Angelo o Demone, quale sarà il mio destino?

di Misery007
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Angelo o Demone, quale sarà il mio destino?


La notte era fredda e scura, per le strade non si muoveva un anima. I profili delle case ricordavano tante lapidi affiancate e le loro oscure ombre divoravano tutto ciò che li circondava. Il vento passando tra le foglie di alcuni alberi e i rami secchi di altri emetteva uno stridio lugubre e i corvi erano ovunque. Il cielo si stava scurendo sempre di più e le nubi si addensavano. Dal cimitero provenivano suoni sinistri, come se le anime si stessero lamentando dai loro giacigli eterni.
Quella notte ero sola e spaventata, quei rumori, quelle ombre e quello spaventoso cielo non facevano presagire nulla di buono, nell’aria si percepivano i fremiti di uno scontro epocale che da lì a poco si sarebbe avviato. Come se ciò non bastasse durante il pomeriggio avevo scoperto una verità troppo strana ed inquietante da poter essere anche solo lontanamente possibile o immaginabile. Sapevo di essere diversa, lo sapevo da sempre, ma non avrei mai immaginato da cosa dipendesse la mia diversità e a quali conseguenze mi avrebbe condotto.
Camminavo da sola in quelle buie strade e non so il perché, ma sentivo che più mi avvicinavo a quel luogo e più mi allontanavo da quella che fino ad allora consideravo realtà. Loro mi aspettavano, attendevano una mia decisione e forse, prima di allora, mi avevano controllato molte volte in attesa di un mio passo falso o di una mia debolezza, ma io solo ora sapevo chi ero, chi ero stata, anche se ancora non sapevo cosa avrei scelto di essere in futuro e da che parte avrei scelto di stare, solo allora sapevo che non era mai stato normale ciò che mi circondava.
La mia camminata non durò molto, infatti dopo pochi minuti ero lì, arrivata davanti alla mia destinazione, che avrei scelto? Cosa avrei fatto da quel momento in avanti? Mentre questi interrogativi mi tormentavano sentii la sua voce urlare…
???: “Vattene Misery è una trappola, scappa!”
Non ebbi nemmeno il tempo di capire cosa stava accadendo che qualcuno mi colpì alla testa e, mentre crollavo svenuta, mi prese tra le sue possenti braccia e disse…
???: “Non posso aspettare che tu scelga, tu verrai con me e sarai dalla mia parte. Non mi interessa cosa dirai, non posso lasciarti a lui, tu sei mia.”
Dopo queste parole la mia vista si oscurò ed io persi definitivamente conoscenza.

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Angolo dell'autrice

Volevo solo precisare che l'immagine è trovata in internet. Ho provato a disegnare la protagonista, ma questa foto è decisamente meglio. Ed ora buona lettura, spero che la mia storia vi piaccia e vi incuriosisca almeno un po'. 




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