Family.
Partecipa al Halloween!Fest del gruppo Wanki!Fic
Louis
entrò in casa, aprendo la porta con un piede e la piccola
bambina in braccio, la posò delicatamente a terra e lei
corse verso il divano da cui spuntava una testa riccia e degli occhi
verdi che ora eravno puntati su di loro.
“Buonasera amori.” Disse la solita voce raschiata,
mentre la piccola Ashley, i capelli mori e ricci tenuti da una coda,
gli occhi chiari, le manine cicciottelle e la voce acuta si era buttata
già sul papà, che aveva iniziato a farle il
solletico felice.
Louis si sedette accanto a loro e “Dì a
papà quello che ci hanno detto le maestre.”
ricordò alla piccola che con tutte le guanciotte rosse e
tutta emozionata cercò di spiegare al padre che ci sarebbe
stata la festa di Halloween all'asilo e loro avrebbero dovuto portare
dei biscotti, visto che Louis lo aveva subito proposto.
Harry era il pasticciere migliore che Louis avesse mai visto, aveva
aperto il suo negozio a New York quando si erano trasferiti in quella
città nuova, dopo il matrimonio, mentre Louis aveva iniziato
a lavorare in un ufficio di Avvocati.
Lo vedeva ogni volta, impegnato, la faccia seria, gli occhi concentrati
e da quell'unione di zucchero e farina uscivano capolavori, dalla Sac
à Posche dalla quale uscivano vere e proprie opere d'arte, a
modo suo, era un artista.
E così Louis non ci aveva pensato due volte a proporsi di
portare i cupcake, sapeva che sarebbero venuti una meraviglia.
“Dobbiamo fare i dolcetti per la festa, papà
Harry!” disse la bambina entusiasta.
Il riccio si voltò verso Louis chiedendo spiegazioni, e una
volta che il maggiore ebbe spiegato tutto, Harry lasciò un
bacio sulle labbra del marito e “Non vedevo l'ora di
insegnare a nostra figlia a fare dolci.” sussurrò
sorridendo.
La
piccola era pronta, si lavò le manine ancora sporche di
pennarelli dalla sera prima, Louis le mise il grembiulino che gli aveva
regalato Nonna Anne che era stato di Gemma, la sorella di Harry, il
riccio nel frattempo aveva preparato tutti gli ingredienti, zucchero,
farina, pasta di zucchero, e crema al burro che aveva già
preparato in pasticceria, già colorata, mancava solo
l'impasto.
“Cosa facciamo papà Harry?” chiese la
bambina curiosa.
“Prepariamo l'impasto dei cupcake, Ash.” Anche
Louis si era avvicinato al tavolo, per dare una mano dove poteva ma
sapeva che Harry gli avrebbe lasciato poco da fare visto che ormai
sapeva che era totalmente una frana nel fare i dolci.
Harry iniziò a rompere le uova e le mischiò con
la farina, lo zucchero e il burro mentre anche la piccola Ash aveva le
mani nell'impasto che era sul tavolo che rimaneva attaccato alle sue
manine cicciottelle.
Mischiarono ancora l'impasto finchè non diventò
più solido, fecero impasto in abbondanza, così da
potersi permettere che qualche dolcetto lo decorasse la bambina, mentre
quelli che avrebbero portato alla festa li avrebbe decorati Harry.
Louis sussurrò una cosa nell'orecchio a Ashley e lei non se
lo fece ripetere due volte spiaccicò le mani sporche di
farina e impasto sul viso del riccio ridacchiando felice, Harry la
guardò ridendo e con una mamo impiastricciò anche
il viso della bambina.
Complici il padre e la figlia andarono verso Louis con quel sorriso
malefico e “Papà Louis, fatti sporcare anche
te.” Rise la bambina sporcando anche la faccia di Louis.
Si mise a ridere la morettina, tenendosi la pancia con una manina,
mentre sporcava anche il grembiulino di impasto, le guance si tingevano
di rosso e le lacrime dal troppo ridere scendevano dagli occhi.
Harry
prese il viso di Louis fra le mani sporcandolo ancora di più
e gli baciò le labbra morbide, mentre come sottofondo c'era
la risata della loro bambina. E in quel momento Harry pensò
seriamente di essere la persona più fortunata e felice del
mondo.
La
piccola vestita da streghetta correva da una parte all'altra della
casa, Harry e Louis avevano provato a truccarla con dell'ombretto Viola
che gli aveva dato Lou, la loro amica a New York, non era venuto un
granché; ma la bambina sembrava felicissima, correva da una
parte all'altra della casa, i capelli sciolti e mossi che le cadevano
sulle spalle, il cappello da streghetta, il vestito nero e viola, gli
occhi truccati.
Louis le tese la mano mentre Harry portava il vassoio con i Dolci,
entrarono in macchina e una volta arrivati all'asilo, la piccola si
strinse fra i due genitori, tenendoli entrambi per mano.
“Maestra Kate!” Urlò la piccola vedendo
la sua maestra alla porta.
“Piccola, ma come sei bella vestita da strega.” le
sorrise l'insegnate.
Harry portò i dolci nella sala dell'asilo e lì
incontrò Lou che li salutò calorosamente
baciandogli entrambe le guance.
“Fammi vedere la bimba.” sorrise lei mentre il
riccio faceva un cenno con la testa verso Louis e la bambina che
giocavano con dei giochi seduti ad un tavolo.
“Com'è
bella.”
“Già” rispose sognante Harry osservando
le due persone che per lui erano più importanti.
“Louis.” Disse la ragazza avvicinandosi a Louis e
il riccio la seguì.
Fu accolta da uno “Zia Lou!” da parte della bimba
che le corse incontro abbracciandola e facendosi prendere in braccio.
“Dov'è Lux” Chiese la bambina.
“E' a fare la pappa con Tom.” rispose strizzandogli
le guance e sistemandogli il trucco.
“Anche io voglio fare la pappa.”sussurrò
la bambina.
Così, mentre Harry e Lou insistevano per portare loro la
bambina a prendere da mangiare, la ragazza disse che doveva andare a
cercare suo marito e sua figlia e l'avrebbe accompagnata volentieri.
“Mi
sembra ieri che siamo venuti a New York.” Disse Louis, seduto
su un divanetto dell'asilo mentre guardava i bambini che giocavano ad
un gioco tutti insieme.
“Mi sembra ieri che l'ho presa in collo per la prima volta,
tu avevi paura, ricordi?” Louis annuì e basta alle
parole di Harry con lo sguardo perso nel vuoto.
“Tu lo rifaresti?” Chiese Louis preoccupato.
“Cosa? Lasciare amici e famiglia, trasferirsi qui, sposarmi
con te e avere lei?” Louis annuì
impercettibilmente.
“Tu no?” chiese Harry.
“Io rifarei tutto cento volte, aspetterei anche cento anni se
sapessi che ci verrà data lei come regalo, avevo paura che
tu te ne fossi pentito di avere seguito i miei sogni da
pazzo.”
Era stato duro l'anno in cui avevano temuto che non gli avrebbero dato
nessun bambino, avevano passato mesi duri contro quell'idea che gli
veniva in mente di tanto in tanto che se fossero stati una coppia etero
non ci avrebbero pensato due volte a affidargli un bambino, ma dopo un
anno dalla richiesta era arrivata la lettera che avrebbero avuto una
bambina, finalmente avrebbero realizzato il loro sogno, finalmente
sarebbero diventati genitori.
“Anche io rifarei tutto, è la cosa più
bella che mi sia successa dopo di te.” Louis
arrossì per il complimento del riccio e gli
lasciò un soffice e leggero bacio sulle labbra.
Avevano fatto una follia, quella che si fa coi cuori che battono forti,
i sogni di due ventenni innamorati, alla scoperta di quell'America che
si sogna da bambini, alla ricerca di un amore libero da tutto e da
tutti.
Avevano rinunciato a tante cose, ma non avevano mai smesso di sperare.
Così
“Halloween 2017” scrive Harry sotto la foto del
loro album fotografico.
Erano una Famiglia, finalmente lo erano.
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