anima
Dopo essere stato impossessato da Baby, Vegeta aveva perso ogni traccia
di se stesso.
Si
ritrovò a dover ammettere,però, che nel primo
periodo o
meglio, nei primi giorni di trasformazione interiore, Baby lo aveva
aiutato. Ricordava come Bulma e la sua famiglia gli erano apparsi come
l’unica cosa importante al mondo. Vegeta, o quella piccola
parte
che di lui era rimasta, ricordava come in quei giorni si sentiva un
uomo migliore, soltanto perché Baby, non si era ancora
abituato
ai sentimenti degli uomini o meglio ancora dei sayan.
Era
tornato a casa, quella sera di molti mesi prima, quando Baby era
penetrato in quella lieve ferita su braccio. Sentiva dentro come un
forte calore intenso, che lo avvolgeva fino a fargli quasi perdere i
sensi. La vista della casa che aveva ‘tirato
su’ con
sua moglie, Bulma, donna che da parte sua non era mai stata abbastanza
apprezzata, gli provocava un forte dolore al petto, come se tutto
stesse per finire, e le voci dei figli che correvano su e
giù
per la casa, gli infliggevano l’ennesima tortura, sapeva di
non
potersi opporre.
“Tesoro sei tornato!”
esclamò Bulma sorridendogli, lo faceva ogni sera senza
ricevere
alcuna risposta o minimo sorriso, ma questa volta notò in
Vegeta
quella luce che da anni le mancava, la luce dell’affetto e
dell’amore che aveva visto in lui quando si era innamorata
perdutamente. Corse ad abbracciarlo, e per la prima volta da anni anche
lui la strinse a se, assaporando il suo buon odore e accarezzandole la
schiena per imprimerla intensamente nei suoi ricordi che presto avrebbe
perso. La cena fu splendida, Vegeta non aveva accennato nemmeno ad un
sorriso, ma era di routine. Trunks si congedò in fretta,
aveva
un appuntamento, mentre Bra corse in camera a scegliere cosa avrebbe
messo al ballo di fine anno e telefonare a qualche amica. Marito e
moglie rimasero soli in cucina, Vegeta osservò il
parsimonioso
lavoro di una donna con le faccende domestiche, e sentì che
si
era perso gran parte di una vita che gli era stata regalata, troppi
anni spesi per gli allenamenti e pochi attimi con la famiglia. Baby
ancora combatteva nel suo corpo per farsi spazio ed abituarsi, mente
Vegeta stesso combatteva contro se stesso, maledicendosi per non essere
stato un buon marito, tantomeno un buon padre. Sapeva bene che Trunks
aveva sofferto, ogni volta che pensava di essere stato
all’altezza dei desideri del padre, il padre stesso lo puniva
ricordandogli di essere un mezzo sangue, e che per questo non si
aspettava nulla di straordinario. “Tesoro, perché
non vai
a farti una bella doccia sarai stanco, e poi non
c’è
niente di interessante qui in cucina!” Bulma lo scosse dai
mille
pensieri che lo circondavano, e Vegeta capì quella era stata
una
buona proposta, infatti abbandonò la silenziosa cucina, e si
avviò al piano superiore con passo lento e tormentato.
Probabilmente una doccia lo avrebbe aiutato, ma sapeva che Baby era in
continuo fermento dentro di lui, e che gli era rimasto ancora poco
tempo da trascorrere serenamente con la famiglia, presto tutto sarebbe
cambiato e dolore ed odio avrebbero avvolto la Terra intera.
Si
lasciò colpire dal getto d’acqua bollente,
cercando di
abbandonarsi completamente a quel momento che per tutti sarebbe stato
di estremo relax, ma ancora una volta i dubbi e le preoccupazioni lo
invasero. Passò svariato tempo sotto quell’acqua a
pensare
di non essere stato affatto un buon amico, per esempio con Goku si era
sempre comportato male, eppure lui aveva continuato a
trattarlo
come un fratello. Ricordò di aver sottovalutato Gohan, che
presto dimostrò di essere all’altezza di un sayan
sconfiggendo Cell, e di aver maltrattato Goten affermando che Trunks
fosse il più forte, anche se in intimità aveva
sempre
trattato il figlio con sufficienza. Ancora una volta fu interrotto da
Bulma, che entrando nel loro immenso bagno lo chiamò
“Vegeta? Tutto bene? Sei lì da ore”
l’uomo
annuì e avvolse attorno al bacino una grande asciugamano. La
moglie restava sempre allibita ogni volta che lo vedeva
‘nudo’, il suo copro era sempre stato perfetto,
infatti non
resitette alla tentazione di sfiorargli una spalla “Tesoro,
sei
davvero incredibile!” terminò la frase
appoggiandosi a
lui, e fu proprio in quel momento che Vegeta capì che era
l’ora di rimediare, soprattutto ora che il disastro totale
era
imminente. La strinse forte a se e restò in silenzio ad
ascoltare i battiti del cuore della donna che lo aveva sempre amato;
“Ti amo!” le sussurrò, ma
l’intuito di Bulma
non la tradì “Dimmi che non sta succedendo niente
ti
prego! Non posso vivere ancora nell’angoscia pensando a
nostro
figlio in pericolo e a te che rischi di morire, non posso resistere
Vegeta!” a quelle parole l’uomo rimase di sasso,
sapeva
dell’empatia della moglie, ma non poteva crederci
“Ti
prometto che non vi accadrà niente, ma io potrei non essere
più lo stesso!” incrociarono i loro sguardi, e fu
in quel
momento che tutto si concluse. Bulma era consapevole che qualcosa
sarebbe accaduto. Lo sguardo intenso che continuavano a scambiarsi li
attrasse l’una verso l’altro, fu così
che le loro
bocche si incontrarono, prima in un lieve bacio, poi si schiusero
entrambe e il bacio divenne profondo ed appassionato. Baby stava ancora
combattendo, ma quel calore che sentiva in quel corpo, lo infastidiva,
non gli permetteva di ambientarsi, così cominciò
a
combattere più ferocemente.
Vegeta si stava trasformando, il girono successivo sarebbe stato quello
decisivo.
Ancora
si baciavano quando Trunks passò per caso di lì,
un
grosso peso allo stomaco gi impedì di proseguire
‘Sta per
accadere qualcosa’ disse a se stesso. I genitori si
allontanarono
l’uno dall’altra e gli lanciarono uno sguardo
“Oh
menomale che sei tornato, cominciavo a preoccuparmi …
com’è andato l’appuntamento?”
chiese Bulma
“Tutto bene mamma, ora vado a letto …
papà se
è possibile domani vorrei parlarti di una cosa!”
Vegeta
annuì, il ragazzo li lasciò soli.
“Allora
chi è il cattivo questa volta?” gli chiese Bulma
trascinandolo verso il letto in camera loro. Vegeta rimase silenzioso
per un po’, poi stendendola sotto di se comodamente prese a
baciarla con passione. La risposta arrivò qualche ora dopo.
Avevano fatto l’amore, si sentivano uniti nel copro e
nell’anima, la loro vita era sempre scorsa tranquillamente, e
proprio ora qualcosa doveva guastarla ancora, ma entrambi sapevano che
i periodi di pace non potevano essere sempre così lunghi.
“Allora..” ricominciò lei
accarezzandogli una
guancia e leggendo negli occhi del’uomo amato, qualcosa di
davvero tremendo “… chi è il cattivo
questa
volta!” Vegeta le baciò la fronte e rispose
“Sono
io!”.
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