The Warrior

di Olly Polly Lolly
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The Warrior
 

Le senti?
Le senti le lacrime che scendono veloci? Che ti bagnano le guance e sorpassano le labbra.

Le vedi?
Le vedi quelle scie di sale che lasciano e quelle piccole pozze che formano quando cadono a terra, silenziose e leggere, che se ne vanno così come sono arrivate senza ma e senza un perché.

Lo senti?
Lo senti il rumore di quel bicchiere che è caduto? Senti l’eco che fa, ancora e ancora e non abbandona le tue orecchie, s’insinua nella tua testa, nel tuo cervello e finisce in un grido muto, gelido. Una richiesta d’aiuto che non avrà risposta.

Lo vedi?
Lo vedi il vetro infranto a terra? E tu che crolli e ti spezzi sempre di più e cadi come quel bicchiere, ma la terra non è l’ancora stavolta, la terra ti divide, ti frantuma e tu hai toccato il fondo. Vorresti volare eppure non puoi.

La senti?
La senti quella musica che ti trascina in mondi lontani? La fantasia che ritorna e le labbra che si aprono in un sorriso leggero, modesto, appena visibile; quel sorriso che fa sperare e una piccola luce riaccende i tuoi occhi.

La vedi?
La vedi quella persona allo specchio? La vedi quella ferita che si rimargina diventando cicatrice? Non fa più male, non sei più quel vetro infranto e le tue guance sono finalmente rosee, nessuna lacrima a solcarle.


E hai ritrovato te stessa, in fondo al tuo cuore, quella che avevi abbandonato, che avevi trascurato.
Ti piace definirti guerriera, perché le battaglie con se stessi sono sempre quelle più difficili da vincere e tu ce l’hai fatta, hai offuscato quell’ombra che aleggiava sui tuoi occhi e sei tornata a vedere, a vivere.


No, non fa più male ora e tu, finalmente, sorridi.




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