel piccolo
bastardo!” commentò mia Nonna,
esprimendo il suo immenso amore
e la sua
comprensione nei miei confronti.
“Posso farle venire la diarrea più violenta di
tutti i tempi” mi disse la Cacca
Rosa Luigi Gigante, riferendosi a Blair, ed io acconsentii.
Quella vecchia puttana ebbe ciò che si meritava.
“Che cosa Cacallah succede?” infierì
un’infermiera, notando la scia di cacca
che lasciavo dietro di me. Era desolante.
“Presto, abbiamo bisogno di un… TRAPIANTO
DI CULO!”.
**
476 Cacche Dopo…
Mi
risvegliai nel letto dell’ospedale, con le
coperte macchiate di cacca e il sedere penzolante all’aria.
Per un secondo
pensai di essere di nuovo in qualche fantasia erotica di Luigi, poi
ricordai
dell’incidente sul bagno, delle natiche cascate e del mio
urgente trapianto di
culo.
Il primo nella storia napoletana americana di tutti
i tempi.
**
47568374638337846378567846075 Cacche
Dopo…
Serena
aveva deciso di essere la prima
poliziotta al mondo con tre capezzoli, la più rispettata
della nostra comunità,
e ogni giorno si occupava di portare bambini mentalmente disturbati
all’ospedale per un trapianto di culo, la quale era divenuta
la nuova pratica
chirurgica più abusata dalle celebrità e non
solo. Meglio non raccontarvi
dell’asta in cui sono state vendute le chiappe originali di
Katy Perry.
In ogni caso, quel tentato furto e la mia disgrazia l’avevano
ispirata ad
essere una puttanella migliore.
Nonna e Pasquale continuavano a fare le cose zozze assieme e ad amarsi
tanto.
Pasquale era divenuta così famosa nel fare la troia al
Casual Club che le
avevano offerto un posto fisso come personaggio principale nel cast di
90210.
Lei ovviamente accettò e divenne la nuova protagonista
preferita dello show.
Pure Nonna era diventata famosa, infatti aveva scritto il
“Kamasutra 2.0 –
Versione con la Cacca” e da lì il suo successo fu
mondiale.
Posso anche dire di aver indirettamente sperimentato tutte le tecniche
citate nel
libro perché, mentre lei le provava con Pasquale, noi tutti
nella casa e nel
palazzo potevamo udirle.
Il bambino nacque bello e sano e… trans. (Chi aveva
scommesso sul trans?
Complimenti, avete uno spiccato senso per la pupù!)
La mia Cacca Rosa Luigi Gigante era finalmente convolata a nozze: il
fatidico
matrimonio era arrivato.
Infatti, da quando le Cacche Giganti erano state riconosciute dal
Presidente di
Caccaville degli Stati Uniti D’America
come validi cittadini con eguali diritti
e doveri, esse erano divenute visibili anche a tutte le altre persone.
Il mondo
spopolava di Cacche Rose Giganti e tutti sembravano esserne felici.
Soprattutto io.
(A proposito: visto che ho scoperto dei fan club zozzi che avete creato
su
Luigi, vi lascerò credere che la sua sposa sia ognuna di
voi, ma in realtà è
una bella biondona chiamata Britney Spears).
Io…
io sempre il solito.
Ai tempi del matrimonio scoprii una formula per non crescere
più e divenire
immortale, per cui la bevvi e rimasi per sempre un dodicenne
disturbato, malato
e vendicativo, il cui sogno di cavalcare tutte le Cacche Rose Giganti
del mondo
prevale ancora nella sua testa, con caccosità.
Angolo Caccoso
Inutile dire che ringrazio di cuore (e di culo) tutti gli
sfigati che hanno
seguito da’inizio alla fine questa storia super demenziale e
altamente
intossicante. E’ stato bello poter leggere le vostre opinioni
e i vostri scleri
(giustamente) causati dalla lettura del racconto (e ringrazio anche chi
non si
è fatto sentire, va!).
Chissà se tornerò con una nuova manciata di
comicità assurda, sinceramente non
lo so. Di sicuro posso dire che questo non è il periodo
giusto per scrivere a
causa del pochissimo tempo, tuttavia mi auguro lo stesso di poter
inventare
qualcosa di nuovo che vi faccia ridere (chi non ride è
triste dentro, GB!).
gRaZiE a tUtTI
e tAnTA, tAnTA
cACcA rOSA!1!! xOXO
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