Il richiamo del mare

di Himeno
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L’inizio del nostro cammino

 

Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio;

perche’ forte come la morte e’ l'amore, tenace come gli inferi e’ la gelosia

-Cantico dei Cantici-

 

 

-Non sei cambiato per niente da quando ci siamo visti l’ultima volta, Brandon-

In effetti erano passati un paio d’anni dalla sua ultima vacanza in Francia. Non aveva proprio potuto allontanarsi da casa per il suo passaggio nella carica di Capitano Eclipse. Aveva dovuto superare prove e convincersi che il suo futuro era la pirateria. Non desiderava veramente essere un pirata, a lui bastava essere vicino al suo amato oceano. Però il suo equipaggio contava su di lui come una volta contavano su suo padre. Non poteva lasciarli. Adesso, nel rivedere la sua amica Elise, provò una certa nostalgia della sua infanzia e adolescenza. Prima era solo Brandon, figlio di Shade e Fine, mentre adesso era anche Eclipse, pirata molto temuto e rispettato. Avere due vite non era facile per giunta se erano incompatibili tra di loro. Da una parte c’era tranquillità e divertimento, nell’altra c’era pericolo e dolore. Come poteva anche solo pensare di chiedere a Iris di vivere il resto della sua vita con lui coinvolgendola nel dolore di essere la moglie di un pirata. Non poteva chiederle di aspettarlo sempre e pregare continuamente che ritornasse sano e salvo. Non poteva farla vivere nell’ansia e nella paura di perderlo. Preferiva lasciarla andare a qualcun altro piuttosto che offrirgli tutto ciò.

-Già. Tu invece sei sempre bellissima. Come sta il tuo fidanzato? Nell’ultima lettera che mi hai mandato hai detto che Maxwell è un duca adesso-

Brandon lo aveva conosciuto tre anni fa. Era un brav’uomo ed era più grande della sua fidanzata di cinque anni. Purtroppo nell’ultimo anno lo aveva colpito la prematura morte del padre e così diventò duca a soli vent’anni. Non dev’essere facile gestire da solo i possedimenti di famiglia e prendersi carico di varie responsabilità alla sua età, aveva pensato Brandon. E lo stimava per questo.

-Sta bene anche se è ancora in lutto per la morte di suo padre. Ci era molto affezionato. Abbiamo deciso di sposarci non appena avrò compiuto sedici anni. Tra meno di un anno. E spero che allora potrò essergli d’aiuto in qualche modo-

-Ne sono sicuro. Sei bravissima a tenere la contabilità e hai un bel senso dell’umorismo-

-E’ vero. Tu piuttosto? Che progetti hai per il futuro?- disse lei indicando con un cenno della testa Iris.

-Vi siete per caso messe d’accordo te e mia sorella?- le lanciò un occhiataccia. Ci mancava anche lei adesso.

-Niente affatto. E’ da anni che so del tuo amore per lei. Voglio solo la tua felicità, Brandon. Voglio che tu sia felice con la persona che ami come io lo sono con Max-

-Per me… è diverso-

Elise non sapeva della sua doppia vita. Non per questione di fiducia ma perché era rischioso. Meno persone sapevano il suo segreto, meglio era.

-In cosa è diverso, me lo spieghi? Tu ami lei e lei ama te quindi dov’è il problema? Non mi verrai a dire che sei timido? Tanto non ci credo- lo guardò con un sopracciglio alzato.

-Che ne sai che lei mi ama?-

-Lo capirebbe anche un muro. E in questo momento ci sta guardando con evidente gelosia negli occhi-

-Ma dai! Marina le avrà detto che siamo solo amici-

-Non credo se no non ci guarderebbe così. Comunque è gelosa perché ti ama. Questo è sicuro-

-Se lo dici tu- disse non sapendo che altro dire. In un certo senso gli piaceva sapere che Iris era gelosa di lui.

-Oh insomma, Brandon! Qualsiasi cosa tu abbia, devi essere onesto con lei e dichiararti. Poi sarà lei a decidere se accettarti o meno. Almeno non avrai rimpianti. Se starai zitto invece sono sicura che te ne pentirai prima o poi-

-Sei sempre stata brava con le parole, non c’è che dire- sospirò. Sua sorella aveva fatto apposta ad allearsi con lei sapendo quanto Elise ci sapesse fare. Con lei rimaneva sempre sconfitto.

-Allora? Che aspetti? Vuoi che ti ci porti di peso da lei? Sii uomo e abbi il coraggio per affrontare i tuoi timori-

“Io potrei anche avere il coraggio per dichiararmi ma Iris ne avrà per accettare una vita con me?” pensò lui.

 

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D’accordo! L’alleanza Marina e Elise aveva vinto. Lui poteva pure dichiararsi sconfitto. Dopo che la sua amica si allontanò per andare a parlare con un'altra sua conoscenza, andò a cercare Iris. Pensava che fosse rimasta a parlare con sua sorella nelle vicinanze invece sembrava completamente sparita.

-Stai cercando Iris, per caso?- le chiese quella peste di Marina. Ancora si meravigliava che avessero lo stesso sangue. La sua sorellina era una vera volpe.

-Bene. Lo ammetto. Sono ufficialmente sconfitto-

-Era ora. Sai che voglio bene a entrambi e che voglio solo la vostra felicità. Elise ha voluto aiutarmi perché desidera la stessa cosa-

-Lo so, me lo ha già detto. Prometto che adesso sarò sincero con Iris. Non voglio più mentire, poi, qualsiasi risposta mi darà, sarò finalmente libero da questo fardello. Per anni, le mie bugie hanno oppresso la mia coscienza-

-Sono contenta che questo momento è arrivato alla fine. Tieni, è da parte di Iris- disse commossa porgendo al fratello un bigliettino con scritto che la ragazza lo aspettava al loro rifugio.

“Ha lasciato la sua festa di compleanno per andare alla nostra spiaggia?” pensò sorridendo. Che aveva da meravigliarsi? Questo comportamento per niente signorile e intraprendente non poteva che aspettarselo da Iris.

Sorrise a sua sorella e si diresse alle scuderie per prendere il suo cavallo e raggiungere la ragazza che ama.

-Buona fortuna, fratellone-

 

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La castana rimase a guardare l’orizzonte. Era ormai giunto il tramonto ed era sempre un bellissimo spettacolo vedere il sole che spariva nell’immensa distesa marina. A quest’ora deve aver letto il suo messaggio e l’avrebbe presto raggiunta. Grazie al cielo il loro rifugio non era tanto lontano da casa sua. Quando ha lasciato la sua festa di compleanno non aveva proprio ragionato. Stava solo seguendo il suo cuore e lui le aveva detto di andare lì dove lei e Brandon avevano trascorso momenti felici. Era stanca di aspettare. Non poteva rischiare che un'altra si portasse via il suo uomo. Aveva già aspettato troppo e se ne rendeva conto solo adesso. Lo amava alla follia. Brandon era la sua vita. Se non la faceva lui la prima mossa, l’avrebbe fatta lei. Al diavolo le esitazioni!

Ben presto, il ragazzo arrivò da lei e rimase alle sue spalle.

-Iris- la chiamò dolcemente.

-Sai già che questo comportamento maleducato nei confronti degli invitati è degno di me quindi non andrò a chiederti scusa. Quello che devo dirti è altro- disse decisa.

-Aspetta! Avrei anch’io una cosa da dirti e di certo non sono rimproveri per il tuo comportamento per niente da nobildonna-

-No! Sono io che ti ho fatto venire qui e perciò comincio io a parlare. Vedi io…-

-Ci sono tante cose che vorrei che tu sapessi ma comincerò nel dirti ciò che sento veramente nel cuore. Io…-

Avevano parlato nello stesso tempo senza ascoltare le parole dell’altro finché non giunsero le due più importanti.

-…Ti amo- dissero infine all’unisono. Strabuzzarono gli occhi sbalorditi e lei si volto di scatto verso di lui a bocca aperta.

-Che hai appena detto? Ed Elise?-

-Lei è solo un amica che, insieme a mia sorella, mi ha aiutato a ragionare. Ti amo, Iris. Sono stanco di opprimere i miei sentimenti-

-Perché avresti dovuto opprimerli? Non sai da quanto ho desiderato sentirtelo dire- lo guardò con le lacrime agli occhi.

-Non volevo costringerti ad una vita piena di terrore. La vita accanto a un pirata non è facile, Iris. Un giorno potrei non tornare a casa e spezzarti il cuore. Ma adesso so che è giusto che sia tu a scegliere se volermi o meno. Posso offrirti un’esistenza piena di amore ma anche piena di rischi a cui un pirata va incontro-

-Già. E’ a me che spetta la decisione. La vita è la mia e… ti amo alla follia. Non posso immaginare di continuare a vivere senza di te. Voglio stare al tuo fianco, non mi importa dei pericoli a cui andrò incontro. L’importante è stare insieme finché il Signore ce lo permetterà-

-Potresti soffrire e…- cominciò a dire ma fu bloccato dalla ragazza che gli posò il dito sulle labbra per zittirlo.

-Sono forte abbastanza, Brandon. Ci ameremo talmente tanto da farci dimenticare l’orrore delle battaglie. Anche se avremo poco tempo insieme, voglio passarlo con te fino alla fine. Finché morte non ci separi. Non rimpiangerò mai la mia decisione- disse solenne.

Brandon avvicinò delicatamente il suo viso a quello della ragazza. Le sue mani le strinsero i fianchi per far combaciare i loro corpi.

-Bene. Allora… sarebbe ora che ti faccia una certa domanda- le sussurrò vicino alla sua bocca.

-Quale… domanda?- disse guardando le sue labbra, ansiosa di ricevere il suo bacio.

-Vuoi sposarmi?-

Lei scoppiò a ridere e a piangere allo stesso tempo per poi annuire. Ovvio che accettava. Finalmente lui sarebbe stato suo e lei gli sarebbe appartenuta per sempre.

-Sì, amore mio, sì!-

E a quel punto, lui la baciò con ardore muovendo la bocca su quella di lei per indurla a socchiuderla. Assaggiò la bocca della ragazza come aveva desiderato da tanto. Era sua ora. Nessun uomo l’avrebbe toccata all’infuori di lui.

Lei era al settimo cielo. Da anni si chiedeva com’era essere baciata da colui che amava e finalmente il momento era giunto. La baciava e la toccava con mani esperte. Iris sapeva che non era un santo e che aveva avuto esperienze con le donne ma d’ora in poi lei gliele avrebbe fatte dimenticare. Gli avrebbe dato il mondo se avesse potuto. Certo, avrebbe avuto paura per lui ogni volta che andava per mare ma avrebbe pregato sempre per il suo ritorno e lo avrebbe aspettato per amarlo ogni singolo giorno.

Continuarono a baciarsi nella riva del loro luogo d’avventura, avrebbero avuto tempo dopo per andare a dare la notizia ai genitori.

 

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Era già sera inoltrata quando Brandon e Iris ritornarono a casa di lei e come previsto, trovare i loro genitori e Marina ad aspettarli in soggiorno. Gli invitati se n’erano andati tutti e adesso ai ragazzi gli spettava una bella ramanzina.

-Ma dove diavolo siete stati? Iris ti sei comportata male nei confronti di coloro che sono venuti alla tua festa. E’ una vergogna che la festeggiata se ne vada improvvisamente- la rimproverò Reid che era stato preoccupato per la figlia per ore insieme a sua moglie.

-Tesoro, cosa ti ha spinto a fare così? Eravamo tutti preoccupati per voi. Tu e Brandon siete spariti di colpo- disse Cecilia.

-Mamma, papà, mi dispiace. Non volevo farvi preoccupare ma io e Brandon avevamo da chiarire alcune cose- arrossì tenendo per mano il suo fidanzato.

I presenti notarono le loro mani intrecciate e li guardarono sorpresi, tutti tranne Marina che sorrideva raggiante.

-Oh mio Dio… figliolo, non sarà che…- disse titubante Fine.

-Sì mamma. Ho chiesto a Iris di sposarmi e lei ha detto di sì- disse sorridendo alla ragazza che amava.

Ci fu un attimo di silenzio prima che qualcuno riprese a parlare. A quanto pare era proprio destino che i due stessero insieme.

-Davvero?- chiese Reid.

-Sì, papà-

E sotto gli occhi increduli dei due fidanzati e di Marina, i loro genitori scoppiarono a ridere.

-Ma… che c’è di tanto divertente?- chiese Brandon.

-Oh niente, caro. Vedi, quando eravate piccoli, Reid aveva proposto di fare un matrimonio combinato tra voi due. Noi tutti avevamo notato che eravate una splendida coppia e non ci sarebbe dispiaciuto diventare parenti ma allora eravate troppo piccoli e non me la sentivo di organizzare il tuo futuro senza sapere la tua opinione. Volevo che fossi solo tu ha decidere- spiegò Fine.

-E la stessa cosa valeva per me. A quanto pare, è destino che voi vi amiate- disse Cecilia contenta per la figlia.

-Oh mamma- la andò ad abbracciare forte.

-Hai visto? Alla fine, le cose sono andate come avevo detto- disse Reid dando una gomitata al suo amico.

-Già. A questo proposito però, vorrei chiedere una cosa a mio figlio- disse Shade.

-Guai a te se hai intenzione di fargli annullare le nozze- scherzò il castano.

-No, tranquillo. Riguarda il suo futuro con Iris-

-Che cosa vuoi dirmi?- disse Brandon.

-Ecco… so che è difficile per te essere Eclipse e che non è mai stato tuo desiderio esserlo veramente perciò… se vuoi rinunciare, per me e l’equipaggio va bene-

-Cosa? Ma non volevi che continuassi ciò che tu hai fatto? Mi piace proteggere le persone più deboli e rubare ricchezze per darle ai più bisognosi-

-Lo so ma so anche che fa male sia a te che a lei sopportare i rischi di una simile vita. Tua madre mi ha accettato comunque e sono sempre tornato da lei, grazie al cielo. Tuttavia non posso chiedere lo stesso anche a voi due. L’equipaggio è d’accordo con me e se vorrai lasciare la pirateria, saremo dalla tua parte-

-I-io non so proprio cosa dire…- e guardò la sua ragazza.

-Bhè puoi dire “Sì, papà, rinuncio alla pirateria per continuare ad andare per mare come mercante onesto”-

-Come mercante onesto?- disse Iris.

-Sì. Potrete continuare a vivere onestamente andando comunque per mare. A te Brandon basta essere vicino all’immenso oceano per sentirti bene e puoi farlo anche senza essere un pirata-

-Grazie papà. Però sei sicuro che ai ragazzi non dispiacerà?-

-Non preoccuparti. Verrà scelto un altro capitano tra loro e se vorrai andarli a trovare, saranno felicissimi di vederti-

-D’accordo- sorrise il figlio per stringere a sé Iris. –Sono libero allora e adesso do il benvenuto a una vita felice con lei-

Tutti furono felici. Ci furono risate e grandi brindisi per i futuri sposi che presto avrebbero coronato il loro sogno d’amore.

-Finalmente- disse Marina. –Adesso diamoci da fare con i preparativi del matrimonio-

 

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Era il giorno delle nozze ed erano tutti in fermento. Iris era così felice che lei e Brandon avrebbero vissuto un esistenza tranquilla che le veniva da piangere. Ma non poteva se no rovinava il trucco che le aveva messo sua madre per il momento più importante della sua vita. Si guardò allo specchio e le sembrava di vedere un'altra persona. Non era mai stata così bella con il suo abito da sposa bianco con delle rose di seta sparse sulla gonna e sulle spalline. Sperava che il suo amato sarebbe rimasto incantato nel vederla.

-Iris, è ora di andare. Ti stanno tutti aspettando- disse suo padre porgendole il braccio.

Lei lo accettò e l’accompagnò fino all’entrata della cappella.

-Sii felice, figlia mia- disse Reid baciandola sulla fronte.

-Grazie papà. Lo sarò-

E appena il portone si aprì, partì la marcia nuziale e i presenti si voltarono tutti verso la sposa che veniva accompagnata da sua padre verso l’altare.

Non appena lui la vide, il suo cuore si mise a battere all’impazzata e rimase a bocca aperta ad ammirare la bellezza di colei che stava per diventare sua moglie.

Iris arrivò al suo fianco e Reid gli porse la mano di sua figlia con solennità.

I due sposi si guardarono con un sorriso carico di amore.

-Che abbia inizio il nostro cammino insieme, amore mio- disse lui e lei annuì al colmo della felicità.

 

FINE

 

 

Evvaiiiiii!!!! Ho finito anche questa. Mi piace sentire quel misto di soddisfazione e tristezza che provo ogni volta che finisco una storia. Bhè, in questo caso, non sarà proprio finita. Continuerò a scrivere dei personaggi della Conchiglia della Memoria e faranno tutti parte della serie Sea of memories. La prossima sarà Marina che sarà alle prese con i suoi problemi di cuore ;) e magari farò un extra con le coppie FinexShade e ReidxCecilia. Che altro dire? Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Alla prossima! Baciotti <3

 

 p.s. Eccovi l’abito di Iris. Non essendo brava con le descrizione dell’abbigliamento, vi lascio la foto per farvi un idea.

http://i.imgur.com/HEHbkge.jpg





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